Italiano, indagato per l’omicidio della moglie

Aggiornamento: la perizia del Ris stabilisce che la donna NON è stata uccisa ma ha avuto un incidente.

Incidente stradale di 10 mesi famarito indagato per omicidio?Argia Lazzari, 42 anni, cuoca del ristorante Le botteghe, precipitò in una scarpata con la sua auto. Ora la Procura sta indagando il suo compagno, il veterinario Federico PedroniIncidente stradale di 10 mesi fa marito indagato per omicidio?

Argia Lazzari, 42 anni, cuoca , morta 10 mesi faTrenta settembre 2009 auto nella scarpata a Manzano, frazioncina dell’appennino Parmense. Vittima nella Peugeot familiare è Argia Lazzari, 42 anni, assai conosciuta come cuoca al ristorante Le Botteghe verso Castelguelfo sulla via Emilia.Tutto sembra chiaro: un incredibile incidente stradale, come tanti. Dieci mesi dopo però la Procura sta indagando per omicidio il marito della ,il veterinario Federico Pedroni. Ne dà notizia la Gazzetta di Parma. Il sospetto dei magistrati è che l’uomo abbia simulato l’incidente. Lui era alla guida ma con ogni probabilità la moglie era già morta, era stata uccisa prima. Stando agli esami fatti in questi mesi la ferita al capo della donna non sarebbe compatibile con la dinamica del sinistro.

L’uomo era indiziato di omicidio colposo a seguito dell’incidente stradale ma i dubbi degli inquirenti sono sorti subito dopo la consegna della relazione dei carabinieri che avevano eseguito i rilievi sul luogo dello schianto. L’auto, una Peugeot familiare guidata da Pedroni, era finita in un burrone e apparentemente per puro miracolo l’uomo si era salvato. Dopo aver sfiorato un palo in cemento armato, la vettura aveva concluso la sua corsa contro un terrapieno.Quando arrivarono i soccorsi la donna era già morta, mentre Pedroni, ferito non gravemente, aveva da poco ripreso conoscenza, secondo quanto lui stesso aveva raccontato subito dopo. Non era stato lui infatti a chiamare il 118 ma un passante che aveva visto l’auto fuori strada. Il pm ha deciso di affidare ad un esperto la consulenza tecnica sulla ricostruzione dell’ incidente, e sono state proprio le conclusioni della relazione a far scattare i primi sospetti negli inquirenti.

L’esperto avrebbe evidenziato alcune anomalie che, incrociate con i risultati dell’autopsia, potrebbero far dubitare di quell’ incidente insinuando i sospetti che sia stato costruito ad arte.In particolare, la grave lesione al capo riportata da Argia Lazzari potrebbe non essere compatibile con le lesioni riportate nello scontro. “Occorre procedere con cautela – ha spiegato il Procuratore della Repubblica, Gerardo Laguardia – l’informazione di garanzia era un atto dovuto”Il procuratore Laguardia minimizza l’informazione di garanzia al Pedroni è un atto dovuto. Dubbi, ipotesi, si attendono certezze da ulteriori esami del Ris.

http://parma.repubblica.it/cronaca/2010/07/30/news/incidente_stradale_di_10_mesi_fa_marito_indagato_per_omicidio_-5944017/

Argia Lazzari non è stata uccisa
la perizia del Ris scagiona il marito
Federico Pedroni, veterinario dell’Ausl, era indagato per omicidio volontario: secondo le ipotesi aveva inscenato un incidente stradale a Manzano per coprire il delitto della moglie. Oggi quell’indagine si avvia verso l’archiviazione. I rilievi del Ris nell’abitazione dei coniugi e nell’auto smontano la teoria dell’omicidio

L’accusa era pesantissima: omicidio volontario. Vittima la moglie, assassino il marito. Dopo il delitto, l’uomo avrebbe caricato il corpo della donna sull’auto di famiglia e avrebbe simulato un incidente lanciandosi giù per una scarpata.

Oggi cadono quelle accuse contro Federico Pedroni, il 40enne veterinario dell’Ausl di Parma sospettato di aver inscenato l’incidente del 30 settembre 2009 in cui morì la moglie Argia Lazzari, cuoca 42enne di Quinzano di Sotto, frazione di Langhirano. La perizia del Ris sull’abitazione dei coniugi e sulla Peugeot uscita di strada a Manzano fa escludere l’ipotesi omicidiaria: tutti gli elementi portano a ritenere che si sia trattato davvero di un tragico incidente.

L’indagine venne avviata mesi dopo il sinistro, per sospetti legati soprattutto a una macchia di sangue sul finestrino dell’auto che poteva non essere compatibile con la dinamica dell’accaduto. Il veterinario, già indagato per omicidio colposo, ricevette lo scorso luglio l’avviso di garanzia per omicidio volontario. Alla guida della Peugeout station wagon quella mattina c’è Federico Pedroni, al suo fianco la moglie.

Viaggiano sulla strada provinciale che porta a Langhirano. All’altezza del cimitero di Manzano, la macchina sbanda, esce di strada, per miracolo schiva un palo di cemento ma finisce in un terrapieno, per terminare la sua corsa contro la cancellata del camposanto.

I due coniugi vengono ritrovati da un passante, che dà l’allarme, tre ore dopo. La donna è morta, l’uomo è gravemente ferito ma non i pericolo di vita. Anche quel “buco” di ore ha alimentato i sospetti. Argia, inoltre, non aveva le scarpe ai piedi. L’ipotesi più probabile, ora che i rilievi scientifici sembrano smontare quella del giallo, è che il marito stesse correndo a forte velocità per portare all’ospedale la moglie che aveva accusato un malore.

L’indagine non sarebbe ancora stata archiviata perché si attendono i risultati della perizia medico-legale disposti sul corpo della vittima, ma fonti giudiziare confermano che, con ogni probabilità, non si procederà contro il marito.

http://parma.repubblica.it/cronaca/2011/04/08/news/argia_lazzari_non_stata_uccisa_la_perizia_del_ris_scagiona_il_marito-14677626/

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