Cugino e zio, maresciallo dell’esercito, italiani, accusati di abusi nei confronti di una ragazzina di 12 anni

Bimba denuncia gli abusi
con letterine ai compagni
Un maresciallo dell’Esercito è stato arrestato a Palermo con l’accusa di aver abusato della nipotina di 12 anni. L’indagine della Procura dei minorenni ha preso il via dopo che la piccola ha scritto alcune lettere ai compagni di scuola raccontando le violenze

Nelle lettere ai compagni Giulia ha raccontato di quel soggiorno di casa in cui lo zio e il cugino abusavano di lei. Ha raccontato la sua solitudine, il suo disagio e la sua paura. Ha snocciolato, con il linguaggio schietto dei suoi 12 anni, diversi episodi in cui i parenti “mettevano la loro parte intima nella mia parte intima”. Giulia l’aveva detto anche alla sua mamma, ma è stata messa a tacere per evitare una tragedia familiare. I compagni, invece, le hanno subito creduto e hanno riferito agli insegnanti di quelle confidenze, permettendo l’arresto dello zio, S. E., un maresciallo dell’esercito finito ai domiciliari nell’abitazione di Perugia dove nel frattempo si è trasferito. L’uomo, adesso, rischia fino a quattordici anni di reclusione.

Una storia raccapricciante quella della piccola Giulia, in cui l’orco, come sempre più spesso accade, ha il volto di un familiare e le violenze si consumano tra le mura domestiche. Anche in questa storia alla paura della piccola vittima si è aggiunta quella della mamma che, per salvare i rapporti familiari, aveva addirittura convinto la sua piccola sarebbe stata accusata di infermità mentale. E intanto la sua bambina subiva le violenze nella casa di Palermo in cui lo zio, spesso, la andava a trovare.

L’incubo di Giulia è finito giovedì, quando i poliziotti della squadra mobile di Perugia hanno bussato alla porta di casa dello zio. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su minore. La misura cautelare è stata emessa dal Tribunale di Palermo, dopo un’indagine durata un anno e coordinata dalla Procura dei minori.

L’inchiesta ha preso le mosse dopo l’arrivo di una segnalazione del Goiam, il gruppo operativo interistituzionale contro gli abusi sui minori. La ragazzina è stata seguita per mesi da un’équipe di psicologi. Agli specialisti ha ripetuto quei racconti. Ha detto che dormiva nel letto con la nonna e lo zio, e che quest’ultimo la costringeva ad avere rapporti sessuali. La bambina ha espresso con fervore l’impellente bisogno di sottrarsi a quel sistema di vita e la sua versione è stata accreditata anche dai magistrati. Tutti racconti che sono venuti fuori dopo che la dodicenne è stata affidata a una comunità.

Dagli accertamenti medici, inoltre, è risultato che già dall’età di otto anni la bambina soffriva di diano riconducibili ad una condizione di profondo malessere psicologico, determinato, con molta probabilità, anche dai soprusi di un fratello. Una vicenda dalla quale la piccola aveva capito che non sarebbe riuscita a venire fuori. Le lettere ai compagni sono state il suo ultimo grido d’aiuto.

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/04/02/news/bimba_denuncia_gli_abusi_con_letterine_ai_compagni-14397838/

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