Italiano, imprenditore, accusato di stupro nei confronti di una tredicenne

Stupro, il fermato è un imprenditore
Il violentatore della 13enne è il titolare di una piccola azienda. Ha seguito la ragazza all’uscita del metrò e l’ha aggredita

MILANO – Si chiama Luigi Terranova, ha 30 anni, è incensurato, abita nello stesso palazzo in cui risiedono i genitori. «Persone per bene e benestanti» tagliano corto dalla squadra mobile. «Piccolo imprenditore che vive tra Milano e Firenze dove c’è la sua attività» dice un investigatore. Dettagli più giornalistici che da detective. Luigi Terranova è il «mostro» (o il malato) che l’11 aprile scorso ha usato violenza nei confronti di una tredicenne a Porta Romana. Ieri il giudice per le indagini preliminari ha confermato il fermo e contestualmente gli è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di violenza sessuale.

Gli investigatori hanno deciso di non divulgare ancora il suo volto. Spiega il perché il dirigente della squadra mobile Alessandro Giuliano: «Non crediamo che una persona si improvvisi violentatore. Secondo noi ne ha compiute altre e vogliamo mostrare il suo viso a quelle donne che hanno subito violenza e il cui aggressore non è stato ancora arrestato». Sembra comunque che Luigi Terranova non sia l’autore della bruttissima violenza di Villa Litta: le caratteristiche somatiche non corrispondono.
L’11 aprile scorso, un mercoledì uggioso con la città sferzata dalla pioggia, Luigi Terranova adocchia la tredicenne in metropolitana. Scende con lei alla fermata della linea gialla in piazzale Medaglie d’Oro e la segue lungo la strada che porta a casa. È il primo pomeriggio. Quando la ragazzina si infila nel portone scatta l’agguato. Con una pistola in mano (finta pare, perché in casa del violentatore i detective hanno trovato le scatole di due pistole giocattolo) Terranova sibila alla ragazzina terrorizzata: «Saliamo a casa tua». La giovane ha la forza di rispondere: «Ma in casa ci sono i miei genitori». A questo punto l’aggressore cambia strategia e la trascina in un locale adiacente all’androne dove le usa violenza.

Le indagini scattano immediatamente affidate alla sezione del vicequestore Patrizia Peroni. Competenza e fortuna. Un’immagine del probabile violentatore viene sputata dalle telecamere della Mm Porta Romana. La tredicenne riconosce il volto del suo assalitore. Altre immagini vengono recuperate alle stazioni Duomo e Cordusio. Le immagini vengono diffuse tra i poliziotti. Lunedì 7 maggio la svolta. Due agenti dell’antiborseggio vedono una persona che fa avance ad alcune ragazzine tra le stazioni Duomo e Cordusio. Lo fermano e lo portano in questura. La somiglianza con le immagini del violentatore è impressionante. Il «mostro» è incastrato. E ieri, mentre il gip convalidava il fermo di Terranova, un pizzaiolo marocchino di 32 anni «alticcio» è stato arrestato in via Salerno. Poco prima aveva aggredito, palpeggiato cercando un rapporto sessuale, una maestra di 26 anni. All’arrivo di alcune mamme con bambini, la maestra è riuscita a divincolarsi e a rifugiarsi a scuola da dove ha lanciato l’allarme.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_maggio_11/20120511MIL07_10-201130805566.shtml

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