Italiano, accusato di aver massacrato di botte la compagna

Darfo, massacra di botte la compagna
VIOLENZA IN VALCAMONICA. Il pestaggio l’altra mattina nell’abitazione del commerciante, il ricovero all’ospedale di Esine solo domenica sera. La donna, una 50enne di Piancogno, è in coma farmacologico. I medici hanno riservato la prognosi

Valcamonica. È ricoverata in ospedale in rianimazione, in gravi condizioni. I medici la tengono sedata. A ridurla così è stato il compagno. L’uomo avrebbe perso la calma dopo averla sorpresa a consumare sostanze stupefacenti.

All’ospedale di Esine è ricoverata Maria Luisa, 50 anni di Piancogno, mentre il compagno, Germano Barbieri, commerciante di 58 anni di Darfo, è in cella. L’uomo è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Per ora risponde di tentato omicidio, ma se le condizioni della donna dovessero migliorare l’accusa potrebbe essere derubricata in lesioni gravissime. Sarà l’autorità giudiziaria a valutare la situazione nelle prossime ore.

IL VIOLENTO LITIGIO si è verificato l’altra mattina nell’abitazione del 58enne, dove sovente si tratteneva anche la compagna, ma in ospedale la 50enne è arrivata solo in serata. Dopo essere stata picchiata con violenza la donna si è fatta riaccompagnare a casa della madre. E per tutta la giornata è rimasta in casa, convinta di riuscire da sola a porre rimedio alle ferite. Ma a sera il dolore non era ancora cessato, nè tantomeno si era attenuato e anche la perdita di sangue dalle ferite era ancora abbondante (alla donna sono state somministrate due sacche di sangue per cercare di ristabilire l’equilibrio ematico).

Verso sera, quando ormai il dolore era insopportabile e, grazie anche all’insistenza della madre che era molto preoccupata per le condizioni della figlia, la 50enne si è presentata al pronto soccorso di Esine. I medici hanno subito capito che la donna era vittima di un pestaggio violento. E dal pronto soccorso dell’ospedale di Esine sono stati subito allertati i carabinieri della compagnia di Breno.

I MILITARI sono riusciti a raccogliere qualche informazione dalla cinquantenne, prima che i medici la sedassero. La donna ha spiegato ai militari che era stata picchiata dal compagno. Anche la madre della donna ha raccontato ai carabinieri quello che sapeva, quel poco che la figlia le aveva raccontato dopo essere tornata a casa massacrata di botte. Immediato il passaggio dei carabinieri dall’abitazione del compagno. L’uomo non ha potuto negare, ma ha raccontato ai carabinieri di aver perso completamente il controllo quando ha sorpreso la donna mentre consumava della droga. Un racconto che i carabinieri devono ancora verificare; lo potranno fare quando riusciranno a parlare con la donna ferita.

Un’esplosione di violenza estrema viste le condizioni della donna: il compagno l’ha colpita con pugni, calci, schiaffi, l’ha scagliata con violenza contro il muro dell’abitazione, tanto che la 50enne avrebbe riportato, tra le altre lesioni, anche la frattura del setto nasale.

E DOPO UNA RAFFICA di pugni e calci il 58enne avrebbe invitato la donna a tornarsene a casa propria, l’ha anche accompagnata in auto fino all’abitazione della madre. Quando la madre ha visto la figlia si è spaventata, la donna aveva il viso semi tumefatto, perdeva molto sangue, ma non voleva andare in ospedale. Alla madre ha accennato quello che era successo, poi si è chiusa nel silenzio più totale, senza voler aggiungere altro. Anche ai carabinieri ha raccontato poche cose, ma sufficienti per capire che l’autore di tanta violenza era il compagno. Ai medici si è rivolta solo quando il dolore è diventato insopportabile.

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