Uomo si dà fuoco e si getta dal Comune

Ercolano, dramma del lavoro, fioraio si dà fuoco e si getta dal Comune: muore in ospedale
Il gesto dopo il rifiuto del sindaco di incontrarlo e dopo il no ad avere alcune autorizzazioni per il suo lavoro. C’è un altro ferito grave: è un passante colpito da un estintore lanciato per spegnere il rogo umano

ERCOLANO – Dramma del lavoro e ore di grande tensione ad Ercolano. Lo sconcertante episodio è avvenuto proprio nella casa comunale.

Un fioraio, Antonio Formicola, titolare di una piccola attività a conduzione familiare si è dato fuoco poco e poi si è lanciato dal primo piano del palazzo del Comune dopo aver avuto un rifiuto alla sua richiesta di incontrare il sindaco, che gli avrebbe rifiutato alcune autorizzazioni sull’esercizio della sua attività: in particolare di tratterebbe della possibilità di poter lasciare in sosta il suo furgone dinanzi al negozio. Autorizzazione rifiutata stamane ancora una volta con il no a dialogare direttamente col primo cittadino.

Inutile la corsa all’ospedale napoletano Cardarelli: il fioraio, ricoverato nel reparto grandi ustionati, è morto poco dopo le undici e trenta.

L’uomo era peraltro un esercente noto in Comune perchè aveva collaborato per piccole manifestazioni ed iniziative pubbliche.

Ma la tragedia ha avuto un secondo ed incredibile epilogo. Nel tentativo di soccorrere Formicola si è sfiorata un’altra tragedia: qualcuno, infatti, ha gettato da un balcone un estintore che però ha colpito alla testa una delle persone che cercava di aiutare il fioraio. Un passante.

Costui, Rocco (se ne conosce con certezza solo il nome) è stato gravemente ferito alla testa ed è anch’egli in ospedale con prognosi riservata.

Intanto ai piedi del Comune si sono raccolte centinaia di persone che protestano contro l’amministrazione. Ma il sindaco fa sapere che solitamente accoglie le richieste di incontro con piccoli imprenditori locali, il rifiuto di stamane era semplicemente dovuto a “un’agenda che prevedeva una serie di altri impegni”.

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2013/06/10/news/ercolano_dramma_del_lavoro_fioraio_si_d_fuoco_e_si_getta_dal_balcone-60771278/

NEL VESUVIANO, TRAGICA PROTESTA PER UNA MANCATA CONCESSIONE DEI SUOLO
Fioraio si dà fuoco nell’ufficio del sindaco
Poi si lancia dal balcone: morto
Ercolano, il primo cittadino: pazzesco, lo conoscevo Qualcuno in seguito lanciando un estintore ferisce un passante

NAPOLI – Si dà fuoco e poi si lancia nel vuoto per protestare contro la mancata concessione di suolo per il suo negozio di fiori ad Ercolano.

DAL SINDACO – È la tragedia di un fioraio 60enne, Antonio Formicola, conosciuto da tutti nella cittadina vesuviana come lo stilista dei fiori. È morto tra atroci sofferenze per le ustioni. Antonio si è recato stamane intorno alle 10 nell’ufficio del sindaco Vincenzo Strazzullo. Dopo aver fatto uscire i presenti minacciandoli con un coltello, il 60enne si è cosparso di liquido infiammabile e si è dato fuoco tra l’incredulità dei presenti.

L’uomo si è poi lanciato dalla finestra con una corda. Ha penzolato al balcone ma la corda si è spezzata dopo poco. Inutile la corsa al Cardarelli di Napoli. È deceduto dopo un’ora d’agonia.

COLPITO UN PASSANTE – Nella fretta, per tentare di spegnere le fiamme, qualcuno ha lanciato dal balcone un estintore alla piccola folla che era accorsa davanti alla torcia umana. L’estintore però ha colpito un passante. L’uomo è stato trasportato all’ospedale Maresca di Torre del Greco.

SIT-IN – Dopo l’accaduto un centinaio di persone si è radunato davanti al palazzo del Comune per proseguire la protesta contro i dispositivi di traffico. Urlano «assassino» al sindaco di Ercolano.

IL SINDACO: LO CONOSCEVO DA 40 ANNI – «Sono sconvolto – dice al Corriere il sindaco Strazzullo (Pd) – Conoscevo Formicola dall’infanzia. Abitavo in via Fontana, a due passi dalla sua bottega». Ci racconta cos’è accaduto precisamente in Comune? «Io non ero presente. Mi hanno riferito che Antonio è entrato nel mio ufficio verso le 10 chiedendo se fossi arrivato. Dopodiché, nel giro di pochissimo, davvero una manciata di minuti, è andato sul balcone e lì si è dato fuoco». Il primo cittadino prosegue: «Questa tragedia, ripeto, mi colpisce tantissimo dal punto di vista umano. Con lui non avevo bisogno di programmare incontri. Spesso mi aspettava nel palazzo comunale, prendevamo anche il caffè insieme. Non riesco proprio ad immaginare cosa possa averlo spinto ad un gesto così estremo». Pare che avesse chiesto una concessione per il suo negozio “La violetta” in corso Resina. «Sì, voleva che fosse spostato lo stallo della sosta che forse impediva una buona visuale del negozio e poi che fosse completato il marciapiede antistante. La pratica era in esame, non so però da quanto tempo. Ed è falso che io non gli avessi concesso udienza proprio perché gli appuntamenti con lui erano sempre informali. Dal suo negozio il Comune dista appena 300 metri».

Antonio Formicola
«STILISTA DEI FIORI» – Strazzullo non si da pace: «Formicola aveva un ottimo rapporto con l’amministrazione tanto che il 2 novembre scorso prestò gratuitamente la sua opera per infiorettare il palco davanti al cimitero perla messa».

CHI ERA – Formicola era conosciuto da tutti come lo «stilista dei fiori» (leggi una breve biografia), anche il suo papà era fioraio. Su una pagina Facebook il figlio aveva caricato le immagini di alcune creazioni floreali.

UN TESTIMONE OCULARE – Angela Oliviero, 25enne, abita nei pressi del Comune: «Ho sentito le urla e sono uscita fuori al balcone. La prima cosa che ho visto è stata una fiamma enorme, tanto che inizialmente non avevo capito si trattasse di una torcia umana: pensavo stesse andando a fuoco il Comune. Poi ho capito invece che c’era un uomo in fiamme appeso ad una corda. Credo che a causa delle fiamme la corda si sia spezzata e lui è caduto a peso morto giù. Terribile. Poco prima che il fioraio cadesse, da giù urlavano di lanciare l’estintore. Qualcuno l’ha fatto però non so come ha colpito un ragazzo (ora è in ospedale, ndr). I soccorsi non sono stati veloci anzi. Le due ambulanze pare abbiano avuto difficoltà a raggiungere il posto».

IL CARDINALE SEPE – «Sono drammi estremi che rispecchiano una situazione di crisi che ormai invade tutto e tutti» ha affermato il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, commentando la tragedia ercolanese.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2013/10-giugno-2013/fioraio-si-da-fuoco-ufficio-sindacopoi-si-lancia-finestra-grave-2221569828360.shtml

Questa voce è stata pubblicata in Suicidio uomini, Violenza economica. Contrassegna il permalink.

Una risposta a Uomo si dà fuoco e si getta dal Comune

  1. Pingback: Femminicidio: come si realizza l’emergenzialità sui media – Al di là del Buco

I commenti sono chiusi.