Uomo, accusato di aver ucciso una donna

Sparatoria in strada
ragazza uccisa con 7 colpi
Un uomo ha sparato diversi colpi d’arma da fuoco contro una ventisettenne di nazionalità cubana in una strada vicina alla piazza principale. I carabinieri stanno cercando il responsabile, il movente sarebbe passionale

BAGNI DI LUCCA (Lucca) – Un uomo ha sparato almeno 7 colpi d’arma da fuoco contro una ragazza di nazionalità cubana, uccidendola. E’ avvenuto intorno alle 14 in una strada vicina alla piazza principale di Bagni di Lucca. La giovane, subito soccorsa, è arrivata ancora viva all’ospedale di Lucca, dove è morta poco dopo. L’uomo che ha sparato si è allontanato di corsa. I carabinieri stanno cercando di rintracciare l’uomo nel territorio della Valle del Serchio.

La vittima, 27 anni si chiamava Cala Perez Kalianyns e aveva un figlio di 13 anni. L’omicidio avrebbe un movente passionale. Si sopetta di un giovane albanese con cui la donna aveva una relazione da alcuni mesi, Leonard Grifsha, di 24 anni. L’immigrata sarebbe stata uccisa mentre andava dal medico per fare una visita insieme alla cugina. L’assassino le ha prima sparato al petto due colpi. Altri cinque sono stati esplosi quando la donna era già a terra.

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2010/12/07/news/sparatoria_in_strada_ragazza_in_gravi_condizioni-9924404/?ref=HREC1-7

Lucca: spara all’impazzata e uccide la sua donna

Bagni di Lucca: lui un muratore albanese, lei una cuoca cubana. Probabile movente passionale. Caccia all’uomo

Bagni di Lucca (Lucca), 8 dicembre 2010 – Ha estratto la pistola che aveva con sé, l’ha puntata dritta verso il petto della ragazza che si è trovato di fronte, ed ha premuto il grilletto. E’ partito un colpo, poi un secondo e un terzo. L’omicida si è fermato al settimo bossolo esploso. Poi, si è dato alla fuga prendendo una mulattiera verso Corsena. Bagni di Lucca, sulle montagne lucchesi, ieri mattina, si è risvegliato così: una giovane di 26 anni, Cala Perez Kaillanys di origini cubane, è stata assassinata in pieno centro.

Il presunto omicida, Leonard Grifhsa muratore albanese di 24 anni, è ricercato dai carabinieri coordinati dal capitano di Castelnuovo Donato Manca in un’operazione seguita da vicino dal sostituto procuratore Salvatore Giannino titolare dell’indagine: la pista più accreditata pare sia quella dell’omicidio a sfondo passionale. I fatti. Cala è uscita intorno alle 12 di ieri mattina per recarsi insieme ad una cugina agli studi medici poco lontano da casa sua. Un breve tragitto, l’ultimo della sua vita, poiché una volta arrivata qui il 24enne albanese, che secondo una testimonianza l’avrebbe attesa sotto casa e poi seguita fino agli studi, le ha esploso contro il caricatore di una calibro 7,65 non lasciandole scampo. Un delitto consumato in pochi secondi, che ha reso vani anche i tentativi di soccorso da parte di tre medici dello studio dove la ragazza cubana si stava recando. Subito transennata l’area grazie al tempestivo intervento del comandante della polizia municipale di Bagni di Lucca, Andrea Colonnata, e l’agente Amos Unti, che sono accorsi appena sentiti gli spari. Illesa, ma sotto choc la cugina, che ha assistito impotente alla tragedia, dalla cui testimonianza è stato comunque possibile risalire all’identità del presunto omicida.

Alla scena avrebbe assistito anche un giovane argentino di passaggio, interrogato a lungo dai carabinieri. Già dalla fine della mattinata di ieri sono scattate le ricerche dei carabinieri coadiuvati dal nucleo cinofilo e da un elicottero, e sono stati organizzati posti di blocco. Appena si è sparsa la notizia in via Casalini si sono accesi i «riflettori» con decine di curiosi assiepati per cercare di capire qualche dettaglio in più di una tragedia che ha scosso il piccolo paese sulle montagne lucchesi. Tra i primi ad arrivare sul posto anche l’ex marito di Cala Perez, Angelo De Simone, 53 anni, rientrato giusto il giorno prima da Cuba, e che si era separato dalla ragazza da qualche mese. De Simone lavora come operaio insieme al fratello Franco in una fabbrica di presepi della zona.

La coppia, che si era sposata quattro anni e mezzo fa nella baia di Guantanamo, negli ultimi tempi era entrata in crisi e si era separata. Ma tra Cala e Angelo i rapporti erano rimasti ottimi: la separazione era stata consensuale e giusto ieri mattina proprio l’ex marito era andato a casa di lei per parlare di alcune pratiche burocratiche e rate da pagare. Ma lei non era voluta scendere in strada per parlare con lui. Una ragazza come tante che aveva trovato lavoro come cuoca all’hotel-ristorante «Corona» di Ponte a Serraglio, alle porte del paese di Bagni di Lucca e che era affettuosa con il figlio di 11 anni che aveva avuto da un’esperienza sentimentale prima di conoscere Angelo. E proprio all’albergo avrebbe conosciuto Leonard che lavorava come muratore in un’impresa edile che sta effettuando lavori di restauro e di ristrutturazione all’hotel. Tra i due sarebbe nata qualche mese fa una simpatia e si sarebbero frequentati per un po’ di tempo. Ma il rapporto non deve essere stato idilliaco.

Stando a quanto spiegato dall’ex marito Angelo infatti «un’amica ha raccontato di minacce che Cala ha subito in passato — spiega — . La stessa amica le avrebbe consigliato di rivolgersi ai carabinieri. Ma la mia ex moglie non ha voluto saperne». Cala Perez, da qualche mese, aveva richiamato da Cuba la madre Marieni, che viveva in una frazione vicina e dove lavorava come badante di un anziano. Una tragedia orribile che ha lasciato il paese sotto choc.

http://www.lanazione.it/cronaca/2010/12/08/426222-lucca_spara_impazzata.shtml

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