Roma, uccise la madre: credeva fosse posseduta. Prosciolto per infermità mentale
ROMA, 25 MAG – Al termine di una furibonda lite la uccise colpendola con una bilancia. Per lui quella donna, sua madre, ”era posseduta dal diavolo”. Per quell’omicidio Alessandro Donati, 32 anni, è stato prosciolto in giudizio perché ritenuto totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto. Lo ha stabilito il gup del tribunale di Roma, Nicola Di Grazia, che ha giudicato l’uomo sulla base su una perizia svolta dal medico Piero Rocchini che ha definito l’imputato affetto da psicosi schizo-affettiva.
Il giudice ha,comunque, stabilito che Donati dovra’ rimanere ricoverato per 10 anni in un ospedale psichiatrico giudiziario (attualmente è in quello di Secondigliano) e ogni sei mesi le sue condizione mentali dovranno essere controllate dal perito.
Il fatto avvenne l’8 settembre dello scorso anno. Dopo avere ucciso la madre (Elisa Rossi,69 anni), Donati avvertì le forze dell’ordine raccontando cosa aveva compiuto. Intorno alle 8 del mattino, nel seminterrato di una palazzina di quattro piani in via Sisto IV, nel quartiere Aurelio, si scateno’ la furia del giovane. ”L’ho vista trasformarsi in un diavolo e l’ho uccisa”, spiego’ poi alle forze dell’ordine.
Roma, uccise la madre: credeva fosse posseduta. Prosciolto per infermità mentale