Fu lui a dare l’allarme della scomparsa
Uccisa e gettata in dirupo all’Argentario, fermato il compagno
La donna aveva 47 anni: dal 16 ottobre se ne erano perse le tracce, finché l’uomo non ne ha segnalato la scomparsa
Per quasi due giorni è stato un corpo senza nome: trovato in un dirupo della strada panoramica dell’Argentario, in avanzato stato di decomposizione, nudo e senza una parte della testa.
Indagato il compagno
Poi è stato non solo possibile dare un’identità a quei resti, ma le indagini hanno consentito di ipotizzare l’omicidio e di trattenere in stato di fermo un italiano che sarebbe il compagno della donna, sentito a lungo dai carabinieri e dal sostituto procuratore Laura D’Amelio. Fu proprio un uomo che si è qualificato come il compagno della donna a chiedere aiuto a ”Chi l’ha visto?” denunciando la scomparsa della donna una decina di giorni fa.
Scomparsa dal 16 ottobre
Di Irina Meynster 47 anni, da oltre dieci anni a Grosseto, si erano perse le tracce dal 16 ottobre quanto proprio lui l’ avrebbe accompagnata alla stazione di Grosseto per prendere un treno diretto a Roma. Da allora di lei nessuna traccia, fino a spingerlo a contattare il programma di Federica Sciarelli per lanciare un appello alla ricerca della donna. Nel suo racconto dell’uomo, che vive nella città toscana, diceva anche di aver ricevuto un sms dal cellulare di Irina che lo avvisava di essere in arrivo nella capitale. Poi, dopo alcuni tentativi di contatto telefonico andati a vuoto, finalmente al cellulare avrebbe risposto un uomo, uno straniero, che avrebbe riferito di aver trovato il cellulare di Irina in una borsa abbandonata alla stazione Ostiense di Roma. Le ricerche sono proseguite fino a venerdì, quando il cadavere è stato identificato.
Il delitto a Punta Ciana
La donna sarebbe stata strangolata e poi gettata nel dirupo, una zona della strada Panoramica in località Punta Ciana, sul versante di Porto Ercole: una zona isolata, specie nel periodo autunnale quando ormai è finita la stagione turistica. Senza vestiti era appoggiato a una pianta. A trovarlo sono stati alcuni cacciatori che hanno dato subito l’allarme.
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Grosseto, uccide la compagna e la butta in dirupo. Prima la cerca in tv, poi confessa
Secondo i carabinieri, Sergio Bertini, tecnico informatico incensurato, ha strangolato la donna di 47 anni e ha cercato di depistare le indagini denunciando la sua scomparsa anche a ‘Chi l’ha visto?’. Intanto, un altro femminicidio è stato compiuto a Cerveteri, vicino a Roma, dove un romeno di 34 anni ha ucciso la moglie a coltellate
Si era rivolto persino alla trasmissione tv ‘Chi l’ha visto?‘ chiedendo aiuto per rintracciare la sua convivente scomparsa. Ora però proprio contro di lui ci sono accuse gravi, omicidio volontario e occultamento di cadavere. La confessione arriva nel corso dell’interrogatorio di garanzia in carcere: Sergio Bertini, 47 anni, tecnico informatico fermato dopo il ritrovamento del corpo della donna, Irina Meynster, in un dirupo di Punta Ciana, una delle zone più impervie di Porto Ercole all’Argentario, ha ammesso di aver ucciso la compagna russa, anche lei di 47 anni.
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri di Grosseto, Bertini l’ha strangolata nella casa dove vivevano insieme, ora posta sotto sequestro, poi, dopo aver verosimilmente caricato il corpo nel portabagagli della sua auto ha raggiunto l’Argentario dove ha gettato il cadavere nel dirupo. La scomparsa di Irina, badante russa, era stata denunciata dal compagno il 16 ottobre. La morte della donna risale presumibilmente al 13 ottobre. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, è stato poi rinvenuto da alcuni cacciatori il 24 ottobre. La vittima è stata identificata grazie alle impronte digitali.
Bertini ha aspettato tre giorni per denunciare la scomparsa della compagna russa anche perché, secondo l’ipotesi dei carabinieri, ha cercato di depistare le indagini. Dai primi accertamenti emerge perfino che l’uomo avrebbe inviato sms e fatto ripetute telefonate al cellulare della donna, rintracciate nei tabulati telefonici. Bertini aveva raccontato di averla accompagnata alla stazione ferroviaria di Grosseto per un viaggio a Roma, ma i carabinieri non hanno trovato alcun riscontro. Invece, altri riscontri fanno ipotizzare agli investigatori che Bertini si è recato a Roma per ‘abbandonare’ alla stazione Ostiense parte del bagaglio della donna.
E’ possibile che Irina sia stata uccisa a seguito di una lite maturata in un rapporto che, secondo racconti fatti ai carabinieri da amiche italiane e russe della vittima, negli ultimi tempi si stava deteriorando. Secondo le indagini, tuttora in corso, Bertini era gelosissimo della compagna. L’uomo ha alle spalle un matrimonio finito da un paio di anni ed è padre di una bambina piccola, subito affidata alla madre.
Intanto, un altro femminicidio è stato compiuto a Cerveteri, vicino Roma dove un romeno di 34 anni ha ucciso la moglie a coltellate e poi ha chiamato i carabinieri. Il corpo della donna è stato trovato fuori dalla roulotte, in aperta campagna, dove la coppia viveva con un figlio di 5 anni, che non avrebbe assistito al delitto.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/28/grosseto-uccide-compagna-russa-e-butta-nel-dirupo-ha-confessato/759232/