Uccide la moglie malata e si suicida

Milano, uccide la moglie in clinica
poi si suicida davanti al corpo di lei
L’uomo era un gioielliere in pensione. Il suicidio subito dopo il delitto davanti al corpo di lei. Due mesi fa la donna aveva avuto un’ischemia cerebrale, da allora il marito era molto provato psicologicamente. Non è escluso che si sia trattato di un gesto concordato dai due coniugi

Un uomo di 76 anni ha ucciso a colpi di pistola la moglie malata nella clinica dove era ricoverata. Subito dopo si è sparato, uccidendosi di fronte al corpo di lei. E’ accaduto a Paderno Dugnano, nel Milanese, nella residenza sanitaria assistenziale in cui la donna, 79 anni, era ricoverata da quando un paio di mesi fa aveva avuto un’ischemia cerebrale mentre si trovava a Paderno Dugnano a casa della figlia. L’uomo, Giancarlo Bocciarelli, gioielliere in pensione, era molto prostrato per le condizioni della moglie Anna, a cui era molto legato e avrebbe manifestato ai due figli il suo malessere durante le feste di Natale.

Come quasi tutti i giorni, si è presentato in clinica intorno alle 11.30, per far visita alla moglie, ricoverata nella residenza Bernardelli, in condizioni gravi, ma lucida di mente. Ma una volta nella stanza, Bociarelli ha estratto la pistola, una 38 special che deteneva regolarmente dai tempi in cui faceva il gioielliere, e ha sparato due colpi al petto della moglie, mirando bene al cuore. Subito dopo ha rivolto l’arma verso se stesso, facendo fuoco una terza volta, alla tempia. Non si sa se i due coniugi avessero concordato questa fine comune.

La verità sulla tragedia è emersa solo dopo i primi accertamenti medico-legali. Sulle prime, infatti, per via delle ferite poco evidenti sul corpo di lei, si pensava solo
che l’uomo si fosse suicidato al suo capezzale. Quando i medici e gli investigatori si sono accorti dei fori sul petto della donna, si è capito quanto era successo. L’ex gioielliere era originario di Milano, come la moglie. Ma i due abitavano a Carpaneto Piacentino, in provincia di Piacenza. Il luogo dell’omicidio-suicidio, la residenza Bernardelli, si trova in via Maresciallo Giardino, alla periferia di Paderno. E’ una struttura residenziale moderna, a fianco della clinica San Carlo.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/01/02/news/milano_uccide_in_clinica_la_moglie_e_si_ammazza_a_colpi_di_pistola-74978516/?ref=HREC1-2

Uccide la moglie in coma in clinica
e si spara davanti al corpo di lei
La 79enne era stata colpita da un ictus due mesi fa. L’ex gioielliere ha usato la pistola regolarmente detenuta

