Due uomini accusati di tentata violenza nei confronti di una donna

Tentano di violentarla, gli amici la salvano
La vittima è una ragazza di 21 anni, italiana, padre marocchino, madre inglese. Uscita dal pub di via Petroni è stata spinta in un vicolo. Preso uno degli aggressori

Tentano di violentarla, gli amici la salvano Controlli in zona piazza Verdi

Hanno cercato di violentare una ragazza in una delle strade più sorvegliate di Bologna: via Petroni. Un tentato stupro nella nuova “strada delle osterie” e dei kebab, dove ogni notte fanno la spola carabinieri, vigili e poliziotti a caccia di balordi, pusher e sbandati. Sempre qui, a due passi da piazza Verdi, la storia sembra ripetersi ancora una volta e una serata in compagnia finisce in dramma. La vittima è una ragazza di 21 anni, italiana, padre marocchino e madre inglese, venuta a Bologna da Modena nella notte fra martedì e mercoledì scorso per divertirsi un po’ con quattro amici, tre ragazzi e una coetanea. Viaggio in treno, l’arrivo in stazione verso mezzanotte, un giro nei locali della zona, poi, verso le due, un salto in un pub in via Petroni, all’angolo con via Acri. Il luogo esatto non è stato ancora individuato: dicono, i carabinieri, che hanno arrestato uno dei due responsabili dell’aggressione, che i ragazzi, tutti modenesi, non conoscendo bene Bologna non sono in grado di indicare il locale con certezza. Ma la loro ricostruzione dei fatti è giudicata attendibile: nessuna contraddizione è emersa nel racconto dei giovani, ascoltati singolarmente.

“Fatima”, chiamiamola così, decide di uscire dal locale. “Solo il tempo di una sigaretta – dice agli amici – poi torno dentro. E qui non si respira dal caldo”. Bastano quei pochi istanti e due giovani, entrambi maghrebini, s’avvicinano: uno controlla che non si avvicini nessuno, l’altro afferra “Fatima” per le spalle, la spinge contro un muro nel vicolo, le sfila la cintura dei pantaloni, le mette le mani addosso e le solleva la maglietta. Lei grida e si difende scalciando, gli amici sentono le urla dal pub, escono e la soccorrono. Non è facile: uno degli aggressori raccoglie da terra una bottiglia, la spezza e la lancia contro un amico della ragazza, ferendolo al viso. L’altro fugge per via Acri in direzione dei viali, dove viene bloccato da due amici di “Fatima” e immobilizzato sull’asfalto: scampa al linciaggio solo perché in quel momento una pattuglia dei carabinieri di San Lazzaro, impegnata in un servizio di controllo, assiste alla scena e interviene. “E’ lui il bastardo che ha cercato di violentarmi – urla “Fatima”, in lacrime, la maglietta strappata – Prendetelo”.

Scatta l’arresto: Mohamed Houdaibi, 27 anni, algerino, precedenti per spaccio e reati contro il patrimonio, già espulso in passato, finisce in carcere per lesioni (le ferite all’amico della ragazza) e violenza sessuale. Oggi l’interrogatorio di garanzia. Il complice è riuscito a scappare. “Le forze dell’ordine fanno quello che possono – dice Giuseppe Sisti, del comitato Stop al degrado – Ma il Comune deve obbligare i locali a chiudere entro l’una di notte. E’ l’unica maniera per ripristinare la convivenza civile”.

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/11/19/news/tentano_di_violentarla_gli_amici_la_salvano-9267786/

Questa voce è stata pubblicata in Stupro, Violenza maschile. Contrassegna il permalink.