Latina, madre e figlia uccise in casa
Confessa l’ex marito, arrestato
La terribile scoperta a Borgo Flora dopo l’allarme di una parente che non riusciva a contattarle. Avevano 56 e 19 anni. I vicini hanno sentito una lite tra le due e nell’appartamento non ci sono segni di effrazione
LATINA – Ha confessato il 37enne indiano, sospettato del duplice omicido di Latina. Si tratta dell’ex marito di Francesca di Grazia, una delle due donne, sgozzate, insieme alla figlia Martina, ieri sera nel loro appartamento di Borgo Flora, a Cisterna di Latina.
I cadaveri avevano ferite da arma da taglio. L’allarme è stato lanciato poco dopo le 21 da una parente che non riusciva a mettersi in contatto con loro. Secondo i carabinieri si è trattato di omicidio, un delitto – hanno spiegato – spiegato, particolarmente efferato: le donne sono state uccise con numerose coltellate.
Dietro l’omicidio un giro di permessi di soggiorno che la donna riusciva a far ottenere agli indiani, servendosi probabilmente dell’ex marito, attraverso dei lavori fittizi. Un silenzio che costava ottomila euro. Questa la somma di denaro che Francesca Di Grazia chiedeva da giorni al suo ex marito.
L’uomo sarebbe stato vittima di un raptus in seguito alla lite. Poi si sarebbe dato alla fuga e nel corso della nottata i militari del comando provinciale di Latina lo avrebbero raggiunto controllando i tabulati telefonici dei cellulari delle donne. Il sospettato è stato poi arrestato.
Delle due uccise la madre, Francesca Di Grazia, aveva 56 anni e faceva la cartomante. La figlia, Martina Incocciati, era 19enne. Quando gli uomini del Comando provinciale di Latina, diretti dallo stesso colonnello De Chiara, sono entrati in casa hanno ritrovato il corpo della giovane in cucina, quello della mamma in camera da letto. La prima donna aveva ferite profonde d’arma da taglio in diverse parti del corpo, l’altra è stata trovata stesa sul pavimento supina.
I carabinieri hanno ascoltato alcuni condomini del palazzo di via dei Bonificatori che hanno riferito di aver sentito oggi diverse urla provenire dall’appartamento. In casa non c’erano segni di effrazione.
Le donne vivevano di lavori saltuari e avevano preso in affitto da alcuni mesi l’appartamento al primo piano di piazzale dei Bonificatori. La madre era separata dal marito, che sembra viva all’estero per lavoro.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/04/06/news/delitto_latina-56101383/?ref=HREC2-3
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Uccise in casa, arrestato l’ex marito
L’assassino ha confessato: ha sgozzato l’ex moglie al culmine di una lite. La figlia di lei accoltellata solo perchè testimone del delitto
LATINA – Un operaio indiano di 37 anni ha confessato il duplice omicidio di borgo Flora. L’immigrato è stato condotto presso la caserma dei carabinieri di Aprilia dove è stato interrogato. A quanto appreso ha già ammesso le proprie responsabilità nell’atroce delitto ed è in stato di fermo.
SPOSATA CON LUI – Il 37enne, residente a Nettuno, aveva sposato Francesca Di Grazia nel 2008: una relazione in cui i sentimenti, forse, non c’entravano nulla. L’indiano ha detto ai carabinieri di essere ricattato dall’ex moglie, che gli chiedeva continuamente soldi minacciandolo di farlo rientrare in patria. Sabato l’ennesimo litigio: lui ha perso la testa e, con un coltello da cucina, ha prima colpito la 56enne, e poi la figlia di lei, Martina Incocciati, 19 anni. Stravolto è scappato dall’appartamento gettando l’arma in un fosso vicino all’abitazione. Il coltello è stato ritrovato domenica pomeriggio.
INDAGINI LAMPO – Le indagini sono arrivate ad una svolta grazie all’esame dei tabulati: tra le persone subito rintracciate dai carabinieri anche l’indiano, una persona ritenuta tranquilla e senza precedenti penali, che ha quasi subito confessato i delitti facendo emergere una storia che, forse, molti nella piccola comunità di borgo Flora ignoravano, o conoscevano soltanto in parte. Una donna che viveva di espedienti (come il mestiere di pseudo-cartomante) e che purtroppo ha trascinato anche la figlia in un gorgo senza uscita.
