Ravenna, ex guardia giurata uccide la compagna e si toglie la vita
L’omicidio-suicidio in casa della coppia che era assieme da vent’anni. L’uomo ha sparato anche al cagnolino
RAVENNA – Lui prima ha sparato a lei in testa, poi ha mirato al cagnolino che per loro due – assieme da una ventina d’anni e senza figli – era uno della famiglia. Infine ha rivolto l’arma verso se stesso, sempre all’altezza della testa, e ha premuto il grilletto. Sono morti tutti e due sul colpo nella loro camera da letto nell’appartamento di via Romea nord a Savio di Cervia, frazione a sud di Ravenna.
Marco Rossi aveva 57 anni, era nato a Perugia e in passato aveva fatto la guardia giurata. E’ per questo che aveva ancora il permesso di detenere la sua pistola a tamburo. Paola Fabbri, di un anno più giovane, era la parrucchiera del paese. Il suo salone si trova giusto a poche decine di metri dalla loro abitazione. Il compagno da qualche tempo le dava una mano là dentro. Oggi il negozio era chiuso per via del riposo settimanale: è la ragione per la quale i corpi dei due sono stati trovati ancora in pigiama nonostante tutto sia accaduto a mattino inoltrato. Sette in totale i colpi contati dai carabinieri della locale Compagnia e del nucleo Investigativo. La bestiola, un piccolo meticcio nero, deve avere cercato terrorizzata uno scampo prima di finire a sua volta colpita alla testa: è stata poi portata in condizioni disperate in un vicino studio veterinario. Molte ore più tardi i corpi dei suoi padroni sono stati portati in obitorio.
La prima a realizzare quanto era accaduto là dentro, è stata la madre della donna che vive in un appartamento vicino. Era lei che di solito cucinava il pranzo per i due. E così dopo il mezzogiorno, non avendoli ancora sentiti, ha deciso di andare a vedere. I due cadaveri erano uno vicino all’altro, senza possibilità di soccorso. Il cagnolino agonizzante.
All’abitazione sono subito giunti anche il Procuratore capo Alessandro Mancini e il pm di turno, Monica Gargiulo. Pochi i dubbi sulla dinamica sull’accaduto. Le verifiche si sono semmai concentrare su un possibile movente, soprattutto in ragione del fatto che tra la coppia non sembravano esistere particolari di conflittualità. Descritti da amici, clienti e vicini come due che andavano d’accordo, gentili e sorridenti: due affiatati e sereni, con lo stesso lavoro e perfino con le stesse passioni. Tanto che sarebbero dovuti partire a breve per una crociera. Se ne concedevano una all’anno, e qualche volta andavano pure in montagna. E allora in questo contesto, per capire come mai lui possa avere all’improvviso premuto il grilletto, potrebbe rivelarsi determinante il fatto che l’uomo da tempo soffrisse di una grave patologia intestinale. E che per questo assumesse anche farmaci antidepressivi. Più di recente gli era stata prospettata un’operazione chirurgica che avrebbe segnato per sempre la qualità della sua vita. Una sequenza di eventi che letta così, restituisce il gesto disperato di qualcuno che vuole portarsi dietro tutti i propri cari.
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/05/11/news/ravenna-114101415/