#35 (Donna) – Uomo spara alla prof di religione

Bidello spara alla prof di religione:
la donna è in gravissime condizioni
La sparatoria è avvenuta in una scuola elementare mentre era in corso una riunione del corpo docenti

RAGUSA – Far west in una scuola elementare del Ragusano. Un bidello di 69 anni, ha sparato colpi di pistola contro una insegnante di religione di 53 anni dello stesso istituto. La donna, gravemente ferita è stata portata d’urgenza in ospedale.

LA SPARATORIA – La sparatoria è avvenuta a Vittoria nella scuola elementare Pappalardo, un circolo comprensivo, mentre era in corso una riunione del corpo docenti. L’uomo, Salvatore Lo Presti, 69 anni, che sarebbe andato in pensione alla fine del mese, ha esploso 3-4 colpi di pistola contro Giovanna Nobile, di 53 anni, ferendola in maniera molto grave. Il bidello è poi uscito dalla scuola, tra scene di panico dei presenti, ed è stato fermato poco dopo dalla polizia che lo sta interrogando. Il movente non sarebbe legato al posto di lavoro.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2013/15-giugno-2013/bidello-spara-insegnante-grave-2221662688884.shtml

Ragusa, bidello spara a insegnante di religione a scuola e la uccide
La donna si era recata a scuola per un incontro di fine anno scolastico. Dopo avere firmato delle pratiche in segreteria stava lasciando l’istituto, quando l’assassino l’ha raggiunta sulle scale armato di pistola

Un bidello di una scuola elementare, la Pappalardo di Vittoria, nel Ragusano, ha sparato 5 colpi di pistola contro un’insegnante di religione dello stesso istituto. La donna è stata gravemente ferita ed è stata portata d’urgenza in ospedale, dove è deceduta un’ora dopo. Non si conosce ancora il movente dell’accaduto. La sparatoria è avvenuta nella scuola, che è un circolo comprensivo, mentre era in corso una riunione del corpo docenti.

L’uomo, Salvatore Lo Presti, 69 anni, noto come “il poeta” e che sarebbe andato in pensione alla fine del mese, ha esploso cinque colpi all’addome contro Giovanna Nobile, di 53 anni e madre di due figli. Un sesto colpo è stato sparato in aria per il provvidenziale intervento di un collega, ha alzato il braccio del bidello facendo cambiare la traiettoria al proiettile, che si è conficcato sul tetto. Lo Presti è uscito dalla scuola, tra scene di panico dei presenti, ed è stato fermato poco dopo dalla polizia che lo sta interrogando. Il movente non sarebbe legato al posto di lavoro.

La donna si era recata a scuola per un incontro di fine anno scolastico. Dopo avere firmato delle pratiche in segreteria stava lasciando l’istituto, quando il bidello l’ha raggiunta sulle scale armato di pistola. La vittima è morta nell’ospedale Guzzardi di Vittoria dove era stata trasportata, mentre Lo Presti è in stato di arresto per omicidio volontario. “Ce l’aveva col mondo intero – dice un collega dell’assassino, Biagio Cirica – ma non andava al di là dello sproloquio. In fondo era uno tranquillo, mai e poi mai avrei pensato che gli scattasse questo raptus. Scriveva anche poesie, non a caso lo chiamavano tra i colleghi il poeta”.

“Anche stamattina stava facendo i soliti discorsi – ricostruisce il bidello – quando è arrivata la professoressa Nobile, l’ha seguita per le scale e appena dentro la segreteria ha cominciato a sparare. Ma non mi sono preoccupato perchè conoscendolo ho pensato che avesse sparato a salve, invece, aveva fatto terribilmente sul serio. E’ stato un mio collega Salvatore Gallo a bloccarlo e a disarmarlo prima che arrivasse la polizia”.