SPOSI IN INDIA – Quella che emerge nel giro di poche ore, infatti, è una storia che va al di là del delitto d’impeto. Kumar Ray, il 37 indiano, conosce Francesca qualche anno prima: lei ha già un paio di relazioni fallimentari alle spalle, lui è un bracciante clandestino. Ad un certo punto il matrimonio dei due in India: Kumar può così vivere a pieno titolo in Italia. Ma la vita insieme diventa impossibile: si dividono anche se l’uomo mantiene la residenza nella casa di borgo Flora e va a fare il custode in una azienda di Nettuno. Francesca continua a chiedergli soldi: minaccia di denunciarlo e Kumar, di tanto in tanto, la accontenta. Sino allo scorso sabato mattina, quando ha perso la testa e l’ha massacrata insieme alla figlia, incolpevole testimone.
TRAFFICI CON I PERMESSI – La storia di Francesca, dalle dichiarazioni dell’uomo così come dalle informative già in mano a carabinieri e polizia, è quella di una donna implicata in diversi traffici illegali, affari che implicavano soprattuto uomini non di nazionalità italiana. Come anche detto dal comandante provinciale Giovanni De Chiara: «Sembra che la donna agevolasse l’ingresso di cittadini stranieri nel nostro paese, e lo faceva per soldi». Nella sua confessione, Kumar precisa infatti: «Francesca mi aveva chiesto di trovare stranieri cui serviva il permesso di soggiorno», mettendo così in atto la truffa a danno di disperati: «Si prendeva i soldi – ha detto – e dava pure una ricevuta. Ma poi buttava via tutti i documenti».
SABATO DI SANGUE – E in questo clima che matura il terribile fatto di sangue, sabato mattina intorno alle 7. L’ennesima discussione, la richiesta da parte di lei di ulteriore denaro: Kumar e Francesca discutono in cucina, lui afferra il coltello mentre lei è di spalle, la fa cadere ed affonda la lama nella gola. Nella camera da letto vicina, Martina sente qualcosa e si sveglia: l’indiano è una furia, la raggiunge per eliminarla, è un testimone scomodo. La ragazza si difende come può, cade sul pavimento tra le urla. Lui affonda la lama nel collo, poi scappa e getta il coltello in un canale vicino alla casa. I carabinieri, alle 4 di domenica mattina, sono già da lui a Nettuno: qualche ora dopo la confessione.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_aprile_7/madre-figlia-uccise-latina-arrestato-colpevole-212529613596.shtml
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Latina, svolta nel duplice omicidio:
confessa l’ex marito indiano
Raptus: sgozzate madre e figlia per le continue richieste di denaro Orrore a Cisterna di Latina
Esclusa già in mattinata la pista del suicidio-omicidio. Le vittime non erano molto conosciute in zona, dal momento che si erano trasferite solo da qualche mese. Dall’incrocio dati dei cellulari la pista risolutiva
Forze dell’ordine a Borgo Flora (Cisterna di Latina) dove due donne sono state trovate morte (Ansa)
Latina, 7 aprile 2013 – Ha confessato il 37enne indiano sospettato dai carabinieri dell’omicidio di Francesca Di Grazia di 56 anni (sua ex moglie) e della figlia 19enne Martina Incocciati. L’uomo ha riferito di essersi recato nell’abitazione delle due – in piazza dei Bonificatori a Borgo Flora, frazione rurale di Cisterna di Latina – in seguito all’ennesima richiesta di denaro da parte della donna. L’uomo, rintracciato nella notte dai carabinieri, poche ore fa ha confessato il duplice delitto durante l’interrogatorio di fronte al magistrato Giuseppe Miliano.
STORIA TORMENTATA – L’indiano e Francesca Di Grazia si erano sposati in India. Da qualche tempo però non vivevano più insieme. L’uomo, che svolgeva lavori saltuari come manovale, ha raccontato che la donna gli faceva continue richieste di denaro. Proprio ieri mattina l’ultima violenta lite durante la quale il 37enne, in preda a un raptus, ha afferrato un coltello e colpito in cucina la donna uccidendola con un fendente alla gola. Poi è andato in camera da letto dove la figlia 18enne della donna si era rifugiata. L’ha afferrata trascinandola giù dal letto e poi l’ha violentemente colpita con la stessa arma. Poco dopo è fuggito. L’arma è stata ritrovata dai carabinieri in un canale poco lontano dall’appartamento di Piazzale dei Bonificatori.
