Formigine: perseguita la ex-convivente, arrestato per stalking
Il 6 Aprile scorso una 39enne si è presentata presso la Stazione Carabinieri di Formigine per denunciare il comportamento persecutorio di cui era vittima ad opera di C.G., un 43enne originario della provincia di Caserta e residente a Formigine, nullafacente, dal quale si era separata nell’autunno del 2009 dopo una convivenza durata quindici anni, padre di due dei suoi tre figli.
In particolare la donna esponeva che l’uomo si presentava da lei e dai bambini nonostante le espresse prescrizioni dei servizi sociali e che fino ad un certo punto aveva acconsentito a tali deroghe, ma quando l’uomo aveva infastidito il suo primogenito, gli aveva impedito di far visita ai bambini fuori dagli orari consentiti. Tale divieto aveva scatenato una reazione inconsulta dell’ex convivente che iniziava a subissarla di telefonate ed sms a qualunque ora del giorno e della notte.
L’8 aprile successivo la donna ritornava presso i Carabinieri di Formigine per riferire che l’uomo, appreso della denuncia sporta contro di lui due giorni prima, l’aveva perseguitata con telefonate ed sms e, appostandosi davanti alla scuola del figlio al suo arrivo l’aveva offesa pubblicamente, minacciando l’imminente arrivo di una pattuglia dei Carabinieri.
Si era quindi allontanato per poi ripresentarsi a lei con frasi ingiuriose nel vicino bar ove si era recata con il figlio. Subito dopo l’aveva poi seguita e si era fatto vedere vicino al luogo in cui lavorava. Altri episodi di aggressione verbale sono stati successivamente riferiti dalla donna in una denuncia del 25 maggio con riguardo alle occasioni di incontro dovute agli impegni sportivi del figlio ovvero ad altre in cui l’uomo anche in presenza di terze persone aveva aggredito verbalmente ed offeso l’ex convivente sempre alla presenza dei figli minori. Ancora, il 23 giugno, in occasione dell’incontro con l’uomo presso cui si trovavano i figli, questi pretendeva che la donna ritirasse la querela contro di lui, seguendola poi fino a casa inveendo contro di lei e chiedendo ai bambini di andare con lui.
Nell’occasione le sue urla avevano richiamato il cognato della donna, il quale intervenne per riportarlo alla calma ma senza successo. L’uomo si è introdotto contro la volontà della donna in casa nonostante i continui inviti ad andarsene ed a lasciare stare i bambini. L’intervento del cognato aveva evitato il peggio.
Parallelamente all’attività di contrasto del reato e a quella di supporto psicologico alla vittima, i militari della Stazione Carabinieri di Formigine procedevano a relazionare con tempestività alla Autorità Giudiziaria di Modena tutti gli elementi riscontrati unitamente ad ogni attività di contrasto posta in essere. In tale contesto veniva richiesta alla A.G. un’idonea misura restrittiva che, privando la libertà personale dell’indagato, potesse tutelare la denunciante. La richiesta trovava accoglimento allorquando il G.I.P. di Modena emetteva il divieto a carico del CANTILE di avvicinarsi alla donna ed all’abitazione della stessa, provvedimento reso esecutivo in data 19 luglio 2010.
La continua attività di controllo posta in essere dai Militari della Stazione Carabinieri di Formigine supportata dalle dichiarazioni che venivano fornite dalla vittima, permettevano di riscontare violazioni agli obblighi imposti all’uomo. Pertanto veniva richiesto all’A.G. titolare del procedimento l’inasprimento della misura allora in atto ottenendo in data 26 novembre l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
La misura coercitiva è stata tempestivamente eseguita lo stesso giorno quando, reperito in Formigine, dopo le formalità di rito, l’uomo è stato associato alla casa circondariale di Modena S. Anna.
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