Sora, trovato il corpo della professoressa scomparsa un mese fa: un fermato
Di Gilberta Palleschi non si avevano più notizie da inizio novembre. C’è un sospettato che avrebbe confessato l’omicidio
E’ di Gilberta Palleschi, la professoressa di inglese scomparsa più di un mese fa, il corpo trovato nella tarda mattinata di oggi nel frusinate tra i boschi del Parco Nazionale d’Abruzzo, nel comune di Campoli Appennino, vicino Sora. La conferma è arrivata dalla procura di Cassino.
Un uomo si trova in stato di fermo presso la compagnia dei carabinieri di Sora per omicidio e occultamento di cadavere. Il sospettato, rintracciato dai carabinieri grazie a precise indagini, avrebbe confessato e condotto gli stessi militari in località Carpello, nel Comune di Campoli Appennino. Il fratello della donna, Roberto Palleschi, è stato convocato nella caserma dei carabinieri di Sora.
Della Palleschi, 57 anni, anche segretaria regionale dell’Unicef, non si avevano più notizie dal primo novembre. Alla cognata aveva detto: “Vado a fare la solita passeggiata”. Ma a casa non è più tornata. Le ricerche si erano concentrate dapprima sul percorso da jogging della donna, su cui erano stati ritrovati una scheda sim, un bracciale spezzato, delle cuffiette e un mazzo di chiavi, e nelle acque del fiume Fibreno. Poi i carabinieri avevano esteso il raggio d’azione non escludendo nessuna pista: dall’aggressione all’investimento stradale. La famiglia aveva deciso anche di fissare una ricompensa di ventimila euro per chiunque avesse dato notizie sulla donna.
Oggi il tragico ritrovamento del corpo in una sorta di cava alla fine di una lunga strada isolata e sterrata. Il legale della famiglia, Massimo Contucci, ha spiegato che il luogo dove è stato trovato il cadavere si trova in linea d’aria ad una manciata di chilometri dal punto in cui l’insegnante era sparita, vicino a Broccostella e alla località San Martino, ultimo luogo in cui la cinquantasettenne era stata avvistata mentre faceva jogging.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/12/10/news/giallo_nel_frusinate_trovato_un_corpo_forse_della_professoressa_scomparsa_un_mese_fa-102553286/
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Trovato il corpo di Gilberta Palleschi
Fermato un muratore: ha confessato
La donna ha tentato di difendersi dallo stupro e questo avrebbe scatenato l’ira di Antonio Palleschi che ha confessato di averla picchiata e poi uccisa con un sasso
di Antonio Mariozzi e Redazione Roma Online
Gilberta Palleschi shadow
FROSINONE – È stato arrestato con le accuse di omicidio volontario, occultamento e vilipendio di cadavere. Dopo essere stato interrogato dai carabinieri in relazione alla morte di Gilberta Palleschi, la professoressa d’inglese il cui corpo è stato trovato mercoledì mattina a 40 giorni dalla sua scomparsa. L’uomo ha confessato. Antonio Palleschi (non c’è nessuna parentela con la vittima) è un muratore disoccupato di 43 anni, originario di Sora. Sarebbe stato lui stesso ad indicare il luogo del ritrovamento del cadavere in località Carpello, a Campoli Appennino, piccolo comune in provincia di Frosinone nel Parco nazionale d’Abruzzo.
La confessione
Secondo quanto ricostruito dal pm Beatrice Siravo, l’omicidio è avvenuto per un tentativo di violenza sessuale: il muratore ha confessato di aver avvicinato la professoressa d’inglese mentre faceva jogging e avrebbe cercato di stuprarla. Infuriato per la resistenza della donna, l’ha presa a calci e pugni e con un sasso l’ha uccisa, ha caricato il corpo in auto e l’ha portata sul posto dove poi è stata ritrovata – questo sarebbe stato confermato da una testimone, che avrebbe visto l’uomo caricare in auto il corpo (ndr) -. Durante l’interrogatorio è risultato anche il tentativo da parte dell’assassino di tornare sul luogo del delitto per compiere atti di libidine sul cadavere. Quando è stato rinvenuto, il corpo della Palleschi era privo di indumenti.
Il corpo in un dirupo non lontano dal luogo dove era scomparsa
Il cadavere della donna, in avanzato stato di decomposizione, è stato trovato in un dirupo. Il luogo del ritrovamento dista pochi chilometri in linea d’aria da quello in cui la donna di Sora ha fatto perdere le sue tracce durante la sua ultima passeggiata. Sul posto sono arrivati i Carabinieri del reparto operativo provinciale, gli esperti della Scientifica: per recuperare il corpo in una scarpata di circa cento metri, è stato necessario anche l’impiego di un elicottero e di una squadra di speleologi fluviali.
