Italiano, tenta di uccidere la moglie in ospizio e si suicida

Tenta di uccidere la moglie malata
e si impicca. La donna non era morta
Antonio Urbani, un anziano di 81 anni, aveva tentato di strangolare la donna nell’ospizio. Poi, rientrato a casa, si è tolto la vita convinto di averla ammazzata

BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza) – Ha tentato di strangolare la moglie malata nell’ospizio dove era ricoverata, poi, convinto che fosse morta, è rientrato a casa e si è tolto la vita impiccandosi. La vittima è Antonio Urbani, un 81enne di Bassano del Grappa (Vicenza). L’uomo, che dopo il ricovero della moglie viveva da solo, ha lascito casa per raggiungere l’ospizio dove la donna era degente per una grave malattia. Qui si è avvicinato al letto della consorte e con le mani strette intorno al suo collo ha cercato di strangolarla. Pensando di averla uccisa, l’anziano è rientrato nella casa familiare, dove si è impiccato. Le indagini sulla tragedia sono condotte dai carabinieri di Bassano del Grappa.

Da tempo l’anziano assisteva ogni giorno la moglie 72enne, sofferente di una malattia degenerativa, nella casa di riposo di Bassano, la «Madonnina». Dopo il tentativo di strangolamento, la donna è ora ospedale, ma non è in pericolo di vita. Come tutti i giorni, l’uomo stamane si era recato a trovare la consorte. Seduta la donna sulla carrozzina l’aveva accompagnata nel parco dell’ospizio. È stato in questo frangente che, ad un certo punto, le ha portato le mani alla gola, stringendo. Poi, convinto di aver ucciso la moglie, il vecchietto si è allontanato. Rientrato nella sua casa, in centro a Bassano, ha preso una corda e l’ha fatta finita. A scoprire il cadavere è stato uno dei figli, passato per salutare il genitore. Poco prima all’ospizio gli infermieri avevano trovato la donna sulla carrozzina e l’avevano soccorsa. Pare che l’81enne non abbia lasciato scritti per spiegare il suo gesto.

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2011/21-giugno-2011/tenta-uccidere-moglie-malata-si-uccide-ma-donna-non-era-morta-190914936708.shtml

Cerca di uccidere la moglie
malata e poi si toglie la vita
DRAMMA. Commerciante bassanese non ha retto al dolore per le condizioni della compagna. Convinto di averla soffocata nel parco della residenza Madonnina è ritornato a casa e si è impiccato. La donna non è in pericolo di vita

Bassano. L’anziana moglie da tempo malata. Per lui un dolore insopportabile vederla così, ogni giorno più lontana dai giorni felici e dall’affetto che li avevano uniti per una vita intera, ghermita da una malattia degenerativa.
Uno strazio che lo ha fatto precipitare nella disperazione più nera.
Ieri il gesto disperato, forse meditato da tempo da parte di lui, conosciuto in centro storico dove per decenni ha gestito un’attività commerciale: ha tentato di uccidere lei e poi, credendola morta, si è tolto la vita. L’anziana donna, settantaduenne, è ora ricoverata al San Bassiano in terapia intensiva ma, fortunatamente, non corre pericolo di vita.
È accaduto nella tarda mattinata di ieri, nella casa di riposo “Madonnina” di via Trieste, dove da qualche tempo era ricoverata la donna.
Come faceva spesso, ultimamente, l’ottantunenne era uscito di casa in mattinata per recarsi alla “Madonnina” a trovare la moglie, impossibilitata ormai ad accompagnarlo nelle consuete passeggiate in centro storico, sempre insieme, sottobraccio, salutando un po’ tutti, con la cordialità che li aveva sempre contraddistinti. Intorno alle 10,30, quando è giunto nella struttura di via Trieste, è salito al piano dov’è ospitata la donna e l’ha accompagnata in carrozzina nel parco antistante la casa di riposo.
Qui il gesto, terribile, nei confronti della donna con cui ha condiviso una vita e che non sopportava più di vedere consumata dalla malattia. Le ha stretto le mani attorno al collo sino a farle perdere momentaneamente i sensi. Credendola morta, l’ottantunenne si è allontanato e ha fatto ritorno a casa, in centro storico. Nessuno aveva notato nulla di quanto era appena accaduto nel parco della “Madonnina”, al riparo di alcuni grandi alberi e di una siepe. L’uomo è sceso in garage, nel sotterraneo della sua abitazione e s’è impiccato senza lasciare uno scirtto, un messaggio. Nel frattempo un’infermiera e un medico della “Madonnina”, scesi in giardino, avevano trovato la donna sulla carrozzina con evidenti ecchimosi al collo ma ancora viva.
Intuito quanto accaduto, hanno subito allertato il pronto soccorso del San Bassiano e i carabinieri della stazione cittadina.
Mentre gli uomini del luogotenente Antonio Bellanova si precipitavano in via Trieste insieme ai colleghi della squadra scientifica dell’Arma, e i sanitari si prendevano cura della poveretta trasferendola subito in ospedale, verso le 12 al comando di via Emiliani giungeva la segnalazione di un uomo che, avendo inutilmente cercato il padre a casa, lo aveva infine trovato morto, impiccato nel garage dell’abitazione. I carabinieri, recatisi subito in centro, hanno così ricostruito quanto era avvenuto poco prima: il tentativo di omicidio sguito dal suicidio. Ai militari non è rimasto che attendere il nullaosta del magistrato alla rimozione del cadavere.
La notizia si è diffusa in breve tempo ieri pomeriggio in città dove la coppia era assai nota lasciando tutti attoniti

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