Ragazza straniera si suicida: senza lavoro, temeva di essere rimpatriata e di sposare uno sconosciuto

Temeva il rimpatrio, indiana 25enne suicida

ven 24 settembre 2010

SCANDOLARA RIPA D’OGLIO – Si è cosparsa di benzina e poi si è data fuoco, per la 25enne indiana non c’è stato nulla da fare: è morta in modo atroce.

Rupika, con questo nome la conoscevano i vicini, si è uccisa, pare, perchè senza lavoro e temeva di essere rimpatriata. Sul suicidio non sembrano esserci dubbi, ma gli inquirenti indagano a 360 gradi, anche perchè la 25enne sembra vivesse da sola, una circostanza inusuale per la comunità indiana. La tragedia si è consumata giovedì sera dopo le 22 in via 11 settembre al numero 4, in una bella palazzina di una strada tranquilla. I vicini di casa di Rubica hanno capito che qualcosa non andava perchè il loro cane ha iniziato a latrare in modo insistente. E’ scattato l’allarme. Si pensava a qualche ladruncolo, o a qualche estraneo che girovagava per la strada, ma i vicini hanno notato del fumo uscire dalla casa di fianco. Sono intervenuti subito e nello stesso tempo hanno avvisato i vigili del fuoco. Sono entrati in casa è hanno visto l’orribile spettacolo: la giovane donna era avvolta dalle fiamme. I soccorsi sono arrivati in pochi minuti, sono intervenuti i vigili del fuoco di Cremona e i carabinieri di Robecco d’Oglio.

Le indagini. Dopo la morte della 25enne Rupika Khanna le indagini vanno avanti e il paese è sotto choc. Sulle cause della sua tragica fine non sembrano esserci dubbi: la donna si sarebbe suicidata con la benzina. In casa è stata trovata una tanica vuota. Inoltre la 25enne prima di morire ha mandato un sms a un amico connazionale che aveva i toni dell’addio. Venerdì pomeriggio nella casa di via 11 settembre gli inquirenti hanno fatto un sopralluogo. Sarebbero stati sequestrati il computer e un biglietto aereo per l’India e, secondo quanto trapela, la donna sarebbe dovuta partire proprio ieri. Circostanza questa che se confermata aprirebbe nuovi scenari sulla causa del suicidio.
Se sul suicidio infatti non ci sarebbero dubbi, diverse sono invece le ipotesi sulla causa che ha spinto la 25enne a uccidersi in modo così atroce. Due le piste principali, entrambe legate alla sfera privata della donna.
La prima. Secondo alcune amiche la donna, divorziata e senza figli, che lavorava in un ristorante di Volongo, avrebbe perso l’impiego e dunque temeva il rimpatrio. Rupika infatti aveva un permesso di soggiorno legato al lavoro, in caso di disoccupazione sarebbe dovuta tornare a casa, in India, una circostanza che l’avrebbe, negli ultimi tempi, ossessionata, tanto da portarla al suicidio.
La seconda. Il suo rifiuto a rientrare in patria potrebbe intersecarsi con la seconda causa ipotizzata per il suicidio. La 25enne era divorziata, ma sembra che i genitori le avessero già combinato un altro matrimonio in India e Rupika non ne voleva sapere: si stava costruendo una nuova vita, da gennaio era andata a vivere nella bella palazzina di via 11 settembre, secondo chi la conosceva non aveva nessuna voglia di ritornare in India per sposare uno sconosciuto, la sua vita l’avrebbe vissuta in Italia.

http://www.cremonaonline.it/temeva-il-rimpatrio-indiana-25enne-suicida-1.52421

Questa voce è stata pubblicata in Razzismo, Suicidio donne, Violenza istituzionale. Contrassegna il permalink.