Violenza in Sicilia: finalmente la legge! – di Rete antiviolenza Siracusa
Approvata lo scorso 21 dicembre, anche la Sicilia finalmente ha una legge sulla violenza di genere….
Approvata lo scorso 21 dicembre, anche la Sicilia finalmente ha una legge sulla violenza di genere. Stiamo parlando del disegno di legge n. 371 del 2 marzo 2009 “Norme per l’istituzione di centri antiviolenza e case di accoglienza per donne e minori”, presentato dal deputato Vincenzo Vinciullo, che non soltanto riconosce l’importanza e la necessità del lavoro dei centri ma, proprio per questo, metterà la parola fine al proliferare selvaggio dei centri medesimi e al marasma in cui versa tutto il settore inerente il sostegno alle vittime. Almeno, si spera.
Particolarmente soddisfatta Raffaella Mauceri, presidente del C.D.S., Coordinamento donne Siciliane contro la violenza (16 associazioni del privato sociale e quattro enti locali operanti su un totale di 56 comuni sparsi nell’isola) dal momento che è stata proprio lei a lanciare l’idea nel lontano 25 novembre del 2008, ed è stato proprio il C.D.S. a curare la stesura della prima bozza e consegnarla all’On. Enzo Vinciullo che con grande tenacia si è battuto per tre lunghi anni, minacciando perfino di occupare l’aula se, dopo infiniti tira e molla, polemiche, stalli, ostruzionismi e boicottaggi, il ddl non fosse stato messo all’O.d.G. e approvato
“Sebbene rammaricate di dover constatare che l’iniziativa non sia partita dalle deputate (3 donne su 90 parlamentari dell’Ars) com’era logico aspettarsi – dicono le volontarie del C.D.S. – troviamo tuttavia meraviglioso che a farsi carico del nostro ddl sia stato un uomo, perché questo è un esempio di quella sinergia fra maschile e femminile che tanto preconizziamo e che potrebbe mettere la parola fine alla violenza di genere. In questo senso, infatti, questo evento costituisce un esempio da seguire per tanti altri uomini che non vogliono essere agglutinati ai violenti ma che però non fanno nulla di concreto per prenderne le distanze e soprattutto per tanti altri politici che si riempiono la bocca di belle parole per noi donne e al dunque non fanno un piffero nemmeno loro”.
Adesso anche in Sicilia esiste una definizione dei requisiti che deve avere un centro antiviolenza per definirsi tale. Anche in Sicilia nascerà un osservatorio sul fenomeno della violenza di genere che dovrà essere il timone al quale fare riferimento per una “scrematura” dei centri affidabili e una salutare chiusura di quei soggetti che si sono auto-proclamati centri antiviolenza e che di fatto invece di aiutare le vittime, le hanno ulteriormente e gravemente danneggiate. Alla lettera B dell’art. 7, infatti si dice chiaramente che “la Regione riconosce la rilevanza del lavoro svolto dai centri antiviolenza ( …) che dimostrino di disporre di strutture adeguate e personale adeguato”.
E più avanti: “E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Sicilia”.
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