“Mi ammazzo
se non torni
con me”
Un giovane accusato di molestie e minacce verso la ex fidanzata, ottanta telefonate in una notte e inseguimenti sui viali a mare
Carrara, 28 ottobre 2010 – La ricattava minacciando di suicidarsi lanciandsi dai Ponti di Vara, poi minacce di morte, pedinamenti, telefonate in piena notte, sms anche all’amica con altre molestie: è finita in tribunale la burrascosa storia d’amore di due fidanzati, lei di 29 anni e lui di 34. Una volta interrotta la relazione, sono cominciate le persecuzioni dell’uomo che si è salvato dall’arresto solo perché i presunti reati sono stati commessi prima che entrasse in vigore la legge sullo stalking.
E’ almeno questo il quadro dell’accusa, emerso ieri mattina in tribunale davanti al giudice Tori, che vede appunto sul banco degli imputati il fidanzato deluso che non ha voluto mai saperne di separarsi del tutto dalla sua ex fidanzata. Sono cominciati vari atteggiamenti ossessivi come quello di minacciare il suicidio qualora la fidanzata non fosse tornata con lui. “Mi butto dai Ponti di Vara”, “ti ammazzo”, e ancora ottanta telefonate in una sola notte, inseguimenti sui viali a mare con la ragazza pereseguitata costretta a chiedere anche aiuto all’amica del cuore che suo malgrado entrava anche lei nell’obiettivo del giovane.
E ieri mattina ha deposto proprio l’amica che ha reivocato i tanti episodi che l’hanno vista protagonista. Anni di inferno, paure, tormenti, ecco quanto è emerso dalla drammatica storia che ora il giudice dovrà accertare in tutti i suoi dettagli prima di emettere una sentenza. Sono stati i carabinieri della stazione di Marina a svolgere le indagini e a nulla pare siano valsi gli ammonimenti a smettere di perseguitare la ragazza che di quella storia d’amore non ne voleva proprio più sapere. Ma tutto, secondo quanto è emerso in qeusta fase processuale, si è rivelato inutile.
Così la giovane si è vista costretta a sporgere denuncia per molestie e minacce. I carabinieri hanno così potuto acquisire tutta la documentazione telefonica compresi i tanti messaggi via sms, e anche attraverso un contropedinamento hanno ricostruito tutte le tappe della vicenda. Un dettagliato rapporto è finito sul tavolo del sostituto procuratore che ha avanzato l’ipotesi di reato di molestie e minacce. Come detto il fidanzato lasciato non potrà essere giudicato secondo la nuova legge sullo stalking che ha appesantito le condanne. Una storia che sarà analizzata con attenzione e scrupolo anche nelle prossime udienze quando verrà probabilmente sentito anche l’imputato.
http://www.lanazione.it/massa_carrara/cronaca/2010/10/28/406399-ammazzo.shtml