Italiano, accusato di aver adescato, violentato e ricattato delle minorenni

Violenza sessuale, arrestato internauta pedofilo

Ventimiglia – È finito in carcere ieri mattina all’alba, dopo una lunga e minuziosa indagine da parte degli agenti del commissariato di Ventimiglia, coadiuvati dalla polizia postale, Massimo Trifarò, 31 anni, incensurato, residente a Roverino e macellaio al Carrefour di Montecarlo, che adescava e poi minacciava le ragazzine su Facebook, spacciandosi per un biondo ed aitante giovane di 17 anni. Con una di loro l’uomo ha avuto anche una vera e propria relazione e rapporti sessuali completi.

A far partire le indagini, che in questi mesi hanno rivelato un quadro davvero preoccupante, era stato un ragazzino delle medie ventimigliesi. Il dodicenne, senza indugi, dopo aver fiutato qualcosa che non andava, aveva fermato il poliziotto di quartiere della città di confine. E gli aveva rivelato, tutto d’un fiato: «C’è qualcosa che non va. Mia sorella ed alcune amiche danno dei soldi ad un tizio». E’ partita l’inchiesta.

A gennaio, dopo aver raccolto ben 40 denunce, i poliziotti hanno iniziato a stringere il cerchio intorno all’uomo, denunciato nei mesi scorsi con accuse molto pesanti. Ieri mattina, infine, su ordinanza di custodia cautelare del Tribunale di Genova, competente in quanto le vittime sono minori, sono scattate le manette. Alle prime ore dell’alba Trifarò è stato condotto nel carcere genovese di Marassi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di estorsione, minacce, violenza sessuale, sostituzione di persona, detenzione di materiale pedopornografico. Nel corso della perquisizione è stato trovato anche un coltello ed una carta di credito proveniente da reato.

Le indagini sul pedofilo, che attraverso la creazione di un profilo fittizio a nome di Davide Balestra, con tanto di foto di un ignaro e sconosciuto adolescente, si era insinuato nelle “amicizie” di numerose ragazzine tra i 12 e 16 anni, convincendole a chattare con lui e conquistandone la confidenza, ha fatto molto clamore nella città di confine. L’uomo aveva oltre 300 contatti. E di almeno 40 ragazzine, tra le quali alcune bambine di 12 anni, era riuscito ad ottenere foto che le ritraevano nude o in biancheria intima.

Ovvio lo sconcerto di insegnanti e genitori di fronte a tanta ingenuità da parte delle adolescenti. Le quali, una volta smascherato l’inganno, con un senso di liberazione, hanno poi partecipato attivamente alle indagini, contribuendo a far incastrare il loro aguzzino. Fondamentale anche l’intervento della polizia postale, che ha subito individuato ed isolato foto e filmati oggetto dell’accusa. Il gip di Genova, alla luce del quadro probatorio, ha concesso la custodia cautelare in carcere.

La polizia di Stato, da tempo collabora con istituti scolastici e associazioni come l’Unicef per promuovere la cultura della sicurezza in rete, per informare gli studenti sui rischi di Internet e sensibilizzarli ad un uso consapevole e responsabile della rete.

http://www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2011/06/29/AOVzsOg-internauta_sessuale_arrestato.shtml

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