Italiano, già arrestato per il tentato omicidio della convivente, esce dal carcere e la uccide

Donna uccisa a coltellate, fermato il convivente

Una donna di 25 anni, Eliana Femiano, e’ stata uccisa a coltellate ieri sera in un appartamento a Terracina. Per l’omicidio e’ stato fermato il convivente di 24 anni, Luigi Faccetti. L’uomo era da poco uscito dal carcere dove era stato rinchiuso perchè un anno fa aveva già tentato di ucciderla.

Una donna di 25 anni, Eliana Femiano, e’ stata uccisa a coltellate ieri sera in un appartamento a Terracina. Per l’omicidio e’ stato fermato il convivente di 24 anni, Luigi
Faccetti. L’uomo era da poco uscito dal carcere dove era stato rinchiuso perchè un anno fa aveva già tentato di ucciderla.

La donna e’ stata letteralmente massacrata dalle molte coltellate inferte, al culmine di
una lite forse per gelosia. L’uomo, e’ stato rintracciato dai carabinieri in Campania dove si era rifugiato.

Un anno fa, nel napoletano, Luigi Faccetti aveva usato lo stesso modus operandi, che oggi si e’ rivelato fatale, per colpire la fidanzata. L’aveva accoltellata al collo, ferendola con 4 fendenti. Fortunatamente nessun colpo aveva leso l’aorta e la carotide era stata solo sfiorata: dopo un delicato intervento chirurgico la Eliana Femiano era stata dichiarata fuori pericolo di vita.

Le forze dell’ordine, in quell’occasione, avevano appurato che i due erano stati fidanzati per circa un anno e mezzo; la loro relazione era finita otto mesi prima, per volere di Emiliana. Da allora, l’inferno: Faccetti, che non si era arreso alla fine della storia, aveva preso a perseguitare la ragazza, con sms, pedinamenti e liti furibonde.

Dopo alcuni giorni di caccia all’uomo, Faccetti, sentendosi probabilmente in trappola, si era costituito spontaneamente al carcere di Secondigliano, accompagnato dal suo legale

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=147609

22/11/2010 – 12.03
LATINA: UCCIDE A COLTELLATE LA EX, NON ERA LA PRIMA VOLTA CHE CI PROVAVA

(IRIS) – ROMA, 22 NOV – Non era la prima volta che provava ad assassinare la ex fidanzata. Luigi Faccetti aveva già pensato e tentato l’omicidio un anno fa nel napoletano.

Con quattro coltellate alla gola, nessuna delle quali per fortuna aveva però recido l’aorta. Eliana Femiano si era salvata con un’operazione chirurgica, ma purtroppo non è riuscita a sfuggire alla furia omicida dell’ex fidanzato con il quale era stata per un anno e mezzo.

Dopo aver interrotto la storia d’amore, Luigi non si è dato pace ed ha perseguitato la giovane donna, soli 26 anni, con sms e email minacciose. Fino a ieri, quando la donna è stata uccisa a coltellate nella sua abitazione di Latina.

L’uomo, 25 anni, è stato immediatamente rintracciato dalle forze dell’ordine ed è ora agli arresti domiciliari.

http://www.irispress.it/Iris/page.asp?VisImg=S&Art=96735&Cat=1&I=null&IdTipo=0&TitoloBlocco=Esteri&Codi_Cate_Arti=

LATINA, UCCIDE LA EX: “CI
PROVAI UN ANNO FA”

«Avevo già tentato di ammazzarla». Queste le parole di Luigi Faccetti, fermato stamani per l’omicidio della compagna Eliana Femiano, aveva già tentato di ucciderla un anno fa a Napoli. Per questo motivo l’uomo si trovava agli arresti domiciliari. La ragazza, di soli 26 anni, è stata uccisa a coltellate a Terracina, in provincia di Latina. I carabinieri del comando provinciale di Latina hanno rintracciato subito l’ex convivente, il 25enne Luigi Faccetti che aveva già tentato di ucciderla un anno fa. Ad allertare i carabinieri è stata una telefonata anonima. Arrivati all’abitazione della ragazza, le forze dell’Ordine hanno dovuto forzare la serratura, trovando la giovane senza vita riversa in terra. La donna è stata massacrate da varie coltellate, probabilmente al culmine di una lite forse per motivi di gelosia. Luigi Faccetti, al momento, si trova nella caserma dei carabinieri di Villaricca (Napoli) dove gli investigatori stanno valutando la sua posizione. L’uomo è stato fermato da una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Giugliano, coordinati dal capitano Alessandro Andrei, all’alba di oggi mentre vagava lungo le strade del centro storico di Giugliano.