PRESO SUBITO – L’uomo – che sarebbe residente a Nettuno e vive in Italia con regolare permesso di soggiorno – è stato raggiunto in nottata dai carabinieri che hanno incrociato i tabulati telefonici e ripercorso gli ultimi movimenti dei cellulari della donna e dell’ex marito.Nell’appartamento della frazione di Borgo Flora hanno a lungo lavorato i Ris e ulteriori accertamenti sono stati disposti sui cadaveri rinvenuti ieri sera intorno alle 21.
VIGILI DEL FUOCO – A fare la macabra scoperta i vigili del fuoco, intervenuti dietro segnalazione di alcuni vicini preoccupati perché, nonostante la loro auto fosse parcheggiata sotto casa, le due non rispondevano al telefono da ore. In casa c’erano un corpo immerso in una pozza di sangue in cucina e l’altro nella camera da letto. Tra le piste battute, in un primo tempo, anche quella di un possibile omicidio-suicidio, dal momento che alcuni vicini avevano riferito di aver sentito qualche schiamazzo dovuto forse a un litigio tra le due e che nell’appartamento non ci sono segni di effrazione. Poi, in mattinata, la pista indiana e nel pomeriggio la svolta.
SOLE E SENZA SOLDI – Le vittime non erano molto conosciute in zona, dal momento che si erano trasferite in quell’appartamento da qualche mese dopo averne girati altri sempre alla ricerca di un affitto basso. Sembra, inoltre, che la 55enne non potesse contare sul sostegno dell’ex marito trasferitosi all’estero dopo la separazione.
http://qn.quotidiano.net/cronaca/2013/04/07/869928-donne-uccise-cisterna-latina-indagini.shtml
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Latina,madre e figlia uccise: arrestato ex marito
L’uomo, 37enne indiano, ha confessato. Le donne trovate morte in casa in un lago di sangue
18:42 – Svolta nel duplice omicidio di Francesca Di Grazia e Martina Incocciati, di 56 e 19 anni: i carabinieri hanno arrestato l’ex marito della 56enne, un 37enne indiano, che ha confessato. Le due donne, madre e figlia, sono state trovate senza vita ieri sera in un’abitazione di Borgo Flora, nel territorio di Cisterna (Latina). I corpi presentavano ferite da arma da taglio. Una era in cucina, l’altra in camera da letto. Entrambe erano in un lago di sangue.
Il 37enne e Francesca Di Grazia si erano sposati in India. Da qualche tempo però non vivevano più insieme. L’uomo, che svolgeva lavori saltuari come manovale, ha raccontato che la donna gli faceva continue richieste di denaro. Proprio ieri l’ultima violenta lite durante la quale l’indiano, in preda a un raptus, ha afferrato un coltello e colpito in cucina la donna uccidendola con un fendente alla gola.
Poi è andato in camera da letto dove la figlia della donna si era rifugiata. L’ha afferrata trascinandola giù dal letto e poi l’ha violentemente colpita con la stessa arma. Poco dopo è fuggito. L’arma è stata ritrovata dai carabinieri in un canale poco lontano dall’appartamento di Piazzale dei Bonificatori.
Un delitto efferato – Le due donne, come riferirto dal colonnello Giovanni De Chiara, sono state sgozzate. Gli investigatori hanno inoltre precisato che la porta d’ingresso dell’appartamento era chiusa, ma non a chiave. Fonti investigative hanno chiarito che il corpo della 19enne presentava diversi fendenti in varie zone del corpo e una ferita profonda, con ogni probabilità il colpo mortale, alla gola.
Una parente ha dato l’allarme – L’allarme è scattato alle 21 con la telefonata di una parente ai carabinieri. La donna aveva ripetutamente suonato al citofono dell’abitazione senza avere risposta. Quando i carabinieri del comando provinciale di Latina, diretti dal colonnello Giovanni De Chiara, sono entrati in casa, hanno trovato il corpo della figlia in cucina, quello della mamma in camera da letto.
