Picchiano e bruciano una prostituta
Violenza alla Borghesiana, è grave
Una romena di 22 anni è ricoverata in prognosi riservata. Nella notte, in via di Rocca Cencia a Roma, è stata aggredita da due persone che le hanno buttato del liquido infiammabile sul corpo
Il luogo, in via Rocca Cencia, dove è stata data alle fiamme una prostituta
Una prostituta romena di 22 anni è ricoverata in gravissime condizioni dopo essere stata aggredita da due persone che, dopo averla picchiata, le hanno cosparso il corpo di liquido infiammabile per poi darle fuoco.
L’episodio è avvenuto in strada a Roma intorno poco prima della mezzanotte in via di Rocca Cencia, nel quartiere della Borghesiana.
La vittima è stata soccorsa da altre ragazze presenti sul posto e trasportata all’ospedale Sant’Eugenio dove è ricoverata in prognosi riservata con ustioni di terzo grado su più della metà del corpo. Sull’episodio indagano i carabinieri della stazione di Roma Tor Bella Monaca e del Nucleo operativo della compagnia di Frascati.
“Il grave fatto di sangue avvenuto questa notte alla Borghesiana è l’ennesima dimostrazione di come la prostituzione a Roma sia sempre più un fenomeno dilagante e in crescita – incalza il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli – Ricordiamo appena un mese fa una manifestazione dei cittadini dell’Eur contro la prostituzione imperante nelle strade del quartiere, dopo quella svolta in IV municipio sullo stesso
tema. Occorre prendere atto che la piaga della prostituzione è molto spesso legata alla criminalità organizzata e al racket. E’ necessario ora dare impulso alla lotta, che non è solo di ordine pubblico, contro questo fenomeno sempre più diffuso sulle strade di Roma. Intanto auspichiamo che le forze dell’ordine facciano luce sull’accaduto per risalire agli autori del barbaro gesto”.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/09/12/news/prostituta_data_alle_fiamme_in_una_strada_vicino_roma-42385825/
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Picchiata e data alle fiamme,
prostituta in gravissime condizioni
Due persone hanno picchiato la 22enne, poi l’hanno cosparsa di liquido infiammabile e le hanno dato fuoco. Investigatori cercano indizi nelle immagini di alcune telecamere
ROMA – Una prostituta romena di 22 anni è ricoverata in gravissime condizioni dopo essere stata aggredita da due persone che, dopo averla picchiata, le hanno cosparso il corpo di liquido infiammabile per poi darle fuoco. L’episodio è avvenuto in strada a Roma intorno poco prima della mezzanotte in via di Rocca Cencia, nel quartiere della Borghesiana, alla periferia Est della Capitale.
VOLTO COPERTO – Gli aggressori, stando a quanto hanno riferito alcune altre ragazze che sono accorse per aiutarla, avevano il volto coperto. La vittima è in prognosi riservata all’ospedale Sant’eugenio: le fiamme le hanno provocato gravissime ustioni su oltre il 50% del corpo. Sul caso indagano i carabinieri.
LE IPOTESI – Potrebbero essere due romeni gli aggressori. I carabinieri, che hanno anche acquisito le immagini delle telecamere in strada, stanno indagando negli ambienti della prostituzione: i responsabili potrebbero essere gli sfruttatori della donna, ma non è del tutto escluso che possa trattarsi di clienti. Nei pressi del luogo dove è avvenuta l’aggressione, in via Camigliatello Silano, tra la Prenestina e la Casilina, si trovavano altre quattro o cinque prostitute romene.