CORPO STRAZIATO Sono decine le coltellate inferte, con un coltello da cucina, a Emiliana Femiano. I colpi non hanno risparmiato neanche il volto. L’omicidio è avvenuto nella notte, in un appartamento di via Capirchio, a pochi passi dal centro storico di Terracina, dove Luigi Faccetti, 24 anni, si trovava agli arresti domiciliari per aver tentato, un anno fa a Napoli, di uccidere Emiliana. Ieri sera i due si sono incontrati nell’appartamento, forse per l’ennesimo chiarimento. Nella notte è nato un violento litigio che ha poi scatenato la furia omicida di Faccetti. Dopo aver colpito a morte la donna, il ragazzo è fuggito raggiungendo il pronto soccorso di Villaricca, nel napoletano, dove si è fatto medicare una ferita alla mano. Poco dopo è scattato l’allarme alle forze dell’ordine della provincia di Napoli. Dopo un lungo interrogatorio l’uomo ha confessato di aver ucciso la ex convivente nel suo appartamento di Terracina. I carabinieri della compagnia hanno quindi raggiunto l’abitazione di via Capirchio, all’interno di un residence, e hanno trovato il corpo martoriato della ragazza. I carabinieri del comando provinciale, per fornire precisazioni dell’operazione, avevano convocato nella tarda mattinata di oggi una conferenza stampa, che dopo un’ora di attesa dei cronisti è stata improvvisamente annullata per volontà del magistrato titolare dell’indagine, Eleonora Tortora, che non ha concesso l’autorizzazione necessaria.

IL PRIMO TENTATIVO Un anno fa, nel napoletano, Luigi Faccetti aveva usato lo stesso modus operandi, che oggi si è rivelato fatale, per colpire la fidanzata. L’aveva accoltellata al collo, ferendola con 4 fendenti. Fortunatamente nessun colpo aveva leso l’aorta e la carotide era stata solo sfiorata: dopo un delicato intervento chirurgico la Eliana Femiano era stata dichiarata fuori pericolo di vita. Le forze dell’ordine, in quell’occasione, avevano appurato che i due erano stati fidanzati per circa un anno e mezzo; la loro relazione era finita otto mesi prima, per volere di Emiliana. Da allora, l’inferno: Faccetti, che non si era arreso alla fine della storia, aveva preso a perseguitare la ragazza, con sms, pedinamenti e liti furibonde. Dopo alcuni giorni di caccia all’uomo, Faccetti, sentendosi probabilmente in trappola, si era costituito spontaneamente al carcere di Secondigliano, accompagnato dal suo legale.

http://www.leggo.it/articolo.php?id=92063&sez=ITALIA

Uccisa a coltellate dall’ex
“Attirata in una trappola”
Eliana Fermiano, 25 anni di Napoli, è stata portata a casa di Luigi Faccetti. Il ragazzo, 24 anni, era agli arresti domiciliari per già provato ad ucciderla un anno fa dopo la fine della loro relazione. La madre della giovane: “Lei era terrorizzata. In questi mesi sono arrivata anche telefonate di minaccia. E’ probabile che qualche amica l’abbia condotta lì”

Uccisa a coltellate dall’ex “Attirata in una trappola” Eliana Femiano

Quando Eliana ha detto che sarebbe rincasata tardi perchè l’avevano invitata in discoteca, la madre non è apparsa affatto preoccupata. La ragazza negli ultimi tempi infatti usciva assai di rado, ancora traumatizzata dalla bruttissima esperienza vissuta il 20 dicembre dello scorso anno quando il suo ex, Luigi Faccetti, non rassegnandosi alla fine della loro storia, l’aveva quasi ridotta in fin di vita con quattordici coltellate.

