Manda fuori la praticante e violenta
la cliente in studio: arrestato avvocato
Il legale, dopo aver negato, aveva presentato contro la ragazza una denuncia per diffamazione. Ma la collega ha visto tutto
MILANO – Violenza sessuale nello studio legale su una cliente in una causa civile: con questa accusa un avvocato milanese è stato arrestato tre giorni fa (notizia che la Procura e la polizia hanno cercato di non fare trapelare per un riguardo solitamente non usato nei confronti di altre categorie professionali) dal gip Chiara Valori su richiesta dei pm Piero Forno e Gianluca Prisco al termine di indagini svolte dal Commissariato Porta Genova.
La versione della ragazza è stata ritenuta credibile soprattutto per quanto le intercettazioni hanno fatto intuire. Appena dopo aver subito l’aggressione del legale, la ragazza si era confidata con alcuni familiari che subito avevano telefonato all’avvocato per chiedere conto dell’accaduto.
Immediatamente l’avvocato, dopo aver negato tutto, aveva presentato contro la ragazza una denuncia per diffamazione, scelta in sé interpretabile sia come con il gesto di chi vuole tutelarsi da una accusa ingiusta sia come l’espediente per precostituirsi una difesa preventiva. A far propendere per la seconda opzione sono stati i riferimenti all’accaduto intercettati in telefonate sia dell’avvocato sia soprattutto della sua praticante legale con il fidanzato.
Interrogata come teste, costei ha raccontato che l’avvocato quel giorno le aveva chiesto di non tornare in studio prima di una certa ora, ha spiegato che invece era rientrata prima, e ha dichiarato di essere perciò stata testimone oculare in effetti di una scena sessuale in corso in quel momento, pur senza poter dire se fosse consensuale. Poiché l’avvocato nega di aver avuto qualunque contatto fisico con la cliente, la versione della ragazza (che denunciava la violenza, per fortuna non del tutto consumata) è apparsa a posteriori rafforzata nella propria credibilità dalla deposizione della praticante e dai riferimenti nelle intercettazioni. L’uomo ha però insistito a negare tutto anche nell’interrogatorio, e le avvocate Lazzati e Scovazzi hanno chiesto la scarcerazione o l’attenuazione della misura, sulle quali il gip deciderà nelle prossime ore.
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_novembre_26/avvocato-civilista-violenta-cliente-studio-1902314961130.shtml
Piu’ l’uomo si avvicina al modello della perfezione sociale,intesa come facciata dell’ipocrisia umana,piu’ si scopre che non è capace di gestire le proprie bestialita’ intese come cio’ che c’è al di sotto della cinta dei pantaloni! Sinceramente sono per il ritorno dei “bordelli “di una volta! scusate la crudezza ma a quanto sento di vicissitudini simili non credo che siano di un unico caso eclatante… Ci sono uomini che forse farebbe bene avere a disposizione un posto dove tutto gli è permesso tranne causare danno e male a una donna! Le donne non dicono…le donne non denunciano… è questa è una forma di omertà sociale dovuta alla stessa società che in passato ha sempre è soltanto inquisito e condannato una donna che ha subito e non causato! difficile a credersi ma una donna che ha subito violenza non subisce un solo trauma!