ROMA, TERRIBILE AVVENTURA DI UNA GIOVANE DONNA
Tiene fidanzata appesa al 13simo piano
poi la sequestra e la violenta per un giorno
Otto mesi di convivenza tra minacce, soprusi e botte. Ricoverata in ospedale, 25enne di via Togliatti si è decisa a sporgere denuncia. L’uomo, 39 anni, è stato fermato
ROMA – Una ragazza di 25 anni è stata tenuta sospesa nel vuoto dal 13esimo piano dal fidanzato ubriaco che voleva spaventarla. L’uomo l’ha poi tenuta segregata, denudata, umiliata e violentata per oltre un giorno. L.M., 39 anni romano, è stato fermato per sequestro di persona, violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. È stato solo dopo l’ennesimo episodio di violenza che la donna ha finalmente trovato la forza di denunciare il suo aguzzino.
RELAZIONE TORMENTATA – Ricoverata e dimessa con alcuni giorni di prognosi al Policlinico Umberto I, sabato sera la giovane si è presentata presso gli uffici del commissariato San Basilio, dove ha raccontato la sua storia. Da circa 8 mesi aveva intrapreso una relazione sentimentale con L.M. 39enne romano, e fin dalle fasi iniziali del rapporto, l’uomo si era manifestato violento.
Frequenti cambiamenti d’umore caratterizzati da minacce, aggressioni e costrizioni anche fisiche, continue telefonate, sempre più incalzanti anche a causa dell’assunzione da parte dell’uomo di sostanze alcoliche e stupefacenti, avevano finito per renderle la vita impossibile. Ogni volta che la donna aveva provato a lasciarlo, lui l’aveva convinta a tornare sui suoi passi dichiarandosi vittima a sua volta, di una situazione familiare complicata in quanto padre separato.
MINACCE DI MORTE – Ormai piegata agli atteggiamenti violenti di L.M., la donna con il passare del tempo è diventata sempre più incapace di ribellarsi, tenuta soggiogata con minacce di morte. L’uomo infatti, le aveva impedito anche di lavorare per evitare che lei potesse coltivare qualsiasi relazione sociale. Venerdì la giovane ha provato ad andarsene dalla casa di via Palmiro Togliatti, in precedenza occupata abusivamente, portandosi via anche tutti i suoi effetti personali, chiedendo ospitalità a un’amica.
Con lei è andata in un bar nella zona di Tor Cervara, ma improvvisamente è arrivato anche L.M. che ha cominciato ad aggredire verbalmente la giovane, intimandole di far ritorno a casa insieme a lui. La situazione sembrava poi essersi calmata, e la donna ha chiamato un taxi per andare via. All’arrivo dell’auto, improvvisamente L.M. ha aggredito il tassista, cacciandolo e costringendolo a rinunciare alla corsa.
RITORNO A CASA CON SEVIZIE – Obbligata a tornare a casa insieme a lui, la 25enne da quella sera è stata costretta a subire una serie interminabili di violenze psichiche, fisiche e sessuali. Privata del telefono cellulare e della libertà personale, è stata denudata e umiliata, tenuta sospesa nel vuoto fuori dalla finestra di casa, al 13esimo piano. Durante queste fasi, nel tentativo di difendersi, la giovane ha riportato numerose lesioni e contusioni in varie parti del corpo.
Segregata e nuda, la donna è stata costretta subire per oltre un giorno le violenze da parte dell’uomo che, calmatosi al termine dell’alterazione alcolica, ha finalmente acconsentito a lasciarla andare. Tornata a casa sua e aiutata dalla stessa amica che l’aveva ospitata in precedenza, a causa di continui malori, la donna ha deciso di presentarsi prima al pronto soccorso dell’Umberto I, dove è stata medicata e dimessa e, successivamente, alla polizia per denunciare quanto subito.
RIAPPACIFICAZIONE E AGGRESSIONE – L’uomo è stato rintracciato all’interno dell’abitazione della giovane, dove era tornato nel tentativo di convincere la donna a riappacificarsi con lui. Alla vista della polizia, L.M. ubriaco, ha aggredito gli agenti, nel tentativo di scappare, ma è stato bloccato e accompagnato presso gli uffici del commissariato dove, al termine degli accertamenti, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per sequestro di persona, violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia
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