Italiani, uno stalking contro l’ex moglie, uno contro la collega d’ufficio

Palermo, denunciati due casi di stalking

Due i casi di stalking denunciati nel capoluogo siciliano.Due casi diversi che aggiornano però il profilo dello stalker tipico, conferendo alla figura connotati sempre più marcatamente violenti e persecutori.Il provvedimento di custodia cautelare domiciliare emesso dal G.I.P. Maria Pino, è scattato nei confronti di un uomo di 44 anni.L’uomo, dedito all’alcool e al gioco d’azzardo, secondo quanto riferiscono le fonti di polizia, si sarebbe reso responsabile di una lunga serie di minacce, intimidazioni e molestie nei confronti della ex moglie e dei tre figli.La condotta violenta dell’uomo sembra avere avuto inizio sin dal periodo in cui i coniugi convivevano sotto lo stesso tetto ed è proseguita, acuendosi, quando la donna ha abbandonato la casa coniugale assieme ai figli, decidendo di avviare le pratiche di separazione.

La vittima però ha continuato ha subire le violenze in silenzio per paura che l’ex coniuge potesse nuocere alla sua incolumità e a quella dei suoi figli. La donna veniva anche seguita lungo i suoi tragitti e perseguitata con telefonate ed sms minatori giunti dal cellulare dell’ex coniuge.Sebbene le violenze inferte dal marito sono continuate, la donna non lo ha denunciato subito, illudendosi che questi potesse cambiare atteggiamento.Anche i vicini di casa della vittima erano a conoscenza delle violenze che la donna subiva e le loro dichiarazioni e testimonianze sono risultate fondamentali per i riscontri della polizia.Tutti i testimoni ascoltati dagli agenti infatti hanno raccontato dei frequenti blitz effettuati dallo stalker nell’abitazione della vittima e delle violenze esercitate dall’uomo sulla donna e, senza alcuno scrupolo, sui piccoli figli costretti ad assistere inermi alle violenze paterne.L’uomo è stato così raggiunto dal provvedimento cautelare domiciliare che gli è stato notificato, ieri pomeriggio, dagli agenti della Squadra Mobile.

L’altro caso di stalking denunciato invece, non nasce in ambiente domestico, ma in quello lavorativo.Si tratta infatti della condotta morbosa e persecutoria perpetrata da un impiegato della pubblica amministrazione nei confronti di una collega.I due, palermitani ma impiegati di un ente pubblico con sede in provincia, hanno fatto conoscenza sui vagoni di un treno che, giornalmente, li trasferiva nel grosso centro del palermitano.L’amicizia tra i due pendolari è però divenuta per l’uomo un’ossessione.Il numero di telefono, l’indirizzo mail ed il profilo facebook della donna, sono diventati i bersagli principali sui quali riversare false aspettative d’amore.

L’uomo infatti inviava alla vittima decine di messaggi anche nel giro di poche ore.La vittima ha ritenuto di denunciare il collega quando persino l’anziana madre è stata coinvolta nel compulsivo “corteggiamento” dell’uomo che era sicuro di convincere la collega a intraprendere una relazione con lui attraverso una serie continua di telefonate fatte anche all’anziana madre di lei.La donna si è così presentata negli uffici della Squadra Mobile per denunciare il comportamento ossessivo dell’uomo che è stato così formalmente “ammonito” dal Questore di Palermo a non reiterare la sua condotta persecutoria, pena una procedibilità nei suoi confronti per la via penale. Un’eventuale responsabilità penale, in questo caso, sarebbe considerata aggravata, perché riconducibile ad individuo già formalmente ammonito.Quest’anno i provvedimenti di ammonimento emessi dal Questore di Palermo per i casi di stalking sono dodici mentre altri cinque sono in fase di istruttoria.

http://www.siciliatoday.net/quotidiano/news/Per-milena_22374.shtml 

Questa voce è stata pubblicata in Minacce, Stalking, Violenza maschile. Contrassegna il permalink.