IL CASO
Brescia, uccide la figlioletta e il cane
col suo fucile da caccia e poi si suicida
Il ritrovamento dei corpi a Lonato: la bambina aveva tre anni. C’era anche la carcassa di un cane
I cadaveri di un uomo e di una bambina di tre anni, padre e figlia, sono stati trovati stamani a Lonato (Brescia). Accanto ai due cadaveri c’era anche la carcassa di un cane. Delle indagini si stanno occupando i carabinieri della compagnia di Desenzano (Brescia), che propendono per l’ipotesi di omicidio-suicidio: l’uomo, 42 anni, avrebbe ucciso la piccola con un fucile da caccia per poi suicidarsi.
L’uomo domenica sera avrebbe dovuto riportare a Ome (Brescia) la bimba avuta da un’ex compagna. Invece la bambina non è stata riportata e la madre ha dato l’allarme. Verso le 21 a Lonato, nella frazione Esenta, un agricoltore ha sentito alcuni colpi di fucile. Stamani l’uomo ha trovato, uno vicino all’ altro, il corpo dell’uomo e della bambina e la carcassa di un cane. L’uomo viveva in un comune poco lontano da dove risiede la sua ex compagna. Il movente del gesto sarebbe stato originato dalla decisione di non separarsi dalla bambina.
http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/09/20/news/trovati_i_cadaveri_di_padre_e_figlioletta_ipotesi_omicidio-suicidio_nel_bresciano-7248784/?ref=HREC1-3
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L’UOMO HA UCCISO ANCHE IL CANE, TROVATO CADAVERE AL FIANCO DEGLI ALTRI DUE CORPI
Spara alla figlia di 3 anni poi si uccide
La bimba era stata affidata all’ex moglie
I loro corpi sono stati trovati nelle campagne di Lonato. I carabinieri cercano conferme sul movente
BRESCIA – I cadaveri di un uomo e di una bambina di tre anni, probabilmente padre e figlia, sono stati trovati stamani a Lonato (Brescia). Accanto ai due cadaveri c’era anche la carcassa di un cane. Dalle indagini si stanno occupando i carabinieri della compagnia di Desenzano (Brescia). Dalle prime informazioni, potrebbe trattarsi di un caso di omicidio-suicidio: l’uomo avrebbe sparato alla figlia con un fucile e poi, rivolgendo l’arma contro se stesso, si sarebbe tolto la vita. A scatenare il gesto, il movente non trova al momento conferma ufficiale, sarebbe stato l’affidamento della bambina: il 42enne doveva riaccompagnare la figlia dall’ex compagna.
http://www.corriere.it/cronache/10_settembre_20/lonato-padre-figlia-cadavere-omicidio-suicidio_477c90fe-c4a2-11df-be0b-00144f02aabe.shtml
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IL CASO
Brescia, uccide la figlioletta e il cane
col suo fucile da caccia e poi si suicida
Il ritrovamento dei corpi a Lonato: la bambina aveva tre anni. C’era anche la carcassa di un cane
A pochi giorni dalla sentenza che gli consentiva di tenere la bambina solo nel fine settimana, ha sparato alla figlia e poi si è suicidato. Alberto Fogari, 44 anni, prima di rivolgere il fucile automatico calibro 12 da caccia verso di sé ha sparato anche al suo cane da caccia. I corpi dell’uomo e della figlioletta di tre anni sono stati trovati intorno alle 9 nelle campagne di Lonato, nel Bresciano.
Il luogo della tragedia
Fogari lavorava come commesso in un supermercato, ma a giorni avrebbe aperto un asilo nido. “Amava moltissimo i bambini”, spiega Cristina, la compagna che con lui avrebbe condiviso anche quest’esperienza professionale. E poi aggiunge, parlando dell’accaduto: “Nessuno l’ha mai aiutato: giudici, assistenti sociali, psicologi”. Parole forti che confermano come Alberto stesse vivendo con tensione la situazione che, in seguito alla separazione, si era venuta a creare riguardo la bambina.
Nell’ultimo pomeriggio della sua vita, Fogari è stato con la compagna e la bambina nella sua casa di Brione, in Valtrompia. Poi è uscito “per andare a fare un giro”, aveva detto. In auto, con lui, la piccola Nicole e il cane Chicco. L’auto ha raggiunto Lonato, comune del Garda bresciano, e imboccato via delle Cocche. Una zona in aperta campagna dove probabilmente era stato a caccia in passato. Erano circa le 20,45 quando nella cascina Botteghino sono stati sentiti tre colpi. Prima due, quelli che hanno ucciso la bambina e il cane. Poi, prima dell’ultimo sparo, è passato qualche minuto, secondo i testimoni. Forse mezz’ora, secondo quanto emerge dagli accertamenti di medicina legale. In quei minuti Alberto con ogni probabilità ha scritto un biglietto su cui ha lasciato poche righe assicurando i parenti: “Vi proteggerò dall’alto”. Poi ha aggiunto le scuse ai genitori. Ha quindi appoggiato il foglio sul cruscotto ed è sceso. L’arma, rivolta al capo, ha sparato nuovamente.
“Ho pensato ai bracconieri”, ha raccontato Mauro Gallina, l’agricoltore di 48 anni che ha sentito i colpi dalla propria cascina, distante circa 100 metri dal campo di grano appena raccolto in cui si trovavano i corpi. “Ho avuto paura, perché in passato da queste parti si è vista gente girare con le pistole”. Poi, in mattinata, da lontano, ha visto i corpi e pensato a degli zingari addormentati. Si è avvicinato. “Mi sono trovato davanti alla bambina, indossava una tutina beige ed era stata colpita alle spalle. Poi c’era l’uomo con il cranio spappolato da un lato e il cane vicino a lui”. Nelle ore successive sono arrivati i carabinieri, il medico legale. La madre della bambina ed ex compagna di Alberto Fogari, che proprio nelle scorse settimane si è sposata, ha avuto un malore quando ha saputo della tragedia.
http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/09/20/news/trovati_i_cadaveri_di_padre_e_figlioletta_ipotesi_omicidio-suicidio_nel_bresciano-7248784/?ref=HREC2-2
il mondo fa paura….
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