Tenta di uccidere l’ex moglie, arrestato
dopo una fuga di quattro giorni
Stefano Rizzo, 54 anni, si nascondeva ad Arcade nella casa di alcuni parenti che rischiano la denuncia per favoreggiamento. Il figlio aveva postato su Fb la foto del padre
CONEGLIANO (Treviso) – Prima notte in carcere per Stefano Rizzo. Il 54enne di Mareno di Piave si trova recluso da domenica sera nel penitenziario di Santa Bona, dopo che nel pomeriggio è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Conegliano guidata dal maggiore Valerio Marra, con l’accusa di tentato omicidio aggravato. È dunque terminata dopo quattro giorni la fuga dell’agente di commercio, accusato di aver aggredito a colpi di accetta l’ex moglie e coetanea Gianangela Gigliotti, tuttora ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Treviso. La cattura è scattata ad Arcade, dove l’uomo si nascondeva nella casa di alcuni parenti, che ora rischiano la denuncia per favoreggiamento.
Al momento delle manette il ricercato non avrebbe opposto resistenza, ma ulteriori dettagli sul blitz saranno resi noti lunedì mattina dagli inquirenti, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Barbara Sabattini. Sabato scorso il giovane Federico Rizzo, unico figlio della coppia, aveva postato sul proprio profilo Facebook la foto del padre (senza peraltro nominarlo) e aveva lanciato un appello agli internauti affinché aiutassero gli investigatori a rintracciare «colui che ha cercato di uccidere» sua madre. Il dramma si era consumato nella notte tra mercoledì e giovedì, quando l’ex marito era piombato nell’abitazione in cui vivono la donna ed il ragazzo. Dopo aver brutalmente ferito l’impiegata, rimasta a terra in una pozza di sangue, l’aggressore era fuggito al volante di una Fiat Panda bianca e aveva fatto perdere le proprie tracce.
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