Donna legata e uccisa in casa
aveva la testa in un sacchetto
Il cadavere è stato scoperto per caso da una pattuglia della polizia che era andata nell’appartamento, dove viveva un rapinatore, per una perquisizione dovuta ad un’altra indagine
Una donna è stata trovata legata e uccisa in un appartamento a Milano. La scoperta è stata fatta da una pattuglia della polizia che era entrata in quella casa per una perquisizione. Al momento non sono note le generalità della vittima che è stata trovata con le mani e con i piedi legati e con la testa avvolta in un sacchetto di plastica.
Il cadavere è stato trovato in un appartamento in piazzale Lagosta, nella zona nord della città, da alcuni agenti che si erano recati nella palazzina per eseguire una perquisizione seguita all’arresto di un rapinatore. Il ritrovamento della donna uccisa, quindi, è stato del tutto fortuito e inaspettato.
Secondo quanto riferito dalla polizia nel tardo pomeriggio è stato arrestato, sempre a Milano, un uomo che con un cacciavite ha tentato una rapina in un supermercato in via Porro Lambertenghi, nella stessa zona in cui si trova l’appartamento.
Si tratta di un pregiudicato, Vincenzo Vergata, di 56 anni, che, quando è stato immobilizzato dagli agenti, aveva adosso una bolletta che riportava l’indirizzo di piazzale Lagosta. A quel punto, come sempre di prassi, la polizia si è recata sul posto per perquisire l’abitazione dell’arrestato, facendo la macabra scoperta.
http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/11/21/news/donna_legata_e_uccisa_in_casa_aveva_la_testa_in_un_sacchetto-47156441/
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PIAZZALE LAGOSTA
Donna trovata morta e legata in casa
C’è un fermato per l’omicidio
E’ l’uomo che viveva nell’appartamento, noto tossicodipendente. Aveva appena commesso una rapina
MILANO – Si chiamava Laurenca Adelaide Lima, 44enne originaria di Capo Verde, la donna trovata morta per strangolamento mercoledì sera nell’appartamento di Vincenzo Vergata, 56enne con precedenti e tossicodipendente, da questo pomeriggio sottoposto in stato di fermo per l’omicidio. La morte risalirebbe a circa 24 ore prima della scoperta del cadavere. Si tratta di un delitto «dalla componente sicuramente sadica» e, forse, a sfondo sessuale: questa l’ipotesi degli inquirenti. Il corpo nudo della donna di colore è stato trovato casualmente dalla polizia, nel corso di una perquisizione seguita a un arresto. Il cadavere è stato rinvenuto in cucina, con le mani e i piedi legati secondo la tecnica dell’incaprettamento, con un sacchetto in testa. In base ai primi rilievi, la giovane sarebbe morta a causa di una lenta asfissia, forse durante una sorta di rituale sadico-erotico.
Donna trovata morta in casa
LA RAPINA – I poliziotti sono entrati in quell’appartamento dopo l’arresto di Vincenzo Vergata. L’uomo è stato bloccato dopo aver messo a segno una rapina, armato di cacciavite, nel supermercato Simply Market di via Porro Lambertenghi. Addosso gli era stata trovata della droga e una bolletta con l’indirizzo di casa, piazzale Lagosta 1, dove gli agenti hanno deciso di fare una perquisizione. L’uomo avrebbe detto frasi poco chiare, sconnesse. È un noto tossicodipendente, che in zona conoscono come «Vincenzo il drogato». La donna frequentava casa sua da pochi giorni.
I condomini: «Un tipo schivo e strano»
MORTE TERRIBILE – Appena entrati nell’appartamento, gli agenti hanno trovato in cucina il cadavere della donna, riversa sul pavimento a pancia in giù con le mani legate dietro la schiena, una corda sul collo e tre sacchetti di plastica sulla testa. Il corpo era completamente nudo, con alcuni pezzi di stoffa che coprivano alcune zone del corpo, tra cui le natiche. La morte è avvenuta per strangolamento, anche se il volto presentava diverse ferite da arma da taglio e aveva uno zigomo rotto. Nessun segno di difesa (ad esempio dei tagli) sulle mani e sulle braccia. In un primo momento l’uomo è stato solo fermato per la rapina, in attesa di ulteriori indagini, poi l’accusa di omicidio. Nella sua abitazione gli investigatori hanno trovato un biglietto aereo per Istanbul, con partenza fissata per il prossimo 27 novembre. Non è escluso quindi che il fermato stesse pensando alla fuga.
LA VITTIMA – Su un quadernetto trovato nella piccola abitazione, molto disordinata, c’era appuntato il nome di una donna che corrisponderebbe ad una 44enne capoverdiana: sono ora in corso i controlli per capire se corrisponda o meno al nome della vittima. L’appartamento di piazzale Lagosta dove l’uomo sembra abitasse effettivamente da diversi anni è stato ora posto sotto sequestro e sono in corso approfondite perquisizioni. Alcuni vicini avrebbero riferito agli investigatori della sezione Omicidi della Squadra mobile di aver visto nei giorni scorsi una donna africana nel condominio.
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_novembre_21/donna-trovata-legata-e-uccisa-a-milano-2112822260624.shtml