Italiano vuole la casa della ex moglie e le spacca la testa

Stalking e violenze, donna aggredita dall’ex marito

Lamezia Terme – «Ho paura, non posso uscire da casa se non scortata dal mio figlio più grande, altrimenti mio marito e la sua amante mi picchiano». G. V. è una quarantenne ossessionata dal suo ex marito dal quale si sta separando, G.P.. «Se lui m’incontra sono botte», dice impaurita la signora. Che è stata schiaffeggiata in casa sua lo scorso novembre e minacciata dal marito che è entrato con la forza nell’abitazione terrorizzando anche i due figli minorenni (per tutelarli scriviamo solo le iniziali dei loro genitori). Quel 26 novembre a suon di pugni sulla testa l’ex marito ha riaperto una vecchia ferita alla moglie.

Che era stata malmenata settimane prima da una donna che convive col suo ex marito. L’aggressione era avvenuta nell’ospedale cittadino: l’amante ha aspettato che l’altra donna del marito scendesse con l’ascensore da un reparto dove aveva portato la bambina per una visita medica. Appena le porte dell’ascensore si sono aperte s’è scatenato un putiferio. L’amante ha scaraventato a terra la moglie del suo convivente e l’ha colpita ripetutamente alla testa causandole un taglio. A soccorrerla sono arrivati subito medici e infermieri che in ambulatorio le hanno dovuto ricucire la ferita profonda con otto punti.

«La mia vita è diventata un inferno», racconta la donna alla Gazzetta del Sud, «e lo sarà finchè ci sono quei due in libera circolazione». Intanto la magistratura s’è mossa dopo le ripetute denunce della donna continuamente minacciata. E lo scorso gennaio il giudice per le indagini preliminari Carlo Fontanazza ha firmato un’ordinanza di misura cautelare: l’ex marito deve tenersi a una distanza di almeno 50 metri dalla donna con cui ha condiviso la stessa casa per qualche anno. La prima aggressione verso la signora G. V. risale a un paio d’anni fa, quando in Via Perugini l’amante del marito ha preso a calci la sua macchina e poi è salita sul cofano ed ha fatto uno strip tease mostrando i suoi seni rifatti.

«Questo faccio con tuo marito…», diceva l’avvenente ragazza alla moglie rimasta sola con i suoi due figli. «Secondo la magistratura il mio ex marito dovrebbe darmi 700 euro al mese di alimenti per il mio mantenimento e quello dei suoi due figli, ma io non ho visto una lira da lui», racconta G. V.. Che aveva trovato anche un lavoro per poter sostenere la sua famiglia ma, spiega, «m’hanno licenziata appena hanno saputo che c’erano grossi casini col mio ex». Nei confronti del signor G. P. ci sono diversi processi per reati commessi contro l’ex moglie. Ma nel prossimo maggio ce ne sarà anche uno per stalking, violenza privata, minacce, lesioni personali e violazione di domicilio.

A difendere la parte offesa è l’avvocato Antonio Larussa. Ancora oggi, dopo tutte queste vicende di violenza, per l’ex marito manesco aiutato dall’amante non c’è stata nessuna condanna. Spiega la donna terrorizzata: «Lui da me vuole la casa, ma anche l’affidamento dei due figli che però vogliono restare con me, non riuscirebbero a convivere con un padre così violento». E tante mattina G.V. è costretta ad andare al supermercato con la sua guardia del corpo personale: il figlio ventenne. Che però per una volta ha preso botte anche lui.

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