Quell’appuntamento in discoteca era invece una trappola: Eliana Fermiano, 25 anni, invece di andare a ballare è stata condotta da qualcuno da Napoli a Terracina, nella casa di Luigi Faccetti e qui è stata uccisa, con decine di coltellate inferte con un coltello da cucina. I colpi non hanno risparmiato neanche il volto. L’omicidio è avvenuto nella notte, in un appartamento di via Capirchio, a pochi passi dal centro storico della cittadina dove il ragazzo di 24 anni si trovava agli arresti domiciliari per aver tentato, un anno fa a Napoli, di uccidere Eliana.

I due erano stati fidanzati per circa un anno e mezzo, la loro relazione era finita ma l’uomo non si era rassegnato alla fine della storia e l’aveva perseguitata con sms e pedinamenti. Poi un giorno aveva atteso che uscisse di casa e l’aveva aggredita ferendola con 4 fendenti al collo. Dopo un intervento la ragazza era riuscita a guarire e l’uomo si era dato alla fuga e solo in seguito aveva deciso di costituirsi. Gli era stato notificato un provvedimento di fermo per tentato omicidio. Ad un anno di distanza è tornato ad aggredire.

Ieri sera i due si sono incontrati nell’appartamento, forse per l’ennesimo chiarimento. Nella notte è nato un violento litigio che ha poi scatenato la furia omicida di Faccetti. Dopo aver colpito a morte la donna, il ragazzo è fuggito raggiungendo il pronto soccorso di Villaricca, nel napoletano, dove si è fatto medicare una ferita alla mano. Poco dopo è scattato l’allarme alle forze dell’ordine della provincia di Napoli.

Dopo un lungo interrogatorio l’uomo ha confessato di aver ucciso la ex convivente nel suo appartamento di Terracina. I carabinieri della compagnia hanno quindi raggiunto l’abitazione di via Capirchio, all’interno di un residence, e hanno trovato il corpo martoriato della ragazza.

Che Eliana Femiano, 25 anni, sia stata attirata in un tranello sono convinti i familiari, a cominciare dalla madre, Luisa Falanga: “Si è allontanata da casa verso le dieci di sera, dicendo che sarebbe andata a ballare con alcune amiche. Ero contenta perché da quando fu accoltellata il 20 dicembre scorso non usciva quasi mai. Soprattutto aveva paura di quell’uomo”. Per questo respinge la definizione di “conviventi” che gli organi di informazione hanno dato in mattinata dei due giovani.

“Lei era terrorizzata. In questi mesi sono arrivata anche telefonate di minaccia, ma nessuno immaginava che sarebbe finita così”.”E’ probabile – spiega la donna – che qualche amica, complice di Faccetti, l’abbia convinta a uscire e l’abbia condotta a Terracina. Eliana mi aveva detto di non stare in pensiero perchè sarebbe andata in discoteca e avrebbe lasciato il cellulare in macchina. Ma alle quattro di mattina non era rincasata ancora e allora ho chiamato, ma il telefono squillava a vuoto. Alle otto di stamattina mi hanno telefonato i carabinieri per darmi la notizia della morte”.

Il dolore si accompagna alla rabbia. I familiari ritengono che l’omicidio poteva essere evitato se solo la giustizia fosse stata più rigorosa nei confronti di Faccetti. Dopo aver ferito gravemente Eliana ha trascorso in carcere otto mesi poi in estate un giudice per le indagini preliminare, di turno “feriale”, gli ha concesso gli arresti domiciliari nella casa di Terracina, dove vivono i genitori. Nel frattempo il giovane è stato condannato a 8 anni di reclusione per tentato omicidio al termine di un processo con rito abbreviato, che prevede la riduzione di un terzo della pena. Il gip di Napoli, nel concedere i domiciliari, aveva ritenuto attenuate le esigenze cautelari in considerazione del fatto che l’indagato, che è incensurato, si era costituito e aveva confessato.