I CONTROLLI – Intanto i carabinieri hanno eseguito decine di controlli e verifiche in zona Eur, Trullo e San Paolo. Il monitoraggio effettuato ha portato alla denuncia a piede libero di 8 “lucciole” (4 per atti osceni in luogo pubblico e 4 per inosservanza del decreto di allontanamento di cittadino comunitario dal territorio nazionale). Si tratta di ragazze romene di età compresa tra i 19 e i 25 anni, tutte già conosciute alle forze dell’ordine. Nello stesso contesto sono state identificate altre 11 prostitute e due clienti, tutti sanzionati per la violazione dell’ordinanza antiprostituzione del Sindaco di Roma.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_settembre_12/prostituta-aggredita-fuoco-2111787450168.shtml
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Roma, picchiano e danno fuoco a una prostituta: gravissima
Una ragazza romena di 22 anni è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale Sant’Eugenio dopo essere stata aggredita nella notte da due uomini in Via di Rocca Cencia, nella zona della Borghesiana della capitale. Ha ustioni di terzo grado su più del 50% del corpo. Indagano i carabinieri
L’hanno aggredita con calci e pugni, poi hanno cosparso il suo corpo di liquido infiammabile per bruciarla. È quanto è successo a una prostituta romena di 22 anni ieri notte a Roma intorno alla mezzanotte in via di Rocca Cencia, nel quartiere della Borghesiana.
La vittima è stata soccorsa da altre lucciole presenti sul posto ed è stata portata all’ospedale Sant’Eugenio dove ora versa in condizioni gravissime per ustioni di terzo grado su tutto il corpo, oltre il 50%. Secondo una prima ricostruzione, la ragazza sarebbe stata avvicinata da due uomini, probabilmente romeni. Sull’episodio indagano i carabinieri della stazione di Roma Tor Bella Monaca e del Nucleo operativo della compagnia di Frascati.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/12/roma-picchiano-e-danno-fuoco-a-prostituta/349671/
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Picchiano e bruciano una prostituta
Violenza alla Borghesiana, è grave
Una romena di 22 anni è ricoverata in prognosi riservata. Nella notte, in via di Rocca Cencia a Roma, è stata aggredita da due persone che le hanno buttato del liquido infiammabile sul corpo
Il luogo, in via Rocca Cencia, dove è stata data alle fiamme una prostituta
Una prostituta romena di 22 anni è ricoverata in gravissime condizioni dopo essere stata aggredita da due persone che, dopo averla picchiata, le hanno cosparso il corpo di liquido infiammabile per poi darle fuoco.
L’episodio è avvenuto in strada a Roma poco prima della mezzanotte in via di Rocca Cencia, nel quartiere della Borghesiana.
IL LUOGO DELLA VIOLENZAVIDEO
Michela, così era conosciuta la vittima nell’ambiente, è stata soccorsa da altre ragazze presenti sul posto e trasportata all’ospedale Sant’Eugenio dove è ricoverata in prognosi riservata con ustioni di terzo grado su più della metà del corpo. Sull’episodio indagano i carabinieri della stazione di Roma Tor Bella Monaca e del Nucleo operativo della compagnia di Frascati.
Dietro l’aggressione potrebbe esserci una banda di romeni che sfrutta le proprie connazionali. Gli investigatori stanno battendo la pista del racket che in zona Borghesiana è anche terreno di scontro tra bande. Ma anche la possibilità che la giovane volesse liberarsi dai suoi aguzzini è un’altra delle ipotesi caldeggiate in queste ore da chi conduce le indagini.
A maggio scorso, infatti, i Carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Tivoli hanno arrestato 11 persone (tre donne e otto uomini, tutti romeni), ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione sulle strade della Capitale, riduzione in schiavitù e alla tratta di giovani donne di nazionalità romena reclutate nei territori d’origine e avviate alla prostituzione.