La famiglia: «Un dolore immenso»
La conferma della svolta nelle indagini arriva dalla Procura di Cassino. «E’ un dolore immenso per la famiglia e per chi la conosceva», dice l’avvocato Massimo Contucci. All’ora di pranzo, il fratello di Gilberta, Roberto Palleschi, è stato convocato in caserma dalla compagnia dei Carabinieri di Sora per il riconoscimento dei resti e per procedere al test del dna. Per avere la certezza che possa trattarsi dell’insegnante d’inglese, infatti, sarà effettuato anche il riconoscimento genetico. Per questo motivo i familiari hanno consegnato in Procura alcuni oggetti personali appartenuti alla donna.
Precedenti per violenza sessuale
A carico dell’assassino sono emersi precedenti specifici per violenza sessuale. I suo cellulare, secondo le indagini dei carabinieri, aveva agganciato una cella telefonica situata poco distante la località interessata. La salma di Gilberta Palleschi è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale di Cassino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria
I messaggi di cordoglio
Tanti i messaggi di cordoglio nei confronti della professoressa di Sora come quello del comitato Unicef Lazio: «Appresa la notizia del ritrovamento del cadavere della “nostra” cara professoressa Gilberta, volontaria e segretaria regionale Unicef Lazio, il Comitato esprime le più sentite condoglianze alla famiglia Palleschi e si stringe al dolore dei familiari, amici e conoscenti tutti. In particolar modo il comitato Unicef, dal presidente a tutti i volontari, si stringe al dolore della madre, del fratello, dei nipoti e della cognata. A loro vanno i nostri pensieri in questo momento. Nella speranza che possa essere fatta piena luce sulla morte della cara Professoressa Palleschi, il Comitato sospende inoltre momentaneamente, in segno di lutto, tutte le attività in programma nella nostra provincia». Il sindaco di Sora, Ernesto Tersigni, domani andrà a trovare la madre di gilberta palleschi per esprimere il cordoglio dell’amministrazione comunale. «La notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Gilberta Palleschi – dice il sindaco di Sora Tersigni – ha lasciato nello sconforto totale la nostra comunità. Finora ci univa un filo di speranza che, purtroppo, oggi, si è spezzato definitivamente. Mi stringo alla famiglia e, in modo particolare, alla signora Elia che, con coraggio e determinazione, ha lottato fino alla fine per rivedere la sua amata figlia. Quello del Lazio è un vero e proprio “bollettino di guerra” – continua il sindaco – dove i casi di femminicidio crescono a dismisura lasciandoci nello sconforto. Nemmeno un rafforzamento delle pene è riuscito ad arrestare questo fenomeno che oggi ha colpito nuovamente e tragicamente la nostra città».
Nessuna notizia
Di Gilberta Palleschi si erano perse le tracce lo scorso primo novembre quando la donna era uscita per fare una passeggiata in località San Martino, a Broccostella. Lungo il fiume Fibreno dove camminava sono stati trovati alcuni oggetti ed anche il suo telefonino. La professoressa di Sora era conosciuta e stimata da tutti anche per il suo incarico regionale nell’Unicef sembrava scomparsa nel nulla. I familiari per tutti questi giorni hanno lanciato appelli e partecipato a ricerche sul territorio. Da oltre un mese in centinaia tra carabinieri, volontari e vigili del fuoco si erano avvicendanti nelle ricerche della donna. Sin dalle prime fasi dell’inchiesta, si era parlato di una possibile aggressione.
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_dicembre_10/frosinone-trovato-cadavere-donna-potrebbe-essere-gilberta-palleschi-b1f2df66-805e-11e4-bf7c-95a1b87351f5.shtml
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Frosinone, uccisa la prof scomparsa. Fermato un muratore: ha confessato
Di Gilberta Palleschi non si avevano più notizie da inizio novembre. Ad ucciderla un muratore che ha portato i carabinieri nel luogo del ritrovamento, in località Carpello, nel Comune di Campoli Appennino. Incastrato dalla testimonianza di una donna. Il delitto dopo un tentato stupro. “E’ stato un raptus, cercavo un donna”, avrebbe detto l’uomo agli inquirenti
L’ultima immagine di Gilberta Palleschi prima della scomparsa (foto Chi l’ha visto)
SORA – E’ in stato di fermo il muratore di 43 anni che ha confessato di aver ucciso Gilberta Palleschi, 57 anni, la professoressa il cui corpo è stato trovato oggi in Ciociaria, vicino Sora, a 40 giorni dalla sua scomparsa. E’ stato lui, come ha rivelato dopo un interrogatorio di due ore dei carabinieri, a indicare il luogo del ritrovamento del cadavere. L’uomo, Antonio Palleschi, ha lo stesso cognome della vittima e questo ha fatto credere in un primo momento che fosse un suo parente, ma non la conosceva.