“Lo conosco da quasi 30 anni – sottolinea Cirica – perchè abbiamo preso servizio a scuola nel 1985 e che potesse avere questo scatto non ci avrei mai creduto. Che nascondesse odio verso la professoressa o avesse un debole per lei come si fa a dirlo? E’ tutto assurdo…”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/15/ragusa-bidello-spara-a-insegnante-di-religione-a-scuola-e-uccide/627183/

ALLA SCUOLA ELEMENTARE «PAPPALARDO» DI VITTORIA
Bidello spara alla prof di religione a scuola
Cinque colpi all’addome: è morta
L’omicidio all’interno di un istituto del Ragusano: l’assassino, noto come «il poeta», è a pochi giorni dalla pensione

RAGUSA – È morta nell’ospedale Guzzardi di Vittoria Giovanna Nobile, l’insegnante di religione di 53 anni che era stata ferita con cinque colpi di pistola da un bidello dello stesso istituto, Salvatore Lo Presti, di 69 anni. L’uomo è in stato di arresto per omicidio volontario. Il movente, secondo gli inquirenti, non sarebbe legato al posto di lavoro.
FAR WEST – Scene da far west, dunque, nella scuola elementare «Pappalardo» del Ragusano. La sparatoria è avvenuta all’interno dell’istituto mentre era in corso una riunione del corpo docenti. È stata un’azione fulminea quella messa in atto dal bidello, noto come «il poeta», a pochi giorni dalla pensione. Giovanna Nobile lascia il marito e due figli. Cinque colpi di pistola l’hanno fatalmente raggiunta all’addome. Un sesto colpo è stato sparato in aria per l’intervento di un docente, che ha alzato il braccio dell’uomo facendo cambiare la traiettoria al proiettile, che si è poi conficcato sul tetto.

INCONTRO DI FINE ANNO – L’insegnante si era recata a scuola per un incontro di fine anno scolastico. Dopo aver firmato delle pratiche in segreteria stava lasciando l’istituto, quando l’uomo l’ha raggiunta sulle scale, armato di pistola, sparandole contro. L’aggressore è uscito dalla scuola, ma è stato fermato poco dopo dalla polizia in strada. Condotto in commissariato, è ancora sottoposto a interrogatorio.

LA TESTIMONIANZA – Lo chiamavano «il poeta», per la sua passione di scrivere testi, ma sembrava anche «uno che ce l’aveva col mondo intero», racconta un collega, Biagio Cirica – «ma non andava al di là dello sproloquio. In fondo era uno tranquillo, mai e poi mai avrei pensato che gli scattasse questo raptus». «Anche stamattina stava facendo i soliti discorsi – ricostruisce il collega – quando è arrivata la professoressa Nobile, l’ha seguita per le scale e appena dentro la segreteria ha cominciato a sparare. Ma non mi sono preoccupato perchè conoscendolo ho pensato che avesse sparato a salve, invece, aveva fatto terribilmente sul serio. È stato un altro mio collega Salvatore Gallo a bloccarlo e a disarmarlo prima che arrivasse la polizia». «Lo conosco da quasi 30 anni – sottolinea Cirica – perchè abbiamo preso servizio a scuola nel 1985. Che nascondesse odio verso la professoressa o avesse un debole per lei come si fa a dirlo? È tutto assurdo…».

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2013/15-giugno-2013/bidello-spara-insegnante-grave-2221662688884.shtml

Sparatoria dentro la scuola
bidello uccide un’insegnante
A Vittoria, in provincia di Ragusa, l’omicidio. La professoressa, che insegnava religione, ha subito cinque colpi di pistola all’addome ed è morta in ospedale

(RAGUSA) – Giovanna Nobile, 54 anni, insegnante di religione è stata uccisa con cinque colpi di pistola all’addome da Salvatore Lo Presti, 69 anni, bidello dell’istituto Pappalardo di Vittoria. L’omicidio è avvenuto questa mattina a scuola. La donna si trovava in segreteria per firmare una graduatoria quando è stata affrontata e poi rincorsa per le scale dall’uomo che le ha puntato l’arma addosso. Poi i cinque colpi, un sesto proiettile non ha colpito la donna, grazie a un altro bidello che è intervenuto alzando il braccio di Lo Presti. Giovanna Nobile è stata trasportata all’ospedale Guzzardi di Vittoria dove è morta poco dopo il ricovero. Lo Presti è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di omicidio volontario