“Il grave fatto di sangue avvenuto questa notte alla Borghesiana è l’ennesima dimostrazione di come la prostituzione a Roma sia sempre più un fenomeno dilagante e in crescita – incalza il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli – Ricordiamo appena un mese fa una manifestazione dei cittadini dell’Eur contro la prostituzione imperante nelle strade del quartiere, dopo quella svolta in IV municipio sullo stesso tema. Occorre prendere atto che la piaga della prostituzione è molto spesso legata alla criminalità organizzata e al racket. E’ necessario ora dare impulso alla lotta, che non è solo di ordine pubblico, contro questo fenomeno sempre più diffuso sulle strade di Roma. Intanto auspichiamo che le forze dell’ordine facciano luce sull’accaduto per risalire agli autori del barbaro gesto”.
Il ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi: “Questo gravissimo e crudele episodio impone a tutte le forze politiche e sociali una seria riflessione sui livelli di brutalità e di odio raggiunti, come sul destino di tante giovani donne immigrate destinate al marciapiede – prosegue il ministro – Mi auguro che le forze dell’ordine facciano piena luce sull’efferato delitto. Ma la politica, a livello nazionale e locale, non può rimanere inerte. Serve una mobilitazione generale. E’ in gioco lo stesso senso di umanità che è patrimonio dell’intero Paese”.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/09/12/news/prostituta_data_alle_fiamme_in_una_strada_vicino_roma-42385825/?ref=HREC1-7
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irène, con rispetto ma inc****to:
Basta,per favore, almeno di fronte a un dramma come questo per un giorno tu e la gente come te per favore tacete…
“Hydra è un’ associazione di Berlino fondata e diretta da donne che tutela e difende i diritti delle prostitute dal 1980, anno della sua fondazione.
Le proposte di Hydra vennero riprese in sede parlamentare nel 2002 dal Partito dei Verdi tedeschi (Die Grunen),che con i Socialdemocratici,la Sinistra e i Liberali sconfissero i Democristiani tedeschi e approvarono la legge che oggi è fondamento della prostituzione legale in Germania.
Hydra affermava che la prostituzione esisterà fino a quando la società avra’ una struttura patriarcale dominata dalla figura maschile, all’interno della quale la donna subisce per certo discriminazione.
E’ dunque interesse generale delle donne garantire le prostitute contro questa discriminazione, proteggere il loro lavoro e la loro salute, fino ad offrire forme di consulenza nell’uscita dal mondo delle prostituzione e di informazione a persone orientate ad entrarvi, fornendo un quadro realistico del tipo di vita da affrontare.
Hydra e i Verdi Tedeschi vedevano la legalizzazione della prostituzione come affrancamento dalla società patriarcale e dal suo giudizio morale e come occasione per le donne di guadagnare del danaro proprio in una società soggetta al dominio del maschio. In sostanza essere fonte di reddito per superare la società patriarcale, essere fonte di reddito per conquistare autonomia e indipendenza. L’illegalità della professione veniva vista come una ulteriore forma di discriminazione per le donne, con l’unica via d’uscita data dalla necessità di ” aperto riconoscimento della professione e sua accettazione come equivalente alle altre” (così Die Grünen, BT-Drs 11/7140, den 16 maj 1990, s 2)
A vedere in dibattito parlamentare del tempo , la questione della società patriarcale lasciò ben presto il posto alla questione dell’antimoralismo,considerata dai Socialdemocratici maggiormente comprensibile e accettabile dai propri elettori, tenuto conto che i Democristiani tedeschi avevano presentato il loro progetto di legge proibizionista che definiva la prostituzione ” attività immorale” e ne auspicava la repressione. I partiti progressisti ebbero dunque buon gioco nell’affermare che, continuando a discutere se sia morale o lecito vendere o comperare attività sessuali, le condizioni reali di lavoro delle prostitute passavano in secondo piano e continuavano a peggiorare, e spinsero la riforma all’approvazione, segnalando la particolare sintonia tra il pensiero moralista cristiano dei Democristiani tedeschi e l’approccio etico-psicologico proibizionista del femminismo radicale
fonte: Prostitution as a legal profession: The German legislation and its ideological background
Susanne Dodillet, University of Gothenburg
Respect Sex Workers All Over The World
un abbraccio a Michela, spero tu possa farcela, ti sono vicino e ti rispetto, sfortunata amica. Il tuo unico errore è stato essere venuta ad inseguire i tuoi sogni in questa terra di ipocriti senza vergogna.