“Non chiediamo vendetta, ma denunciamo l’incoscienza dei giudici che hanno rimandato a casa una persona così pericolosa, che aveva già ridotto in fin di vita Eliana”, ha detto lo zio della vittima, Antonio Marauccio. Ma la tragedia, ad avviso dei parenti, chiama in causa anche altre responsabilità: “Nella casa di Terracina – sottolinea la mamma di Eliana – comunque abitavano anche il padre e la madre di quell’uomo. E’ possibile che erano presenti al momento dell’omicidio, come è possibile che potevano soccorrere Eliana e l’hanno lasciata invece morire”.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/11/22/news/omicidio_terracina-9363761/?ref=HREC2-3

UN ANNO FA AVEVA GIÀ TENTATO DI AMMAZZARLA
Pregiudicato ai domiciliari uccide
la convivente a coltellate: arrestato
Terracina: ha massacrato a pugnalate una giovane di 25 anni. Poi è fuggito:preso a Villaricca nel Napoletano

CASERTA – È stata uccisa con inumana ferocia, Eliana Femiano, 25 anni, accoltellata mortalmente in un appartamento di Terracina, città della costa laziale in provincia di Latina. La giovane è stata letteralmente massacrata da numerose pugnalate inferte dal suo convivente Luigi Faccetti, sembra per motivi di gelosia.

AI DOMICILIARI – L’uomo, 24 anni, aveva lasciato solo qualche giorno fa il carcere e scava scontando il resto della pena ai domiciliari, in un appartamento al primo piano di via Capirchio. Al culmine di una lite, originata da motivi di gelosia, Faccetti si è armato di un coltello di cucina e ha pugnalato ripetutamente Eliana. Poi è scappato in Campania. Una fuga durata solo poche ore. Alle prime ore di lunedì i carabinieri lo hanno bloccato a Villaricca, nel Napoletano.

COLTELLATE AL VOLTO – Sono decine le coltellate inferte, con un coltello da cucina, a Eliana I colpi non hanno risparmiato neanche il volto. Domenica sera i due si sono incontrati nell’appartamento, forse per l’ennesimo chiarimento. Nella notte è nato un violento litigio che ha poi scatenato la furia omicida di Faccetti. Dopo aver colpito a morte la donna, il giovane è fuggito raggiungendo il pronto soccorso di Villaricca, nel Napoletano, dove si è fatto medicare una ferita alla mano.

AVEVA GIA’ TENTATO DI UCCIDERLA – Un anno fa, Faccetti aveva usato lo stesso modus operandi, per colpire la fidanzata. L’aveva accoltellata al collo, ferendola con 4 fendenti. Fortunatamente nessun colpo aveva leso l’aorta e la carotide era stata solo sfiorata: dopo un delicato intervento chirurgico la Eliana Femiano era stata dichiarata fuori pericolo di vita.

L’AVVOCATO DELLA FAMIGLIA- «Forse data la gravità dell’episodio sarebbe stato opportuno tenerlo sotto stretto controllo. E il giudice avrebbe dovuto accertare bene i presupposti per la concessione dei domiciliari». Così l’avvocato Elio Palombi, che con l’avvocato Andrea Terenzio assiste i familiari di Eliana. «È un ragazzo all’apparenza normale, ma evidentemente covava qualcosa di patologico nei confronti di Eliana», dice Palombi. I domiciliari furono concessi in considerazione del fatto che Faccetti era incensurato, aveva confessato l’aggressione e si era costituito. Il mese scorso il gup aveva condannato Faccetti a 8 anni di reclusione al termine del processo con rito abbreviato. Anche il penalista, così come i familiari della vittima, tiene a sottolineare che i due giovani non erano affatto conviventi. «Lei era impaurita, aveva terrore di quel ragazzo e non intendeva più vederlo. Occorrerà indagare anche per accertare come sia finita a Terracina, chi l’abbia condotta lì», afferma Palombi.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/22-novembre-2010/pregiudicato-domiciliari-uccide-convivente-coltellate-arrestato–1804219508139.shtml

DONNA UCCISA A TERRACINA:
ALTRI DUE ARRESTATI -FOTO
[Aumenta la dimensione del testo] [Diminuisci la dimensione del testo] [Commenti]
Emiliana Femiano, uccisa dall’ex