Era noto come ‘il poeta’, per la sua passione di scrivere testi, ma sembrava anche “uno che ce l’aveva col mondo intero”. È descritto così Salvatore Lo Presti. “Ce l’aveva col mondo intero – dice un suo collega, Biagio Cirica – ma non andava al di là dello sproloquio. In fondo era uno tranquillo, mai e poi mai avrei pensato che gli scattasse questo raptus. Scriveva anche poesie, non a caso lo chiamavano tra i colleghi ‘il poeta’”.

“Anche stamattina stava facendo i soliti discorsi – ricostruisce il bidello – quando è arrivata la professoressa Nobile, l’ha seguita per le scale e appena dentro la segreteria ha cominciato a sparare. Ma non mi sono preoccupato perché conoscendolo
ho pensato che avesse sparato a salve, invece, aveva fatto terribilmente sul serio. È stato un mio collega Salvatore Gallo a bloccarlo e a disarmarlo prima che arrivasse la polizia”.

“Lo conosco da quasi 30 anni – sottolinea Cirica – perché abbiamo preso servizio a scuola nel 1985 e che potesse avere questo scatto non ci avrei mai creduto. Che nascondesse odio verso la professoressa o avesse un debole per lei come si fa a dirlo? È tutto assurdo”.

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/06/15/news/ragusa_bidello_spara_a_insegnante_la_donna_gravissima-61134313/?ref=HREA-1

ALLA SCUOLA ELEMENTARE «PAPPALARDO» DI VITTORIA
Bidello spara alla prof di religione a scuola
Cinque colpi all’addome: è morta
L’omicidio all’interno di un istituto del Ragusano
Il ritratto della vittima: felice, era diventata nonna
Il ritratto dell’assassino: tutti lo chiamavano il poeta

RAGUSA – Scene da far west in una scuola elementare del Ragusano. Un bidello, Salvatore Lo Presti, 69 anni ha sparato cinque colpi di pistola contro Giovanna Nobile, insegnante di religione, di 53 anni, uccidendola. L’uomo è stato arrestato per omicidio volontario. Il movente: non si esclude l’ipotesi che a scatenare la follia dell’uomo possa essere stata la rabbia per la pensione imminente o per una passione non corrisposta.
FAR WEST – La tragedia si è consumata nella scuola elementare «Pappalardo» di Vittoria. La sparatoria è avvenuta all’interno dell’istituto mentre era in corso una riunione del corpo docenti. È stata un’azione fulminea, quella messa in atto dal bidello, noto come «il poeta», a pochi giorni dalla pensione. Cinque colpi di pistola hanno raggiunto la donna. Un sesto colpo è stato sparato in aria per l’intervento di un altro bidello, che ha alzato il braccio dell’uomo facendo cambiare la traiettoria al proiettile, che si è poi conficcato sul tetto.

COLPO AL FEGATO FATALE – I sanitari hanno fatto il possibile per salvare la vita all’insegnante . «Quando è arrivata in pronto soccorso trasportata dall’autoambulanza – dice il medico Giuseppe Marino – le sue condizioni erano disperate perché due colpi di arma da fuoco le avevano provocato una forte emorragia addominale. Un colpo aveva raggiunto il fegato. Siamo riusciti a rianimarla ma non ha superato l’intervento chirurgico».