In altre nazioni d’Europa tutto questo non ti sarebbe mai successo, avresti potuto lavorare in un posto sicuro e protetto, avresti tenuto tutti per te i guadagni delle tue fatiche.
Oggi, ancora di più, ti assicuro che mi batterò con tutte le mie forze perchè alla tua professione sia data dignità e rispetto, perchè voi ragazze possiate lavorare libere e sicure, perchè mi vergogno della mia gente che parla di analisi storica, di classe, di genere, e ancora ti ha lasciata sola a combattere per la tua vita sulla strada. Tu vali tanto, amica coraggiosa, loro non sono niente.
Mi batterò per quella legge che permetterà a te e alle altre ragazze che hanno fatto la tua scelta di vivere senza paura, senza sfruttatori, senza ordinanze, senza polizia.
non mollare, resta viva, ti meriti una vita meravigliosa.
Ciao Michela, una di noi
Che stristezza ! che disgusto, ho appena finito di leggere i commenti sotto il post de “Il Fatto”. Commenti di gente ripiena di odio etnico, razziale, di ignoranza, di fascismo sia nel modo di pensare che nell’agire. Le proposizioni ? Lavori, forzati, Ergastolo, Pena di morte e soprattutto chiusura delle frontiere. Perché, da loro fonti sicure sono gli stranieri e solo loro fonte e autori di delinquenza !! Ed ancora riaperture dei manicomi, invettive contro Basaglia, di cui credo conoscano solo il nome. Difesa ad oltranza del sindaco fascista Alemanno.
Poi passo a leggere i commenti su FaS e con sincero sconforto, proprio perché una pagina “femminista” dei commenti e delle proposizioni che starebbero bene ad un qualsiasi sessantenne maschilista e fascistello alla buona pure.
Un’analisi per essere efficace non puo’ che basarsi su una verità, ma questa è tale solo se è rivoluzionaria. Come si fà a proporre e farlo sul campo “femminista” la riapertura dei bordelli !! Andate a leggere le inchieste fatte sulle condizioni di quelle povere disgraziate ! le condizioni di igiene, di salute, di maltrattamenti, di violenza, di stupri, di aborti macellai, di corruzione ….. Ma di cose parlate !! Questa la via all’emancipazione delle donne ?! O anche per le femministe passa sul corpo e su l’esprit delle donne una soluzione economica e finanziaria per la crisi di reperaggio di soldi ?? Ma allora legalizziamo la mafia facciamo una agenzia di servizi, e la droga, quella per prima, e la miseria si perché saremo, e tutti, definitivamente miserabili !!!
Una via all’emancipazione delle donne non puo’ non partire dall’analisi storica economica e sociologica delle società umane con criteri di classe e di genere ! Cos’è la prostituzione il suo senso vero ed intimo , mai mai nella storia è stato né segno né mezzo di libertà, nemmeno per una particolare e piccolissima casta di prostitute della Grecia Antica !!! Fatemi il favore almeno voi femministe !! La prostituzione è possibile sono se le donne sono corpo come oggetto, e come tale in possibilità di possederlo, acquistarlo !!! La prostituzione non è mai stata l’assunzione emancipata della propria vita sessuale, da contrapporre al senso di peccato cattolico !!
Riaprano le case chiuse e chi vuole fare il mestiere eserciti lì, qualcun* potrebbe storcere il naso e parlare di ghettizzare io invece lo chiamo tutelare perché non è possibile vedere notizie simili e sapere come siano in pericolo che fanno il mestiere anche costrette
Ma naturalmente la chiesa gira la testa dall’altra parte e approva la legge Carfagna che si limita a punire il cliente, ma il pesce puzza dalla testa