Violenza
Femminicidio, il primato è lombardo
mercoledì 24 novembre 2010
(red.) La violenza sulle donne è in continua crescita e si concentra in particolare nel Nord Italia, con punte allarmanti in Lombardia (leggi qui).
Nel 2009, nella nostra regione un omicidio su cinque ha visto vittima una donna e dei 23 casi lombardi dell’anno scorso (119 a livello nazionale), 8 si sono registrati a Milano, 6 a Bergamo, 2 rispettivamente a Brescia, Varese e Cremona e uno a Mantova, Lecco e Sondrio.
Emerge dai dati diffusi all’ospedale Fatebenefratelli di Milano in occasione della presentazione del volume “Donne e violenza domestica: diamo voce al silenzio”.
Il fenomeno è in netta crescita. Il femminicidio in Italia è passato dalle 101 vittime del 2006 alle 119 del 2009 e al Nord avvengono il 50% delle aggressioni mortali sulle donne. Per il professor Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di Neuroscienze al Fatebenefratelli, questo avviene a causa della “scomparsa della famiglia allargata che porta alla solitudine della coppia e della maggiore autonomia delle donne che lavorano, che diventa spesso motivo scatenante della violenza” .
Chi uccide una donna è nel 90,3% dei casi conosciuto dalla vittima e per il 76% italiano. La casa della persona aggredita è il luogo del delitto nel 70% dei casi. Il movente è principalmente passionale (22,1%) e nel 52% dei casi era già presente una storia pregressa di litigi.
L’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) e il Fatebenefratelli, in collaborazione con l’Associazione italiana medici di famiglia, hanno redatto un vademecum destinato agli operatori sanitari per riconoscere le vittime di violenza domestica che verrà diffuso nei 67 ospedali lombardi premiati da Onda in questi anni con il Bollino Rosa. Un modo per cercare di evitare il tragico epilogo.
http://www.quibrescia.it/index.php?/content/view/21679/218/
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Statistiche
Il 26% delle bresciane subisce abusi
giovedì 18 novembre 2010
(c.d.o.) Quasi il 26% delle donne bresciane ha subito violenza. Un dato impressionante, ma perfettamente in linea con la media del Paese.
In Italia 6milioni e 743mila donne tra i 16 e i 70 anni sono state vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita. Il 69,7% degli stupri sono ad opera del partner, il 17,4% di un conoscente e il 6,2% di estranei. E, dato allarmante, il 93% dei casi di violenza non sono denunciati.
La proiezione della stessa indagine Istat (2007) a Brescia evidenzia che il 14,8% delle donne nella stessa fascia di età campione ha subito violenza: 10.168 donne – 2 su 15 – sono divenute vittime del proprio partner o ex partner e 2 su 10 hanno subito un episodio di violenza sessuale, che vuol dire 17.588 donne, ovvero il 25,6% della popolazione femminile.
Per quanto riguarda invece le molestie e ricatti sessuali sul lavoro, a livello regionale, riguardano più della metà – 59,9% – delle donne intervistate tra i 14 e i 65 anni. Sono invece 7milioni e 134mila le donne che hanno subito violenza psicologica e 2milioni e 77mila vittime di stalking.
Sono questi alcuni dei dati illustrati in occasione della presentazione della giornata internazionale contro la violenza sulle donna, che si terrà il 25 novembre. L’iniziativa è stata organizzata dalla commissione pari opportunità del Comune di Brescia, con il contributo della Fondazione Asm. “Con questa iniziativa vogliamo insegnare ai giovani il rispetto di genere e ricordare alle donne che non sono sole”, ha spiegato la presidente Simona Bordonali.
La giornata a Brescia si svolgerà in due momenti. La mattina, dalle 11 alle 13 nell’aula magna del liceo scientifico “A. Calini”, sarà organizzato un incontro aperto a tutti, ma indirizzato soprattutto agli studenti dell’ultimo biennio delle scuole superiori (le classi interessate dovranno prenotarsi entro il 23 novembre, 030-2977325/333).
Al dibattito, dopo l’introduzione di Anna Airoldi, presidente Cpo del Comune e Simona Bordonali presidente del consiglio comunale, interverranno la cantante bresciana Irene Fargo testimone in prima persona di violenza da parte del partner e Carlo Alberto Romano professore di criminologia dell’Università degli studi di Brescia. L’incontro sarà coordinato dal direttore di Teletutto Nunzia Vallini. “E’ importante insegnare ai giovani a riconoscere la violenza e quindi partire proprio dalla scuola ad educare”, ha commentato Airoldi.
Il pomeriggio, dalle 16 alle 18 sotto il portico di piazza Loggia, la riflessione proseguirà con “Suoni, luci e parole…(contro la violenza sulle donne)” con la giornalista Clara Camplani, le associazioni femminili e i rappresentanti delle istituzioni cittadine. Inoltre il portico sarà animato dall’installazione “Noi come voi” curata da Sara Poli e Stefano Mazzanti. Info: 030-2977325, pariopportunita@comune.brescia.it.
http://www.quibrescia.it/index.php?/content/view/21524/218/