Dramma della gelosia: uccide la compagna e si spara
La vittima aveva 43 anni. L’uomo è in fin di vita al Sant’Anna
Ferrara, 31 maggio 2012 – Due biglietti, lasciati sul tavolo della cucina, con scritto a penna la sua terribile volontà. E un sms inviato alla figlia. Fatto questo, ha stretto le mani al collo di Ludmila Rogova, 43 anni, finendo il suo respiro per poi puntarsi una pistola alla testa lasciando partire un colpo secco. Mentre la donna è morta soffocata, Giuliano Frezzati, 66 anni pensionato, fino a ieri notte era ancora vivo, ricoverato in un letto dell’ospedale Sant’Anna, in condizioni disperate. Copparo, in un attimo, diventa teatro di una tragedia orribile con ancora alcuni punti da chiarire, in particolare il movente che ha spinto un uomo, descritto come buono e mite, ad agire in quel modo.
Lo scenario è quello di via Fermi, piano secondo di una vecchia palazzina al civico 1. Lì, da poco più di un anno, vive da solo Giuliano Frezzati, copparese, separato con due figli. Qualche tempo fa aveva conosciuto Ludmila Rogova, ucraina e regolare in Italia, due figli di 6 e 16 anni. Lui l’aveva assunta come badante per accudire l’anziana madre.
«Piano piano — dicono i vicini — si era molto attaccato a quella donna, le voleva molto bene». In via Fermi 1, Ludmila veniva tutti i giorni a trovarlo: «Era gentile, — ricorda una signora — sorrideva e salutava sempre». Ma negli ultimi tempi, nel loro rapporto qualcosa si era rotto. C’è chi afferma che Ludmila voleva tornarsene in Ucraina dai figli («il più grande sta crescendo da solo il fratellino di sei anni») e quella sua decisione aveva sconvolto Giuliano tanto da portarlo a continui litigi.
«Da qualche giorno — ricorda Francesco, suo amico da oltre 40 anni e vicino di condominio — lo vedevo strano, non era lui. Sempre silenzioso, rideva poco». L’ultima volta è stato visto ieri verso mezzogiorno rincasare. «Ha lasciato la bicicletta sotto il palazzo ed è salito nell’appartamento».
Lì, tra quelle quattro mura, ha messo in atto il suo piano. Secondo gli inquirenti, il decesso dell’ucraina sarebbe avvenuto tra le 15 e le 16, l’allarme è stato dato alle 19,20 dalla figlia. A lei, il babbo, aveva inviato un messaggio sul telefonino, letto però molto tardi. In quelle poche parole, così come sui due biglietti ritrovati in cucina, vi sarebbe impressa la sua devastante decisione. Ludmila è stata ritrovata sul letto, con ogni probabilità strangolata.
Accanto il corpo esanime di Giuliano, in una pozza di sangue. Con una pistola di piccolo calibro (regolarmente detenuta), sequestrata nella stessa stanza, si è sparato un colpo dritto al capo. Ma il suo intento suicida, non è finito come voleva. I medici, fino a ieri notte, stavano facendo ogni cosa per salvargli la vita, nonostante le sue condizioni gravissime. Nessuno, nel palazzo, pare aver sentito nulla. «Eravamo in casa — aggiunge Francesco — ma non ci siamo accorti di niente. Che tragedia, non ci voglio credere». Fino all’alba sono proseguiti i rilievi dei carabinieri del Reparto operativo assieme ai colleghi del Norm e della Stazione di Copparo, coordinati dal pm Nicola Proto. Dall’inizio dell’anno è il quinto omicidio.
http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/2012/05/31/721700-dramma-gelosia-copparo.shtml
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Uccide la badante e tenta il suicidio
Folle gesto stasera a Copparo: strangola la donna e si spara
omicidi suicidi
Prima uccide la badante, poi tenta lui stesso di togliersi la vita, sparandosi un colpo di pistola. Sono ancora sconosciute le ragioni del folle gesto compiuto stasera, attorno alle 19, da Giuliano Frezzati, 65 anni. Il dramma si è consumato a Copparo, in via Fermi al civico 1. La vittima è una donna ucraina di 43 anni, di cui ad ora si conosce solo il nome di battesimo: Ludmila.
Si tratterebbe della badante dell’uomo, che le ha tolto la vita strangolandola. Dopo l’omicidio, Frezzati ha tentato di togliersi la vita sparandosi con la sua pistola, regolarmente detenuta: il fine suicida, però, non è stato raggiunto e ora si trova, pur in gravissime condizioni, ricoverato all’ospedale Sant’Anna di Ferrara.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri.
