Soffoca la moglie con un cuscinoper mettere fine alle sue sofferenzeTragedia in una famiglia di anziani a Legnano. L’uomo ha anche tentato di tagliarsi le vene
La polizia sul luogo della tragediaSua moglie l’ha soffocata nel sonno dopo sessantacinque anni di matrimonio. Ha premuto il cuscino contro il suo volto, con tutte le forze di cui disponeva: non voleva farla soffrire più. E poi ha tentato, senza riuscirci, di togliersi la vita. Ma Fernando Prendin, 84 anni, originario di Marnate in provincia di Varese, progettista e capo officina in pensione, ieri è stato arrestato dalla polizia del commissariato di Legnano, la città dove abitava, in via Aurelio Robino, con la vittima, Jolanda Ripamonti, di 85 anni. Per quel gesto d’amore disperato Prendin – per il quale, vista l’età, sono stati disposti gli arresti domiciliari – è accusato di omicidio volontario. La donna, originaria di Masate, soffriva da anni di alzheimer. Venti giorni fa era caduta e si era fratturata il femore.
Dopo il ricovero era tornata a casa ma continuava a lamentarsi per i dolori. I due vivevano da soli, in una villa a due piani che lui aveva adeguato alle condizioni di salute della moglie, occupandosi direttamente, per esempio, dei lavori di ristrutturazione del bagno, o curando il giardino per le passeggiate in carrozzina. Un uomo ancora attivo, il signor Fernando. E meticoloso, come dimostra l’ordine nella taverna, piena di attrezzi per il bricolage.Venerdì, a mezzanotte, ha deciso di dire basta. Ha lasciato un biglietto per il figlio e le due nipoti: "Perdonatemi – ha scritto – non sapevo come andare avanti. Eravamo diventati un peso". Prendin ha provato anche a uccidersi, prima utilizzando delle lamette, poi cercando di soffocarsi con un sacchetto di plastica, ma non ci è riuscito. Subito dopo ha telefonato al figlio Guido, 58 anni, che vive a Castellanza: "Vieni qui – ha farfugliato in lacrime – l’ho fatta finita".
Dopo l’intervento degli agenti, guidati dal vicequestore aggiunto Antonio D’Urso, il sostituto procuratore di Milano Maurizio Ascione ha disposto l’arresto dell’anziano, convalidato poi dal gip Paola Di Lorenzo. "Non ce la facevo più – ha confessato in lacrime, e ancora sotto choc Prendin – non reggevo più fisicamente e nemmeno psicologicamente. Ho cercato fino all’ultimo di prendermi cura di lei ma era diventato impossibile". Lei non lo riconosceva più. "Prima di addormentarsi mi ha chiamato papà". L’uomo sconterà i domiciliari a casa del figlio, per evitare che possa tentare di nuovo il suicidio. Il pm ha disposto un’autopsia. Jolanda, racconta Fernando, ha sofferto poco: "Era esile e magra, è morta subito. Ho fatto tutto per non farla soffrire".
http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/08/01/news/soffoca_la_moglie_con_un_cuscino_per_mettere_fine_alle_sue_sofferenze-5990471/?ref=HREC2-2
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