L’interno della scuola, sconvolta per l’omicidio – Clicca per ingrandire
INCONTRO DI FINE ANNO – L’insegnante si era recata a scuola per un incontro di fine anno scolastico. Dopo aver firmato delle pratiche in segreteria stava lasciando l’istituto, quando l’uomo l’ha raggiunta sulle scale, armato di pistola, sparandole contro. L’aggressore è uscito dalla scuola, ma è stato fermato poco dopo dalla polizia in strada.
MOMENTI DI TERRORE – È sconvolta Giovannella Mallia, preside vicaria dell’istituto. «Mi trovavo nella stanza accanto alla segreteria e dopo aver sentito i colpi mi sono precipitata per vedere cosa fosse accaduto», racconta. «Ho visto Giovanna Nobile a terra che già non dava segnali di vita, ho provato a rianimarla ma ho capito subito che la stavamo perdendo e quando è arrivata l’autoambulanza aveva perso già i sensi». «Stavo sistemando i registri – aggiunge l’insegnante – e i colpi di arma di fuoco che ho sentito sono stati uno dietro l’altro. La segretaria Concetta Insaudo e altri due applicati di segreteria gridavano perchè avevano assistito in diretta al ferimento della collega e non si davano pace. Ho avuto paura e non riesco ancora a razionalizzare come sia potuto accadere. Tra il bidello e la docente di religione – sottolinea Mallia – c’era stato in passato qualche discussione ma cose normali in un istituto. Che la cosa potesse degenerare non era ipotizzabile».

IL DIRIGENTE: «SONO SCONVOLTO» – Arriva sconvolto il dirigente scolastico dell’istituto, Sebastiano Lima. «Stavo facendo esami in una scuola di Acate – dice – quando mi hanno telefonato. Stentavo a crederci. Non so cosa sia scattato nella sua mente. Il primo caldo, la rabbia per dovere andare in pensione anticipatamente perchè poteva ancora rimanere ancora in servizio». «Ecco, questo era un suo chiodo fisso, ma da qui a sparare ce ne vuole… Questa tragedia – conclude Lima – mi sconvolge, non ce la faccio proprio a sostenere il peso di questo dramma».

IL PM: «TROPPE ARMI DETENUTE LEGALMENTE» – «Ancora un femminicidio con un movente oscuro». Così il procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia, interviene sul dramma di Vittoria. Il magistrato invita poi a riflettere su un dato: «Ci sono troppe armi detenute legalmente senza una precisa ragione, occorre un loro censimento».

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Gianna era felice: era diventata
nonna solo un mese fa
Tutti descrivono la prof uccisa come una donna solare, pronta a dare una mano a tutti. «Non era affatto turbata»

RAGUSA – Era diventata nonna da poco più di un mese fa, Giovanna – Gianna per tutti quelli che la conoscevano -, la prof di religione uccisa dal bidello. Cinquantatré anni, sposata da 32 anni, Gianna aveva due figli, Chiara e Andrea verso i quali nutriva un grande amore. Una famiglia che tutti descrivono affiatata e unita, Una persona, Gianna, descritta come «solare» da chi frequentava la sua casa , pronta a darsi da fare per gli altri. Per questo motivo nessuno riesce a spiegare il gesto del bidello. «Non è possibile che Gianna non ci sia più – dice Nicoletta Messina – perchè con lei abbiamo vissuto le gioie più belle della vita. Dai banchi di scuola sino al giorno del matrimonio e alla nascita dei figli. Era entusiasta della nascita del nipotino». Patrizia Nifosì, altra amica della vittima, è addolorata: «È tutto assurdo, non si può morire in questo modo. Andare a scuola e trovare la morte. Ha battezzato mio figlio ed aveva sempre una parola dolce per tutti. Insegnava religione perchè era una cattolica praticante e aveva un amore infinito per il prossimo». Uccisa dalla furia assassina per un movente ancora nebuloso – un raptus dell’uomo o una passione che solo lui provava -, la sua morte lascia sgomenti tutti a Vittoria. «Era un’insegnante di cui tutti mi hanno lodato le doti umane e professionali», dice turbato l’assessore alla Pubblica Istruzione Piero Gurrieri.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2013/15-giugno-2013/gianna-era-felice-era-diventata-nonna-solo-mese-fa–2221666970586.shtml