http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2012/05/30/news/uccide-la-badante-e-tenta-il-suicidio-1.5179607
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Uccide l’amante e poi si spara
Dramma a Copparo, ucraina di 43 anni trovata morta in camera da letto. In fin di vita pensionato di 65 anni
omicidi
COPPARO. Da qualche giorno era strano, pensieroso. Così Giuliano Frezzati era apparso a Francesco, suo vicino di casa con cui aveva una conoscenza quasi quarantennale. Dietro quel cambio di umore doveva covare un tormento fortissimo che ieri è esploso nella camera da letto al secondo piano di via Enrico Fermi 1. In questa stanza ieri sera alle 19 è stata trovata morta, probabilmente strangolata, Ludmilla Rogova, una donna ucraina di 43 anni con cui Frezzati aveva una relazione sentimentale. Nel letto, sopra una grande chiazza di sangue, giaceva Frezzati, che si era sparato un colpo di pistola alla tempia (l’arma è legalmente detenuta). L’uomo respirava ancora ed è stato portato in ambulanza al Sant’Anna dove è ricoverato in condizioni disperate. La scoperta è delle 19 circa ed è stata fatta dalla figlia e dal figlio di Frezzati, ma il fatto risalirebbe ad almeno tre o quattro ore prima. Colmare questo vuoto sarà compito delle indagini che stanno svolgendo i carabinieri di Copparo e procuratore Nicola Proto. Ma forse la spiegazione è semplice. Frezzati attorno alle 15.30 ha inviato un sms sul cellulare della figlia che la informava di qualcosa di grave che era accaduto in via Fermi. Probabilmente la figlia non ha visto subito il messaggio – e in ogni caso sarebbe stato lo stesso troppo tardi per evitare la doppia tragedia – e quando l’ha letto è corsa a casa del papà in compagnia del fratello.
Giuliano Frezzati, ex impiegato della Latte Ala di Copparo, è in pensione da 13-14 anni; da circa una decina d’anni si era separato dalla moglie. In via Fermi abitava da due anni, forse anche meno. Giuliano e e Ludmilla si conoscevano da parecchio tempo, da quando lei faceva da badante alla mamma di Frezzati. Poi quando la mamma era stata portata in una casa di riposo Ludmilla era andata ad assistere un’altra persona anziana sempre a Copparo.
Ogni tanto Ludmilla andava a trovare Giuliano nella nuova casa di via Fermi. «La vedevo a volte che stendeva i panni nel terrazzo» dice una donna che abita nel condominio di fronte. Ma Ludmilla non si sarebbe mai fermata a dormire la notte da Frezzati. Lui avrebbe invece desiderato dare più stabilità a questa storia d’amore. La voleva con sè più tempo, o tutto il tempo. Pochissimi giorni fa aveva chiesto a due sorelle di una certa età che abitano in via Fermi se per caso avevano bisogno di una donna per l’assistenza, per fare dei lavori in casa. Forse cercava anche in questo modo di avvicinare a sè Ludmilla, fornendole un lavoro. Lei doveva avere altri progetti di vita, certo aveva altri importanti legami affettivi da coltivare: come i due figli di 6 e 16 anni che vivono in Ucraina. Qualcuno sussurra che Frezzati fosse geloso. La cosa certa è che di fronte alla prospettiva di perdere Ludmilla, Giuliano Frezzati non ha ragionato più. Nella camera da letto ha lasciato due biglietti in cui spiega e chiede scusa.
http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2012/05/31/news/uccide-l-amante-e-poi-si-spara-1.5183252
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Strangola amante e si spara
L’uomo, un pensionato di 65 anni,e’ vivo ma condizioni disperate
(ANSA) – FERRARA, 31 MAG – Ha strangolato la compagna, Ludmilla Rugova, un’ucraina di 43 anni, poi l’uomo, Giuliano Frezzati, di 65, si e’ sparato con la sua pistola ed e’ ricoverato in condizioni disperate all’ospedale Sant’Anna di Ferrara. Movente, la gelosia. L’uomo, in pensione da 13-14 anni, era separato dalla moglie da 10. Per qualche tempo aveva avuto una relazione con la donna ucraina, madre di due figli, che aveva fatto da badante per l’anziana madre, poi trasferita in una casa di riposo.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/05/31/Strangola-amante-spara_6962191.html
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Omicidio via Fermi, è morto anche Frezzati
L’assassino di Ludmilla Rogova è spirato ieri al S.Anna. Dopo aver strangolato la compagna si era sparato al volto
Copparo. E’ morto ieri all’ospedale S.Anna di Ferrara, dov’era ricoverato in Rianimazione in gravissime condizioni, il 65enne copparese Giuliano Frezzati che mercoledì avrebbe ucciso strangolandola la sua compagna ucraina Ludmilla Rogova, di 43 anni, prima di spararsi al volto nel tentativo di suicidarsi (vai all’articolo). Un tentativo che sembrava essere fallito, dato che il pensionato copparese era riuscito miracolosamente a sopravvivere al colpo di pistola, nonostante le sue condizioni risultassero gravissime. Condizioni che si sono aggravate ulteriormente ieri sera portando l’uomo alla morte.
Per gli inquirenti il caso risulterebbe chiaro. I motivi del terribile gesto del 65enne sarebbero infatti da ricondurre a un dissapore avvenuto nel corso della relazione tra Frezzati e la donna, che da qualche anno vive in Italia sola, a Copparo (la 43enne uccisa non abitava tuttavia con il compagno in via Fermi 1), lavorando come badante. L’ora della sua morte è fatta risalire dagli inquirenti tra le 15.30 e le 16, anche se la scoperta del tragico gesto è avvenuto verso le 19 da parte dei familiari dell’uomo.
Sul corpo della donna verrà disposta l’autopsia, di cui si occuperà il medico legale Marinelli.
Dramma della gelosia? E dai, e baastaaaaa!
F E M I C I D I O.