Milano, era al ristorante con la compagna
“Un uomo l’ha aggredita perché è lesbica”
L’episodio in via Raffaello Sanzio fra gli sguardi impietriti dei clienti: la vittima è finita
all’ospedale in codice verde. Il caso è stato denunciato da una testimone su Facebook
Picchiata perché avrebbe risposto provocatoriamente a un uomo che aveva appena rivolto a lei e alla sua ragazza una serie di insulti. Una scarica di pugni sul volto, nell’elegante via Raffaello Sanzio, tra gli sguardi impietriti di clienti dei ristoranti in zona che non hanno bloccato l’aggressore. La vittima è una ragazza lesbica di 29 anni che si trovava in un ristorante giapponese in compagnia di alcune amiche, tra le quali la sua fidanzata. L’unica persona che ha cercato di frapporsi tra lei e l’uomo che le si è avventato contro è stata un’altra ragazza lesbica, che ha denunciato il caso sul proprio profilo Facebook. Sul posto, ieri sera, sono intervenuti gli agenti della questura e il 118, che ha trasportato la giovane all’ospedale San Paolo in codice verde.
“Erano passate da poco le 23, e mi trovavo nel ristorante di fianco con alcune mie amiche – spiega Patrizia Lai, 35enne grafica milanese – quando a un certo punto, mentre pagavamo il conto, abbiamo sentito alcune persone che urlavano ‘si stanno pestando’. Ci siamo girate e abbiamo visto un uomo robusto, sui 35 anni, pelato e tatuato, con un fisico davvero imponente, prendere a pugni una ragazza. Pochi secondi, il tempo di dare tre p quattro cazzotti. Nessuno è riuscito a fare niente, anche perché è successo tutto in pochissimo tempo”. Le persone sedute sembrano rimanere paralizzate di fronte a tanta violenza gratuita e apparentemente immotivata.
Patrizia si fa avanti e cerca di bloccare
l’uomo, che nel frattempo continuava a ripetere “così la smetti di rompere le scatole e a rispondermi”. Tutto sarebbe scaturito da alcuni commenti omofobi: “È stata pestata perché mentre faceva una foto con la fidanzata, dal tavolo accanto questo tizio, che per tutta la sera le importunava con occhiate e battute chiaramente omofobe, l’ha appellata molto poco carinamente e lei ha risposto”. “Gli ha detto – spiega Patrizia – ‘ma non sei gay anche tu?’. Quanto è bastato a farlo andare su tutte le furie. “L’ha pestata solo perché non gradiva vederla teneramente insieme con la fidanzata”, ha postato Patrizia su Facebook.
Subito dopo l’aggressione alcuni dei presenti hanno chiamato sia la polizia sia il 118. “La ragazza era in stato di shock e aveva la maglietta insanguinata. Era impressionante. Mi diceva che aveva dolore al naso e che forse era rotto”, racconta ancora la testimone oculare, che assicura di essere in grado di riconoscere l’autore della violenza. Quando l’aggressore si è reso conto che alcuni dei presenti avevano già chiamato la polizia, ha iniziato ad allontanarsi in tutta fretta in compagnia della sua fidanzata. “Due amiche della ragazza lesbica lo hanno seguito – riferisce ancora Patrizia – ma dopo pochi minuti sono tornate indietro e mi hanno detto che aveva cercato di aggredirle nella fermata Buonarroti del metrò”. Una scena, che potrebbe essere stata ripresa dalle telecamere interne della stazione. “Era una persona che sapeva cosa stava facendo – commenta ancora Patrizia – Manesco, violento, mi sembrava abituato ad avere questo tipo di reazioni”.
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