Cava de’ Tirreni: accoltella la moglie
e la suocera, poi tenta il suicidio
CAVA DE’ TIRRENI – Un amore che finisce. Un uomo innamorato che non si rassegna. Una tentata violenza che rischia di trasformarsi in tragedia. L’ennesima. Come è avvenuto l’altro giorno in località San Pietro, in un’abitazione di via Abbro.
Un uomo, un extracomunitario di 38 anni, litiga ancora una volta con la sua ex moglie perchè non accetta la fine del loro matrimonio e tenta di accoltellarla davanti agli occhi dei due figli piccoli e della suocera.
Quest’ultima interviene e lui tenta di colpire anche l’anziana. Poi fugge via, nella boscaglia. E qui tenta il suicido. Ma, a bloccare l’attimo di follia, questa volta è stato il pronto intervento di una pattuglia della polizia, agli ordini del vicequestore Giuseppe Marziano. I quali, dopo averlo convinto a desistere dal suo intento omicida, lo hanno comunque arrestato. Ferite ma salve, invece, le due donne.
Lotfi Lassidi, tunisino, domenica pomeriggio era andato a casa della sua ex per fare una visita ai figli. La moglie, come sempre, lo aveva accolto con un po’ di freddezza. Lui, dopo essersi intrattenuto un po’ con i bambini, è stato colto da un’improvviso raptus. Forse lo aveva meditato. Infatti ha tirato fuori dal giubbotto un grosso coltello da macellaio che aveva portato con se. Quindi è andato verso il bagno, dove la donna era, ha aperto la porta e ha minacciato la donna puntandole contro il coltello.
«Torniamo insieme, altrimenti di ammazzo», avrebbe intimato alla donna. Lei, 39 anni, spaventata, ha tentato di riportare il tunisino alla calma, ma non ci è riuscita. Lassidi l’ha spinta, facendola cadere con la schiena nel piatto della doccia, e dopo averla immobilizzata afferrandola per il maglione, ha tentato di colpirla al petto con il coltello. La donna è riuscita ad evitare che i colpi raggiungessero il torace, coprendosi con le braccia. L’uomo l’ha accoltellata lo stesso, ferendola sia sulle braccia e sia sulle mani. Alle sue strazianti richieste di aiuto e urla di dolore, è intervenuta anche la madre della 39enne, che ha cercato di bloccare il tunisino, rimanendo anche lei ferita.
Sono così sopraggiunti altri familiari. Il 38enne si è immediatamente ripreso dallo stato di confusione ed è fuggito via. La polizia, immediatamente, allertata su quando accaduto si è messa alla ricerca del tunisino, rintracciato dopo poco nella campagna circostante. L’uomo stava per suicidarsi. Aveva difatti preso una corda e l’aveva legata a mo’ di cappio ad un albero. Quando sono giunti i poliziotti e hanno cercato di avvicinarlo, lui li ha minacciati: «Se vi avvicinate mi ammazzo». Gli agenti, con la prudenza del caso ma anche con la massima determinazione, lo hanno comunque avvicinato e sono riusciti a convincerlo a desistere dal suo intento. Il tunisino è stato comunque arrestato per lesioni aggravate dall’uso di arma bianca con proposito omicida.
Le due donne sono invece state accompagnate in ospedale dove sono state medicate e refertate: hanno riportato entrambe diverse ferite da arma da taglio. Ma nulla di grave.
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