#118 – Uccide l’ex compagna

La cifra comprende donne e anche uomini, bambini, coinvolti in conflitti familiari. NON usate questa cifra per segnalare il numero dei femminicidi perché sono meno. Se volete solo la lista dei nomi di donne andate alla categoria femminicidio e fate la selezione, articolo per articolo. Grazie.

Udine, uccide in casa l’ex di 22 anni
Lei aveva già presentato tre denunce

L’uomo avrebbe sferrato le coltellate alla gola di Lisa Pizzoli e poi si è costituito ai carabinieri
lo speciale 2012, l’anno nero delle donne

Dopo aver massacrato la giovane
l’assassino avvisa le forze dell’ordine
Alla base dei frequenti litigi la nascita di una bambina che l’uomo non avrebbe ancora riconosciuto

È l’ennesimo “femminicidio”. Stavolta consumato in Friuli, in una frazione di Basiliano, la cui tranquillità questa sera è squarciata dai lampeggianti dei carabinieri e dall’andirivieni di uomini in divisa, magistrati, anatomopatologi, uomini della Scientifica. Anche stavolta, una incredibile tragedia annunciata: la vittima – Lisa Puzzoli, di 22 anni – dal 2010 aveva presentato già ben tre denunce di persecuzione nei confronti dell’ex convivente, Vincenzo Manduca, di 27, di Forlì. Lo stesso che nel tardo pomeriggio è andato a casa di lei e, indifferente alla presenza del fratello della giovane, l’ha uccisa con un coltello.

Da tempo i due non vivevano più insieme, grosso modo da quando la Puzzoli ha dato alla luce una bimba che oggi ha due anni. Il futuro omicida non era convinto di esserne il padre, non l’ha mai riconosciuta. Ad agosto l’esame del Dna ha sancito che la piccola è figlia della ex coppia.

La dinamica della vicenda, non ancora ricostruita nel dettaglio, non si differenza dal clichè del femminicidio: dopo vari episodi di stalking e molestie, questo pomeriggio, forse già con un coltello in tasca, Manduca, partito come spesso faceva da Forlì, raggiunge la ex convivente nella sua casa di Basiliano, dove la giovane viveva con la bimba, a pochi metri dall’ abitazione dei genitori e del fratello.

Tra lei e l’ex convivente stavolta forse non c’è stata alcuna lite, nessun problema sul fatto che lui vedesse la figlia, come accaduto in passato. Tanto, che tra i due era in corso una vertenza legale. Al contrario, a freddo, secondo una prima ricostruzione della tragedia, Manduca ha estratto il coltello e l’ha colpita più volte. Sarà l’anatomopatologo a stabilire l’esatto numero di coltellate.

Da copione il seguito, forse anche questo già delineato nelle intenzioni dell’omicida: nessun pentimento ma la necessità in qualche modo di scagionarsi, di pagare. Esce di casa, arriva nella piazza del paese e telefona al 112: «Ho ucciso la mia ex fidanzata, ditemi dov’è la caserma che vengo a costituirmi». L’operatore nel dubbio lo trattiene al telefono, quanto basta perché i militari lo raggiungano dalla stazione di Campoformido e lo prendono in consegna. Sono loro a condurre le indagini, insieme con il Nucleo investigativo di Udine che compie i rilievi, tutti coordinati dal sostituto procuratore Marco Panzeri.

http://www.lastampa.it/2012/12/07/italia/cronache/uccisa-in-casa-a-anni-dal-fidanzato-SGRiIp1wMqRKLRzQPRmrmO/pagina.html

Uccisa dall’ex compagno a coltellate
Lisa Puzzoli aveva 22 anni. Lo aveva già denunciato tre volte. All’origini dei litigi l’esame del Dna per il riconoscimento della figlia

Lisa Puzzoli, 22 anniLisa Puzzoli, 22 anni
Anche stavolta, una tragedia annunciata. Lisa Puzzoli, di 22 anni, è stata uccisa nel pomeriggio di venerdì a coltellate dall’ex compagno, Vincenzo Manduca, di 27 anni abitante a Forlì. È accaduto nell’appartamento di lei in una frazione di Basiliano, in provincia di Udine. Lisa Puzzoli dal 2010 lo aveva denunciato già per tre volte. Vincenzo Manduca, nel tardo pomeriggio è andato a casa di lei e l’ha uccisa con un coltello. Subito dopo l’omicidio ha chiamato i carabinieri, dicendo che aveva ucciso la fidanzata. Ora è in stato di arresto.

PREMEDITAZIONE – I militari lo avrebbero trovato nei pressi della casa poco dopo e fermato con l’accusa di omicidio volontario. Al momento viene vagliata l’ipotesi della premeditazione. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, sembra che l’assassinio sia giunto nell’abitazione, dove abitava la ragazza, già con un coltello in tasca. La dinamica dei fatti, però, è in fase di lenta ricostruzione. È invece certo che al momento della colluttazione che si è conclusa con le coltellate, fosse presente anche il fratello della vittima, che dunque sarà chiamato come testimone oculare.

IL TEST DEL DNA – Da tempo i due non vivevano più insieme, grosso modo da quando Lisa Puzzoli ha dato alla luce una bimba che oggi ha due anni. Manduca non era convinto di esserne il padre e non l’ha mai riconosciuta. Ad agosto l’esame del Dna ha sancito che la piccola è figlia della ex coppia. La dinamica della vicenda, non ancora ricostruita nel dettaglio, non si differenza dal cliché del femminicidio: dopo vari episodi di stalking e molestie, nel pomeriggio, forse già con un coltello in tasca, Manduca, partito come spesso faceva da Forlì, raggiunge l’ex fidanzata nella casa di Basiliano, dove la ragazza viveva con la bimba, a pochi metri dall’ abitazione dei genitori e del fratello. Tra lei e l’ex convivente stavolta forse non c’è stata alcuna lite, nessun problema sul fatto che lui vedesse la figlia, come accaduto in passato. Tanto, che tra i due era in corso una vertenza legale.

LA TELEFONATA – Al contrario, a freddo, secondo una prima ricostruzione della tragedia, Manduca ha estratto il coltello e l’ha colpita più volte. Sarà l’anatomopatologo a stabilire l’esatto numero di coltellate. Da copione il seguito, forse anche questo già delineato nelle intenzioni dell’omicida: nessun pentimento ma la necessità in qualche modo di scagionarsi, di pagare. Esce di casa, arriva nella piazza del paese e telefona al 112: «Ho ucciso la mia ex fidanzata, ditemi dov’è la caserma che vengo a costituirmi». L’operatore nel dubbio lo trattiene al telefono, quanto basta perché i militari lo raggiungano dalla stazione di Campoformido e lo prendano in consegna. Sono loro a condurre le indagini, insieme con il Nucleo investigativo di Udine che compie i rilievi, tutti coordinati dal sostituto procuratore Marco Panzeri.

http://www.corriere.it/cronache/12_dicembre_07/udine-basiliano-uccisa-a-coltellate-dal-compagno_59866a80-409d-11e2-abcd-38132480d58e.shtml

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