Devasta la casa alla ex-moglie
Geloso, le distrugge anche l’auto: il giudice gli vieta d’avvicinarsi a lei
Devasta la casa alla ex-moglie
Non potrà più avvicinarsi all’ex moglie, né farsi trovare nei pressi della sua abitazione o del luogo dove la donna lavora. La misura cautelare è scattata nei confronti di un uomo originario del foggiano, ma residente da tempo in città, che dopo la separazione ha preso a perseguitare l’ex compagna da cui, in ventidue anni di matrimonio, aveva avuto tre figli.
Il provvedimento a carico dell’uomo, un 44enne originario di Foggia ma da anni residente in città, è stato adottato dal gip del tribunale su richiesta del pm. E’ il penultimo comma della legge sullo stalking che al successivo prevede l’arresto e il carcere. Se l’ex marito dovesse infrangere il provvedimento, per lui scatteranno le manette. La vicenda che coinvolge la coppia ha avuto inizio nel giugno scorso. Ventitré anni di matrimonio e tre figli, non erano bastati ai due – la donna ha 41 anni – per continuare a vivere insieme. Era stata lei ai primi di marzo a cercare di convincere il marito a separarsi. «Tra noi non c’è più niente, né amore, ne affetto», gli aveva detto e poi di fatto lo aveva messo alla porta e presentato le carte in tribunale per la separazione.
L’uomo non voleva credere a quanto gli capitava, anche se aveva il sospetto che l’ormai ex moglie avesse da tempo una relazione extraconiugale. Sospetto che si era concretizzato giusto ai primi di giugno quando l’ha vista in compagnia di un altro uomo. Rabbia e rivalsa nei confronti della sua ex, sono montati tanto da armargli la mano di un grosso martello. Non l’aveva usato fortunatamente contro l’ex consorte però, ma se l’era presa con sua auto.
La donna era andata a fare la spesa alla “Rotonda” parcheggiando la propria Toyota Aigo negli spazi riservati del supermercato. Quando alle 13 era tornata per caricare le sporte, aveva trovato l’utilitaria tutta ammaccata, presa a martellate su cofano, portiere e tetto. La donna non s’era persa d’animo e aveva raggiunto l’ufficio degli addetti alla sicurezza del supermercato e chiamato il 113. La polizia aveva visionato il filmato delle numerose telecamere
sparse nel parcheggio ed aveva identificato l’autore del gesto, l’ex marito.
Nonostante l’auto semidistrutta, ma non nelle parti meccaniche. La donna era poi andata in questura per sporgere denuncia e raccontare come l’ex marito da tre mesi, vale a dire da quando si erano separati, la pedinasse e la perseguitasse spesso con telefonate o messaggi sms. Era così scattata la denuncia, ma solo per danneggiamento, anche perché la donna non aveva voluto infierire oltre considerando che tutto sommato telefonate e sms potevano starci in una situazione di rottura improvvisa della coppia. Ma non sapeva in quel momento quali altre sorprese l’aspettavano.
Rientrata a casa aveva trovato l’appartamento devastato. Tubi dell’acqua della lavatrice tagliati, fili della luce divelta, scarichi otturati, arredi rotti e mensole rovesciate. Lo spettacolo che le si era presentato davanti, l’aveva indotta a chiedere nuovamente l’intervento della polizia e agli agenti della Volante aveva mostrato ciò che restava del suo appartamento, facendo presente che sulla porta non vi erano segni di scasso e che l’ex marito era ancora in possesso delle chiavi dell’appartamento. A quel punto per l’ex marito era scattata la denuncia per stalking.
Quando la polizia lo ha convocato in questura per notificargliela, non ha negato nulla e ad un agente che gli chiedeva perché avesse combinato quel finimondo, aveva spiegato: «Quella donna ha distrutto una famiglia, mi ha preso in giro per anni, chissà quante volte mi ha fatto cornuto e poi mi ha messo alla porta. Che cosa avreste fatto voi?». Giustificazione non sufficiente per il magistrato che dopo aver condotto una serie di accertamenti, ha fatto emettere dal gip la misura interdittiva per stalking a carico dell’ex turbolento marito.
http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2010/09/12/news/devasta-la-casa-alla-ex-moglie-2348369