Si erano riavvicinati attraverso Facebook, la 25enne Emiliana Femiano e il suo ex convivente, Luigi Faccetti che domenica sera l’ha uccisa. È lì, sul social network, che avevano deciso di incontrarsi di nuovo. Per due ore, a Terracina, nel Lazio, hanno parlato, litigato. Poi, l’efferato omicidio. Intanto altre due persone sono state arrestate dai carabinieri di Giugliano (Napoli): due cugini che hanno accompagnato la donna all’appuntamento e che ora sono accusati di favoreggiamento personale.
Secondo quanto ricostruito dai militari, Emiliana è arrivata a Terracina domenica sera, verso mezzanotte. Ad accompagnarla Giuseppe Prisco, 21 anni, napoletano, barista e cugino di secondo grado dell’omicida, e il 19enne Marco Prisco, cugino di Giuseppe. Emiliana e Luigi – che era ai domiciliari per aver accoltellato la donna un anno fa – sono rimasti insieme due ore durante le quali si è scatenata la violenta lite. Dopo l’omicidio, Faccetti è fuggito verso Napoli e si è fatto accompagnare in ospedale proprio dai cugini Prisco: ai medici ha raccontato di aver subito una rapina. Una versione che non ha convinto i sanitari che hanno avvisato i carabinieri. I Prisco sono stati rintracciati tra Napoli e Afragola e sottoposti a fermo.

http://www.leggo.it/articolo.php?id=92340

Napoli, la rabbia della mamma di Emiliana: scarcerati anche i due complici del mostro

NAPOLI (25 novembre) – «Mamma, ho sempre paura di trovarmelo alle spalle; non ci penso che sta a Terracina». Parole rotte da un pianto rabbioso: sono quelle di Luisa Falanga, mamma di Emiliana Femiano, uccisa con 66 coltellate nella notte fra domenica e lunedì dal suo ex fidanzato, Luigi Faccetti, lo stesso che a dicembre dell’anno scorso già tentò di uccidere la ragazza con 14 coltellate.

La donna parla in diretta ai microfoni di «Pomeriggio sul 2», magazine di Rai2, poco dopo il termine della cerimonia funebre per l’estremo omaggio alla figlia, nella chiesa monumentale del Carmine, a Napoli.
«Vi prego signori giudici, vi scongiuro affinchè la mia Emiliana riposi in pace e ottenga giustizia. Il mio appello è rivolto a chi giudicherà Luigi Faccetti, l’assassino di mia figlia. Chiedo che venga condannato all’ergastolo affinché nessuna altra mamma abbia a soffrire le pene che sto soffrendo io».

Ma la donna ne ha anche per il magistrato che concesse il beneficio degli arersti domiciliari a Falcetti: «Perché – dice la donna – il giudice non ha letto bene le carte e nove mesi fa ha fatto uscire il mostro dal carcere. Ha dato la possibilità a quell’individuo di riuscire nelle sue intenzioni. È sempre stato un uomo cattivo, io lo avvertivo, ma non avrei mai pensato che fosse arrivato a tanto: mi sembra di assistere a un film degli orrori. Come si fa ad arrivare a tanto: mi ha ucciso Emiliana con 66 coltellate. Anche l’altra volta, l’anno scorso, l’intenzione era chiara: voleva uccidere Emiliana. Ma mia figlia si salvò soltanto grazie all’intervento del vigilante del palazzo e perché l’ospedale Loreto Mare è a poche decine di metri da casa nostra».

E ulteriore motivo di dolore per Luisa Falanga è la notizia dellas carcerazione dei possibili complici di Faccetti: «La bara di Emiliana ancora non era entrata in chiesa e già i due cugini, quelli che avevano convinto Emiliana ad andare a Terracina, sono stati scarcerati e sono anche loro ai domiciliari. Mia figlia lo diceva sempre: “Mamma ho paura, me lo sento sempre alla mie spalle” e io le rispondevo che era il caso che si facesse aiutare da un medico, era una psicosi la sua. Ma quale psicosi: aveva ragione la figlia mia – e scoppia a piangere, non riuscendo più a trattenersi».

http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=128146&sez=NAPOLI

Questa voce è stata pubblicata in Femminicidio, Violenza maschile. Contrassegna il permalink.

Una risposta a Italiano, già arrestato per il tentato omicidio della convivente, esce dal carcere e la uccide

  1. Pingback: Un elenco per Saviano: donne uccise dagli uomini alle quali nessuno mai dedicherà un encomio! | Bollettino di Guerra

I commenti sono chiusi.