Ha sparato un colpo al cuore alla moglie, da due mesi in un letto d’ospedale per un’ischemia. Poi, di fronte al corpo morto della donna, si è sparato alla testa ed è crollato a terra, in un lago di sangue. La tragedia familiare è avvenuta stamattina alle 9.55 in una stanza della Residenza «Emilio Bernardelli», a Paderno Dugnano. Gianfranco Bocciarelli, 76 anni, gioielliere in pensione, non ce l’ha fatta a reggere il peso di vedere la compagna della sua vita, Anna Pirotta, 79 anni, peggiorare ogni giorno di più. Ai figli aveva confidato: «Se la mamma morirà, io la raggiungerò». Così è stato. Ieri, come ogni mattina, è andato a fare visita alla moglie. Da due mesi la donna era ricoverata a Paderno Dugnano per i postumi di un’ischemia cerebrale. Da alcuni giorni le sue condizioni erano ulteriormente peggiorate. La pensionata era in coma e le possibilità che si riprendesse ormai inesistenti. Disperato, ha chiuso la porta della stanza. Ha tirato fuori dalla tasca del cappotto una pistola regolarmente denunciata, e ha ucciso la moglie, sparandole un colpo di pistola al cuore. Subito dopo, ha puntato l’arma alla testa, e si è ucciso. Quando i sanitari della casa di cura hanno sentito i due colpi di pistola, si sono precipitati nella stanza. Ma ormai era troppo tardi: i corpi del gioielliere e della moglie erano senza vita e in un lago di sangue. L’uomo non ha lasciato alcun biglietto né ha spiegato in alcun modo il suo gesto. «Ci eravamo abituati alla presenza quotidiana di quest’uomo gentile – ha spiegato Eugenio Vignati, direttore della «Residenza Bernardelli» -. Ogni mattina arrivava e faceva lunghe visite a sua moglie. Un simile gesto non era purtroppo prevedibile». Giancarlo Bocciarelli da 12 anni viveva a Carpaneto Piacentino. Per una vita aveva fatto il gioielliere in un negozio in via Losanna, a Milano. Da oltre cinquant’anni era sposato con Anna Pirrotta. Erano una coppia molto unita, a detta di tutti i conoscenti. Due mesi fa un ictus cerebrale aveva colpito la donna mentre la coppia era a casa della figlia quarantenne, che vive a Milano. La donna era stata ricoverata a Paderno Dugnano perché la Residenza «Emilio Bernardelli» è una delle migliori strutture nell’assistenza dei lungo degenti. «E’ una tragedia della disperazione che mi ha profondamente colpito – ha commentato il sindaco di Paderno Dugnano, Marco Alparone -. Quando due persone si sono profondamente amate, non è facile accettare la separazione, ma soprattutto assistere alla sofferenza e allo spegnersi della vita della propria compagna di una vita».

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/14_gennaio_02/uccide-moglie-coma-clinica-si-spara-al-corpo-lei-4f144ac2-73af-11e3-8c6d-871530ae059d.shtml

Paderno Dugnano, 76enne uccide in clinica la moglie malata e si spara alla tempia
L’ex gioielliere, Giancarlo Bocciarelli, era originario di Milano, come la consorte, Anna, di 79 anni. L’uomo era arrivato nella clinica intorno alle 11, come altre volte, in visita. Nessuno si è accorto di nulla fino a quando improvvisamente gli infermieri hanno sentito le detonazioni provenire dalla stanza dov’era allettata la donna

Giancarlo Bocciarelli, gioielliere in pensione, ha ucciso la moglie malata a colpi di pistola nella clinica di Paderno Dugnano (periferia nord di Milano) dove era ricoverata da due mesi, e subito dopo si è sparato uccidendosi di fronte al corpo di lei. L’arma usata era regolarmente detenuta dal 76enne. L’ex gioielliere era da tempo molto prostrato per le gravi condizioni della moglie Anna, a cui era molto legato e già durante le feste di Natale aveva manifestato ai due figli il suo malessere per la situazione della consorte. Lasciano un figlio di 42 anni e una figlia di 40, residenti a Rho (Milano). Chi li conosceva dice che “erano unitissimi” e non nasconde che dal sopraggiungere della grave ischemia l’uomo era crollato “in un profondo stato di depressione”. I due abitavano a Carpaneto Piacentino (Piacenza).

Intorno alle 11.30 l’uomo era andato nella struttura in cui era ricoverata la 79enne. Si tratta della residenza sanitaria per anziani “Emilio Bernardelli”, dove si trovava per un’ischemia cerebrale. Una volta nella stanza della donna, il marito ha estratto la pistola, una 38 special che deteneva regolarmente dai tempi in cui faceva il gioielliere, e ha sparato due colpi al petto della moglie. Subito dopo ha rivolto l’arma verso se stesso, facendo fuoco una terza volta, alla tempia. Nessuno si era accorto di nulla fino a quando improvvisamente gli infermieri hanno sentito le detonazioni provenire dalla stanza dov’era allettata la donna. Sulle prime, per via delle ferite poco evidenti sul corpo di lei, si pensava solo che l’uomo si fosse suicidato al suo capezzale. Quando i medici e gli investigatori si sono accorti dei fori sul petto della donna (l’uomo ha mirato al cuore), si è capito quanto era successo.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/02/paderno-dugnano-uccide-in-clinica-la-moglie-malata-e-si-spara/830106/

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