Il bidello-poeta con la passione delle armi
Sarebbe andato in pensione tra pochissimi mesi

RAGUSA – Lo chiamavano «il poeta», per la sua passione di scrivere testi, ma sembrava anche «uno che ce l’aveva col mondo intero». Così i colleghi descrivono Salvatore Lo Presti, bidello, 69 anni. L’uomo impiegato dal 1985 nell’istituto elementare della cittadina Ragusana, avrebbe a breve conseguito la pensione. Con qualche mese d’anticipo rispetto alla scadenza naturale sarebbe andato in quiescenza prima dell’estate. La cosa a quanto pare non gli andava giù. «Ecco, questo era un suo chiodo fisso, ma da qui a sparare ce ne vuole… », il commento del dirigente scolastico Sebastiamo Lima. Il 69enne deteneva legalmente una pistola, con cui ha fatto fuoco, e due fucili da caccia. Spesso portava questa pistola con sé, caricata a salve. Forse per darsi un tono da duro, forse per impressionare qualcuno. Nella scuola c’è qualcuno pronto a dire che Lo Presti avesse un debole per la docente di religione, ma che lei l’avesse più volte messo a posto. Potrebbe essere questo – unita alla depressione per l’imminente pensionamento – la causa scatenante della sua furia omicida?

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2013/15-giugno-2013/bidello-poeta-la-passione-armi-2221667919098.shtml

Sparatoria dentro la scuola
bidello uccide un’insegnante
L’uomo ha confessato: ha sparato perché era stato rifiutato. A Vittoria, in provincia di Ragusa, l’omicidio. La professoressa, che insegnava religione, ha subito cinque colpi di pistola all’addome ed è morta in ospedale. L’uomo stava per andare in pensione anticipatamente

VITTORIA (RAGUSA) – Giovanna Nobile, 54 anni, insegnante di religione, è stata uccisa con cinque colpi di pistola all’addome da Salvatore Lo Presti, 69 anni, cinque figli, bidello dell’istituto Pappalardo di Vittoria. L’omicidio è avvenuto questa mattina a scuola. La donna si trovava in segreteria per firmare una graduatoria quando è stata affrontata e poi rincorsa per le scale dall’uomo che le ha puntato l’arma addosso. Poi i cinque colpi, un sesto proiettile non ha colpito la donna, grazie a un altro bidello che è intervenuto alzando il braccio di Lo Presti. Giovanna Nobile è stata trasportata all’ospedale Guzzardi di Vittoria dove è morta poco dopo il ricovero. Lo Presti è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di omicidio volontario.

Ha ucciso l’insegnante perchè se ne era invaghito e lei aveva sempre decisamente respinto le assurde avance del bidello. Questo il movente dichiarato da Lo Presti davanti al dirigente della Squadra mobile Francesco Marino e a quello del commissariato Rosario Amarù. Mentre venivano prestati i soccorsi alla donna, l’omicida si è allontanato, ma è stato rintracciato poco dopo dai poliziotti ed è apparso in evidente stato confusionale.

Giovanna Nobile, trasportata all’ospedale di Vittoria, è morta poco dopo mezzogiorno, malgrado un disperato intervento chirurgico. Lo Presti deve rispondere di omicidio volontario, per lui dovrebbe scattare anche l’aggravante della premeditazione ed ne è stata disposta la carcerazione. Il bidello,
che durante l’interrogatorio ha accusato un lieve malore, sarebbe dovuto andare in pensione tra meno di un mese.

Il sindaco ha sospeso in segno di lutto le manifestazioni in programma a Vittoria, mentre il ministro Carrozza ha inviato un team di psicologi. Sconvolto il dirigente scolastico dell’istituto, Sebastiano Lima. “Stavo facendo esami in una scuola di Acate – ricostruisce – quando mi hanno telefonato. Stentavo a crederci, perchè il bidello era solito sproloquiare ma non aveva dato in precedenza motivi di preoccupazione. Non so cosa sia scattato nella sua mente. Il primo caldo, la rabbia per dovere andare in pensione anticipatamente perchè poteva rimanere ancora in servizio”. “Ecco per questo motivo aveva un chiodo fisso, ma da qui a sparare ce ne vuole… Questa tragedia – chiosa Lima – mi sconvolge, non ce la faccio proprio a sostenere il peso di questo dramma”.

