Uomo, accusato di tentata violenza nei confronti di una bambina di 8 anni

CRONACA08/08/2010 – ARRESTATO DALLA SQUADRA MOBILEIncastrato dalla polizia da un filmatomentre cerca di stuprare una bimbaLa polizia ha piazzato una videocamera in casa dello stupratoreIl maniaco era un amico della mamma della piccola, 8 anni, che aveva detto tutto ad un’educatrice

TORINOHa abusato di una bimba disabile di 8 anni. Due volte. In un’occasione, la mamma era nella stanza accanto: fumava una sigaretta, non si è accorta di nulla. Il secondo episodio è addirittura su dvd, filmato da una microcamera piazzata dagli agenti della 3ª sezione della Squadra Mobile, coordinati dal pm Andrea Calice. Nessuna possibilità di negare per Vincenzo, 49 anni, che in pochi istanti si è ritrovato con la faccia sul pavimento e le manette ai polsi, nell’alloggio del centro dove aveva appena costretto la piccola a un rapporto orale.Un’indagine-lampo, gli investigatori hanno arrestato il maniaco con una trappola organizzata in soli due giorni. A svelare gli abusi è stata proprio la piccola Francesca, confidando il «segreto tra me, Vincenzo e la mamma» alla specialista che la cura per i suoi problemi psicomotori. La bimba raccontava di baci e toccamenti (fatti e subìti) nelle parti intime con quell’uomo, che aveva una relazione con la madre.

La piccola credeva fosse un gioco. Gli inquirenti hanno messo sotto controllo i telefoni di casa e cellulare della madre Angela, 30 anni, anche lei con qualche lieve problema psichico. In una conversazione con Vincenzo, è proprio Francesca a fare riferimenti molto espliciti alle molestie subite nel primo incontro. In poche ore, gli agenti hanno individuato Vincenzo, incensurato, ex impiegato in un negozio del centro, disoccupato da due anni.Gli investigatori hanno piazzato microfoni e microcamere nel suo alloggio, nel centro di Torino. Tutto doveva essere pronto per l’incontro in programma il giorno dopo tra Vincenzo, Angela e la piccola Francesca. Appena arrivati a casa, Vincenzo ha chiesto ad Angela di andare a fare la spesa. Era domenica, il supermercato aperto più vicino era a un quarto d’ora di strada. In questo modo, il maniaco si era garantito 40-45 minuti di intimità con la piccola.

Ha chiesto alla piccola di spogliarsi e ha lui fatto lo stesso. Gli investigatori sono intervenuti subito. Hanno tempestato di pugni la porta per indurre Vincenzo ad aprire. Lui è stato colto di sorpresa, è riuscito a infilarsi i pantaloni (senza slip) e nemmeno le scarpe. Prima ancora di capire che cosa fosse accaduto, si è ritrovato in manette. Gli agenti hanno anche sequestrato due computer oltre a decine di videocassette e dvd, pieni di immagini porno e pedopornografiche.«Ci siamo conosciuti un anno fa» ha detto Angela agli agenti, negli uffici della Squadra Mobile. Era stato un amico comune a farli incontrare. «Una donna facile» ha confidato Vincenzo all’avvocato Walter Campini, che anticipa: «Chiederò una perizia psichiatrica per il mio cliente». La validità dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Anna Ricci è stata confermata dal Tribunale del riesame, che ha definito «sconcertante» la personalità di Vincenzo: in un memoriale fatto arrivare al pm, ha sostenuto di aver agito «senza malizia» con Francesca. Lui stesso, aveva subìto abusi nei primi 18 anni della sua vita, trascorsi tra orfanotrofi e collegi. Da vittima, si è trasformato in carnefice.

http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/294262/ 

Questa voce è stata pubblicata in Pedofilia, Violenza maschile. Contrassegna il permalink.