Scomparsa un mese fa. Dalle prime notizie emerge che Palleschi era stato arrestato nel 2009 per tentata violenza sessuale. Ad incastrarlo l’analisi delle celle telefoniche e la testimonianza di una donna che l’avrebbe visto caricare il corpo senza vita della professoressa su un’automobile. Inoltre nel luogo della scomparsa era stata vista una macchina, una Nissan Micra di colore scuro, simile a quella che appartiene al muratore. Gli inquirenti erano sulle sue tracce da tempo. Nella tarda mattinata, su sua indicazione, è stato ritrovato il corpo della professoressa di inglese scomparsa più di un mese fa. Si trovava nel frusinate in fondo a un precipizio alto circa 100 metri tra i boschi del Parco Nazionale d’Abruzzo, nel comune di Campoli Appennino.
Le indagini. Secondo gli inquirenti, la donna è stata uccisa in seguito a un tentativo di violenza sessuale finito male. Antonio Palleschi è accusato di omicidio, occultamento e vilipendio cadavere. Secondo l’accusa l’uomo, disoccupato, ha ucciso a calci e pugni la donna che ha reagito ad un tentativo di stupro. Il sospettato, rintracciato dai carabinieri grazie a precise indagini, ha confessato e condotto gli stessi militari sul luogo del delitto. Avrebbe tentato di violentare la Palleschi che ha reagito scatenando la rabbia del muratore: è stata picchiata poi colpita con calci alla testa. La donna, probabilmente ancora in vita, è stata caricata su un’auto e portata alla cava dove l’uomo l’ha finita colpendola con una pietra in testa. Il giorno dopo, sempre secondo la prima ricostruzione, il muratore è ritornato alla cava e ha tentato di abusare del cadavere. Per nascondere le prove a suo carico l’uomo ha nascosto i vestiti della vittima e parte della tappezzeria della propria autovettura in altre due distinte località, lontane tra di loro. “E’ stato un raptus, ero uscito per cercare una donna” avrebbe confessato Antonio Palleschi agli inquirenti.
I primi indizi. ”Il cerchio è chiuso, l’omicidio è stato risolto. Una pagina nera per la prevenzione dei reati sulle donne”. Nel frattempo la notizia del ritrovamento del corpo di Gilberta è piombata come un macigno sulla famiglia dell’insegnante di inglese – ha detto il procuratore capo Mario Mercone – . Della Palleschi, 57 anni, anche segretaria regionale dell’Unicef, non si avevano più notizie dal primo novembre. Alla cognata aveva detto: “Vado a fare la solita passeggiata”. Ma a casa non è più tornata. Le ricerche si erano concentrate prima sul percorso da jogging della donna, su cui erano stati ritrovati una scheda sim, un bracciale spezzato, delle cuffiette e un mazzo di chiavi, e nelle acque del fiume Fibreno. Poi i carabinieri avevano esteso il raggio d’azione non escludendo nessuna pista: dall’aggressione all’investimento stradale. La famiglia aveva deciso anche di fissare una ricompensa di ventimila euro per chiunque avesse dato notizie sulla donna.
Il ritrovamento. Oggi il tragico ritrovamento. Il legale della famiglia, Massimo Contucci, ha spiegato che il luogo dove è stato trovato il corpo si trova in linea d’aria a una manciata di chilometri dal punto in cui l’insegnante era sparita, vicino a Broccostella e alla località San Martino, ultimo luogo in cui la cinquantasettenne era stata avvistata mentre faceva jogging. I vigili del fuoco, al lavoro con un elicottero e una squadra di speleologi fluviali, hanno recuperato il corpo. L’uomo che ha ucciso la professoressa è single e vive con l’anziana madre. Tempo fa ha avuto un grave incidente automobilistico ed è stato in coma per un lungo periodo. Per lui l’avvocato difensore, Antonio De Cristofano, chiederà l’infermità mentale.
“Per la nostra città è una vicenda terribile, anche per come si sono svolti i fatti. C’è grande dolore e sono vicino alla famiglia Palleschi”, ha detto il sindaco di Sora, Ernesto Tersigni – . Siamo addolorati per una vicenda che ha scosso l’intera città. Domani andrò a far visita ai familiari e alla madre”.
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