Violentata dall’amico del fidanzato
nel supermercato abbandonato
Notte da incubo per una ragazza di Torrenova. Il fidanzato attirato in una trappola e fatto ubriacare
ROMA – Un sms disperato all’amica del cuore dai corridoi deserti di un supermercato abbandonato alle porte di Morlupo, sulla via Flaminia. «Aiutami, ti prego, chiama qualcuno. Mi hanno violentato, sai dove sono…», ha scritto domenica notte una ragazza romana di 23 anni, aggredita e stuprata da un amico del fidanzato romeno in una delle stanze dell’edificio in via Campagnanese, trasformato in rifugio da alcuni clochard. Un incubo durato più di un’ora per la giovane, residente con la famiglia a Torrenova e in attesa di occupazione, dal quale è stata salvata dai carabinieri, avvisati proprio dall’amica che aveva ricevuto il messaggio sul telefonino.
All’arrivo dei militari della compagnia di Bracciano la ragazza era rannicchiata in un angolo della stanza, senza luce nè acqua. Il volto trasformato in una maschera di sangue e di ecchimosi per le botte prese dal violentatore per vincere le sue resistenze. «È lui, è lui!», ha gridato la ragazza ai carabinieri indicando il romeno, Ionita Petcu, 38 anni, scarcerato un anno fa dopo essere stato coinvolto in un’altra vicenda di stupro. L’uomo, amico del fidanzato della giovane, stava uscendo dal bagno quando è stato bloccato dagli investigatori. «Ha fatto ubriacare il mio ragazzo, l’ha convinto a sbronzarsi con birra e vino per farlo svenire sul divano e poi mi ha afferrato per un braccio, mi ha sbattuto sul letto e mi è saltato addosso», ha raccontato sotto choc la ragazza ai carabinieri che l’hanno soccorsa e accompagnata all’ospedale Sant’Andrea. Lì i medici, che hanno confermato la violenza subìta, l’hanno giudicata guaribile in 15 giorni di prognosi per gravi lesioni a un occhio. Il fidanzato della vittima è stato trovato privo di sensi su un divano nel magazzino abbandonato, stravolto dall’alcol.
«Mi fidavo del suo amico – ha aggiunto la ragazza – perché qualche altra volta ero entrata qui con il mio ragazzo e non era mai successo niente». Ma domenica notte non è andata così, e c’è il sospetto che lo stupratore abbia preparato la trappola con cura. I carabinieri, che oggi chiariranno anche a chi appartenga l’immobile affinché non continui a essere un dormitorio clandestino, hanno accertato che il compagno della giovane è un muratore senza precedenti penali. «Un bravo ragazzo – spiegano gli investigatori – che si arrangiava a dormire in quella stanza perché non sapeva dove andare. Quando l’abbiamo visto sul divano sembrava morto, poi si è ripreso e solo allora ha realizzato cosa fosse accaduto alla fidanzata».
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_maggio_9/violentata-supermercato-190597822226.shtml