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lazio/articoli/1089422/latina-uccise-madre-e-figlia-un-arresto.shtml
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Latina, madre e figlia uccise in casa
Confessa un uomo indiano, arrestato
La terribile scoperta a Borgo Flora dopo l’allarme di una parente che non riusciva a contattarle. Avevano 56 e 19 anni. I vicini hanno sentito una lite tra le due e nell’appartamento non ci sono segni di effrazione
LATINA – Ha confessato il 35enne indiano, sospettato del duplice omicido di Latina. I corpi di due donne, madre e figlia, sono stati trovati ieri sera in un’abitazione di Borgo Flora, nel territorio di Cisterna di Latina. I cadaveri avevano ferite da arma da taglio. L’allarme è stato lanciato poco dopo le 21 da una parente che non riusciva a mettersi in contatto con loro. Secondo i carabinieri si è trattato di omicidio, un delitto – hanno spiegato – spiegato, particolarmente efferato: le donne sono state uccise con numerose coltellate. L’uomo sarebbe stato vittima di un raptus in seguito ad una lite con la donna più anziana per questioni di denaro. Poi si sarebbe dato alla fuga e nel corso della nottata i militari del comando provinciale di Latina lo avrebbero raggiunto controllando i tabulati telefonici dei cellulari delle donne. Il sospettato è stato poi arrestato.
Delle due uccise la madre, Francesca Di Grazia, aveva 56 anni e faceva la cartomante. La figlia, Martina Incocciati, era 19enne. Quando gli uomini del Comando provinciale di Latina, diretti dallo stesso colonnello De Chiara, sono entrati in casa hanno ritrovato il corpo della giovane in cucina, quello della mamma in camera da letto. La prima donna aveva ferite profonde d’arma da taglio in diverse parti del corpo, l’altra è stata trovata stesa sul pavimento supina.
I carabinieri hanno ascoltato alcuni condomini del palazzo di via dei Bonificatori che hanno riferito di aver sentito oggi diverse urla provenire dall’appartamento. In casa non c’erano segni di effrazione.
Le donne vivevano di lavori saltuari e avevano preso in affitto da alcuni mesi l’appartamento al primo piano di piazzale dei Bonificatori. La madre era separata dal marito, che sembra viva all’estero per lavoro.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/04/06/news/delitto_latina-56101383/
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TRAGEDIA A CISTERNA DI LATINA
Madre e figlia trovate morte in casa
Le ipotesi: omicidio-suicidio o rapina finita male
I due corpi senza vita sono stati trovati in casa, riversi a terra. Due donne, madre e figlia, di 56 e 19 anni, con ferite profonde di arma da taglio. La scoperta è stata fatta poco dopo le 21 di sabato in un appartamento di piazzale dei Bonificatori a Cisterna di Latina. A dare l’allarme una parente, perché madre e figlia non rispondevano alle loro telefonate da diverse ore. Gli investigatori ritengono che possa essersi trattato di un omicidio-suicidio. Ma non è esclusa alcuna ipotesi, come una rapina finita male
MORTE PER LE COLTELLATE – Il corpo di Francesca Di Grazia era in camera da letto, quello della figlia, Martina Incocciati, in cucina. Quest’ultima aveva ferite profonde d’arma da taglio in diverse parti del corpo, l’altra è stata trovata stesa sul pavimento supina. L’arma adoperata dovrebbe comunque essere un coltello che è stato rinvenuto in casa, con cui sono state procurate le ferite mortali. I carabinieri del comando provinciale di Latina, diretti dal colonnello Giovanni De Chiara, intervenuti sul posto, hanno ascoltato alcuni condomini del palazzo di via dei Bonificatori. I vicini hanno riferito di aver sentito diverse urla provenire dall’appartamento dovute ad un litigio tra le due donne. In casa non ci sono segni di effrazione. Proprio sulla base di questi elementi l’ipotesi più plausibile è quella dell’ omicidio-suicidio.
LE INDAGINI – La donna era separata dal marito e nella casa di Borgo Flora vivevano solo lei e la figlia diciannovenne. Nell’abitazione è giunto il magistrato di turno della Procura di Latina, Giuseppe Miliano. Le donne vivevano di lavori saltuari e avevano preso in affitto da alcuni mesi l’appartamento al primo piano di piazzale dei Bonificatori.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_aprile_6/madre-figlia-uccise-latina-coltellate-212523746712.shtml