Uccide la nonna della fidanzata
e tenta di scioglierla nell’acido, arrestato
L’uomo, 23 anni, ha detto di essere stato guidato «dalle voci». Il corpo ritrovato lo scorso 8 giugno
ROMA – È un giovane imprenditore il 23enne arrestato con l’accusa di aver ucciso la nonna della sua fidanzata a Roma, lo scorso 8 giugno. Il presunto assassino ha detto di essere stato «guidato dalle voci» per compiere il delitto. L’omicida era riuscito ad entrare nell’appartamento della vittima il giorno del suo compleanno, presentandosi con un pacco.
LE IMMAGINI – L’omicida ha tentato di eliminare il corpo della vittima in vari modi, anche sciogliendolo nell’acido. Inizialmente si era pensato a un caso di suicidio. Poi, a incastrare il giovane, sono state le immagini dell’impianto di videosorveglianza che la settantacinquenne aveva fatto installare nell’abitazione: l’omicida si era presentato all’ingresso dell’appartamento della vittima il giorno del suo compleanno ed era così riuscito ad entrare nell’abitazione. Il corpo della vittima fu trovato all’interno di una vasca da bagno del proprio appartamento a Roma, in zona Tuscolana, vicino è stata trovata anche della carta incendiata. Sul corpo della donna erano stati rinvenuti vari tagli, e al collo, il cadavere, immerso della vasca, aveva un filo. A firmare il provvedimento di fermo di indiziato di delitto è stato il sostituto procuratore della Repubblica di Roma, Andrea Mosca, coordinato dal procuratore capo Giovanni Ferrara.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_giugno_18/arrestato-omicida-tuscolano-fidanzato-nipote-vittima-190892814434.shtml
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Anziana uccisa nella vasca, arrestato
fidanzato della nipote: ero guidato da voci
L’omicidio probabilmente legato a questioni di eredità
Le telecamere dell’appartamento hanno registrato tutto
ROMA – Un imprenditore 23enne è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso Laura D’Argenio, la nonna 75enne della sua fidanzata, lo scorso 7 giugno. Il presunto assassino ha detto di essere stato «guidato dalle voci» per compiere il delitto. Ad incastrarlo sono state le immagini dell’impianto di videosorveglianza che la vittima aveva fatto installare nell’abitazione. L’omicida, che era riuscito ad entrare nell’appartamento nel giorno del suo compleanno, presentandosi con un pacco, tentò di eliminare il corpo della vittima in vari modi, anche sciogliendolo nell’acido. Il corpo della donna fu trovato nella vasca da bagno, piena di acqua e sangue, del proprio appartamento in via Marco Fulvio Nobiliore, a Cinecittà, con vari tagli e un filo al collo. Inizialmente si era pensato ad un suicidio. Vicino alla vittima venne trovata anche della carta incendiata.
L’uomo avrebbe agito per questioni di interesse legate a un’eredità (la donna aveva intenzione di donare il suo appartamento a un’associazione). Dopo l’omicidio avrebbe anche tentato di nascondere le tracce dando fuoco all’abitazione. Probabilmente era certo di avercela fatta, ma l’odore di fumo, sprigionato da una busta piena di carte, bruciata davanti all’appartamento, ha richiamato l’attenzione dei vicini che hanno chiamato i vigili del fuoco.
Le telecamere di videosorveglianza all’ingresso dell’abitazione della donna di 75 anni, uccisa lo scorso 7 giugno dal fidanzato della nipote, hanno registrato il massacro. Le videocamere erano poste all’ingresso dell’abitazione, che si trova in via Marco Fulvio Nobiliore, in zona Tuscolana. Dalle immagini è emersa gran parte della dinamica dell’episodio. La vittima ha aperto la porta all’assassino, che aveva un pacco contenente una tanica riempita con dell’acido. All’entrata il giovane omicida ha sferrato un pugno alla donna che è caduta in terra. Poi l’uomo l’ha presa a calci ed è saltato sul suo corpo, provocando un’emorragia interna dovuta alla frattura di una costola. L’assassino ha trascinato l’anziana in bagno sistemandola nella vasca, le ha legato un laccio al collo tentando di simulare goffamente un suicidio e, dopo aver indossato un mefisto, ha gettato l’acido nella vasca. Poi ha aperto i rubinetti del gas e con della carta ha incendiato un sacchetto di plastica, prima di disseminare cuscini in terra ovunque lungo la stanza. L’assassino ha utilizzato i guanti subito dopo aver colpito la donna e prima di uscire dall’abitazione. Il tutto è avvenuto in una mezz’ora e l’allarme è stato in seguito dai vicini che in tarda serata, hanno chiamato i vigili del fuoco per un incendio.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=153115&sez=HOME_ROMA