Era noto come ‘il poeta’, per la sua passione di scrivere testi, ma sembrava anche “uno che ce l’aveva col mondo intero”. È descritto così Salvatore Lo Presti. “Ce l’aveva col mondo intero – dice un suo collega, Biagio Cirica – ma non andava al di là dello sproloquio. In fondo era uno tranquillo, mai e poi mai avrei pensato che gli scattasse questo raptus”.

“Anche stamattina stava facendo i soliti discorsi – ricostruisce il bidello – quando è arrivata la professoressa Nobile l’ha seguita per le scale e appena dentro la segreteria ha cominciato a sparare. Ma non mi sono preoccupato perché conoscendolo ho pensato che avesse sparato a salve, invece aveva fatto terribilmente sul serio. È stato un mio collega, Salvatore Gallo, a bloccarlo e a disarmarlo prima che arrivasse la polizia”.

“Lo conosco da quasi 30 anni – sottolinea Cirica – perché abbiamo preso servizio a scuola nel 1985 e che potesse avere questo scatto non ci avrei mai creduto. Che nascondesse odio verso la professoressa o avesse un debole per lei come si fa a dirlo? È tutto assurdo”.

Racconta Giovanna Mallia, vicaria dell’istituto: “Mi trovavo nella stanza accanto, stavo sistemando i registri, quando ho sentito i colpi di pistola e le urla della segreteria Concetta Insaudo e degli altri due applicati di segreteria che hanno assistito alla scena. Ho sentito dei colpi uno dietro l’altro. Tra i due c’era stata qualche discussione in passato ma cose normali in un istituto scolastico. Che la cosa potesse degenerare non era ipotizzabile”.

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/06/15/news/ragusa_bidello_spara_a_insegnante_la_donna_gravissima-61134313/

ALLA SCUOLA ELEMENTARE «PAPPALARDO» DI VITTORIA
Bidello uccide la prof di religione a scuola
perché era indifferente alla sua passione
L’omicidio all’interno di un istituto del Ragusano

RAGUSA – Scene da far west in una scuola elementare del Ragusano. Un bidello, Salvatore Lo Presti, 69 anni ha sparato cinque colpi di pistola contro Giovanna Nobile, insegnante di religione, di 53 anni, uccidendola. L’uomo è stato arrestato per omicidio volontario.
IL MOVENTE – Avrebbe ucciso l’insegnante perché se ne era invaghito, ma lei si era sempre dimostrata indifferente alle assurde avances del bidello. Questo il movente dichiarato da Lo Presti, padre di cinque figli. L’uomo ha confessato davanti al dirigente della Squadra mobile Francesco Marino. Sarebbe stato «colpito dalla sua indifferenza» per «sentimenti assolutamente non ricambiati» anche perchè mai espressi in maniera evidente e pubblica. È il delitto, quindi, per una «passione senza riscontro» quello commesso dal bidello. Lo ha confessato lo stesso omicida spiegando di avere premeditato il delitto. Secondo gli investigatori è stata «una lucida follia», l’insegnante era all’oscuro dei sentimenti dell’uomo o ne aveva avuto solo un parziale accenno.

