BOTTE E MINACCE DI MORTE A MOGLIE: 29ENNE ARESTATO NEL LECCHESE
(AGI) – Como, 20 nov. – Un’esistenza fatta di soprusi e violenze tra le mura domestiche. L’intervento dei carabinieri di Oggiono (Lecco) ha posto fine all’inferno nel quale una 28enne residente in paese era costretta a vivere dal marito di 29 anni, pregiudicato per reati contro il patrimonio, ora in carcere con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, violenza privata e violenza sessuale.
Le indagini erano iniziate il 5 novembre scorso quando i carabinieri al comando del maresciallo Nicolino Ombrosi erano intervenuti presso l’abitazione dei coniugi su richiesta di un vicino preoccupato dalle forti urla. I due coniugi, che hanno una figlia di 4 anni, ai militari avevano negato il litigio parlando di un fraintendimento. Non convinti, i militari all’indomani hanno contattato la ragazza riuscendo a convincerla a raccontare la drammatica realta’, confermata anche dalle testimonianze di familiari e vicini di casa.
Secondo quanto raccontato dalla 28enne, il marito una volta le aveva provocato la lesione di un timpano per la violenza delle botte che le aveva inflitto ma non aveva detto nulla per paura e ai medici disse di essere caduta. La sera del 5 novembre, invece, aveva mentito perche’ il marito impugnando un coltello le aveva ‘consigliato’ di tacere “altrimenti ti faccio a pezzi”. Del caso se ne sta occupando il sostituto Rosa Valotta della Procura di Lecco che ha ottenuto l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Massimiliano Mercaldo. Ora e’ rinchiuso nel carcere di Lecco-Pescarenico dopo essere gia’ comparso davanti al Giudice.
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