Omicidio-suicidio in famiglia
nel Potentino: quattro morti
Un uomo ha ucciso moglie e due figli e poi si è tolto la vita. Prima si spararsi avrebbe chiamato le sorelle in Toscana: «Ho ammazzato tutti, ora mi ammazzo io»
Quattro persone sono morte a San Fele (Potenza) in seguito a un omicidio-suicidio in famiglia. Un uomo ha ucciso la moglie e i suoi due figli e poi si è tolto la vita. Sul movente indagano i carabinieri, giunti sul posto dalle prime luci dell’alba. Il fatto è avvenuto sabato mattina nell’abitazione di famiglia, in località Difesa, alla periferia del paese. L’uomo, Vito Tronnolone aveva 65 anni, ha ucciso moglie e figli con una pistola che è stata trovata dai militari. La moglie aveva 57 anni. I figli, uno dei quali disabile, avevano 32 e 27 anni. Nella casa i carabinieri del reparto scientifico dell’Arma stanno effettuando i rilievi. Sul posto anche il pm di Potenza, Anna Gloria Piccininni.
La disabilità del figlio
La sofferenza legata alle condizioni di disabilità di uno dei figli sarebbe all’origine del triplice omicidio e del suicidio. Il capo famiglia pare non sopportasse più la sofferenza causatagli dalle condizioni di uno dei figli. L’uomo forse temeva per le sue condizioni di salute: da quanto emerge Tronnolone venerdì sera si è fatto visitare nell’ospedale «San Giovanni di Dio» di Melfi, in provincia di Potenza. Sembra che l’uomo lamentasse di avere problemi di pressione e gli investigatori ipotizzano che l’uomo, preoccupato per la sua salute, temesse di non potere più prendersi cura della famiglia e, in particolare, del figlio disabile. La famiglia Tronnolone viveva in Toscana, a Lastra a Signa (in provincia di Firenze) da oltre trent’anni: erano a San Fele da una ventina di giorni per passare un periodo di vacanza.
La telefonata alle sorelle: «Ho ammazzato tutti»
Dalle prime indagini sembra che l’uomo, prima di spararsi, abbia telefonato alle sorelle a Lastra a Signa dicendo: « Ho ammazzato tutti e ora mi ammazzo io». «Non ho risposto io – spiega una donna raggiunta dall’Ansa al telefono nell’abitazione – io sono la nipote. Siamo talmente sotto choc che chiediamo solo di essere lasciati in pace. Stiamo partendo, andiamo là». Anche il sindaco di San Fele, con la voce rotta dall’emozione dice:«Siamo tutti sconvolti ». Il primo cittadino nella mattinata di sabato è arrivato sul luogo della tragedia e si è fermato a parlare con gli investigatori.
http://www.corriere.it/cronache/14_agosto_09/omicidio-suicidio-famiglia-potentino-4-morti-441387de-1f97-11e4-bae3-3369389f55f4.shtml