FAR WEST – La tragedia si è consumata nella scuola elementare «Pappalardo» di Vittoria. La sparatoria è avvenuta all’interno dell’istituto mentre era in corso una riunione del corpo docenti. È stata un’azione fulminea, quella messa in atto dal bidello, noto come «il poeta», a pochi giorni dalla pensione. Cinque colpi di pistola hanno raggiunto la donna. Un sesto colpo è stato sparato in aria per l’intervento di un altro bidello, che ha alzato il braccio dell’uomo facendo cambiare la traiettoria al proiettile, che si è poi conficcato sul tetto. «Poteva fare una strage, l’ho bloccato d’istinto, ma non ditemi come ho fatto perchè non lo so neanche io. Sono stanco e provato da questa assurda giornata», dice Salvatore Gallo, 56 anni,

COLPO AL FEGATO FATALE – I sanitari hanno fatto il possibile per salvare la vita all’insegnante . «Quando è arrivata in pronto soccorso trasportata dall’autoambulanza – dice il medico Giuseppe Marino – le sue condizioni erano disperate perché due colpi di arma da fuoco le avevano provocato una forte emorragia addominale. Un colpo aveva raggiunto il fegato. Siamo riusciti a rianimarla ma non ha superato l’intervento chirurgico».

INCONTRO DI FINE ANNO – L’insegnante si era recata a scuola per un incontro di fine anno scolastico. Dopo aver firmato delle pratiche in segreteria stava lasciando l’istituto, quando l’uomo l’ha raggiunta sulle scale, armato di pistola, sparandole contro. L’aggressore è uscito dalla scuola, ma è stato fermato poco dopo dalla polizia in strada.
MOMENTI DI TERRORE – È sconvolta Giovannella Mallia, preside vicaria dell’istituto. «Mi trovavo nella stanza accanto alla segreteria e dopo aver sentito i colpi mi sono precipitata per vedere cosa fosse accaduto», racconta. «Ho visto Giovanna Nobile a terra che già non dava segnali di vita, ho provato a rianimarla ma ho capito subito che la stavamo perdendo e quando è arrivata l’autoambulanza aveva perso già i sensi». «Stavo sistemando i registri – aggiunge l’insegnante – e i colpi di arma di fuoco che ho sentito sono stati uno dietro l’altro. La segretaria Concetta Insaudo e altri due applicati di segreteria gridavano perchè avevano assistito in diretta al ferimento della collega e non si davano pace. Ho avuto paura e non riesco ancora a razionalizzare come sia potuto accadere. Tra il bidello e la docente di religione – sottolinea Mallia – c’era stato in passato qualche discussione ma cose normali in un istituto. Che la cosa potesse degenerare non era ipotizzabile».

IL DIRIGENTE: «SONO SCONVOLTO» – Arriva sconvolto il dirigente scolastico dell’istituto, Sebastiano Lima. «Stavo facendo esami in una scuola di Acate – dice – quando mi hanno telefonato. Stentavo a crederci. Non so cosa sia scattato nella sua mente. Il primo caldo, la rabbia per dovere andare in pensione anticipatamente perchè poteva ancora rimanere ancora in servizio». «Ecco, questo era un suo chiodo fisso, ma da qui a sparare ce ne vuole… Questa tragedia – conclude Lima – mi sconvolge, non ce la faccio proprio a sostenere il peso di questo dramma».

SCUOLA SOTTO CHOC: ARRIVA SQUADRA PSICOLOGI – Il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha chiamato la preside vicaria Giovannella Mallia a cui ha voluto testimoniare la sua vicinanza e le ha annunciato l’invio di una squadra di psicologi a sostegno dei ragazzi e degli insegnanti.

SOSPESO FESTIVAL JAZZ – In segno di lutto per l’omicidio, a distanza di un mese dalla tragedia del muratore Salvatore Guarascio che si era dato fuoco perché la sua casa era stata messa all’asta, il sindaco della città Giuseppe Nicosia, di concerto con gli organizzatori, ha deciso di sospendere il concerto in programma per sabato sera del Vittoria Jazz Festival.

IL PM: «TROPPE ARMI DETENUTE LEGALMENTE» – «Ancora un femminicidio con un movente oscuro». Così il procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia, interviene sul dramma di Vittoria. Il magistrato invita poi a riflettere su un dato: «Ci sono troppe armi detenute legalmente senza una precisa ragione, occorre un loro censimento».

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