Uomo, accusato di aver ucciso moglie e i quattro figli e di averli seppelliti in giardino

Uccide la moglie e i quattro figli e li seppellisce in giardino: il “mostro” di Nantes è in fuga

Un terribile caso di cronaca, accaduto a Nantes, dove un uomo di cinquant’anni avrebbe sterminato la sua famiglia, per poi darsi alla fuga. E’ tuttora ricercato nel Sud della Francia: la sua auto è stata ritrovata a 400 chilometri di distanza, a Roquebrune sur Argens, nel Var, poco lontano da Frejus, nel parcheggio di un hotel dove pare abbia trascorso la notte tra il 14 e il 15 aprile.

Tutto ha inizio circa tre settimane fa, da quando cioè non si hanno più notizie di una famiglia formata da sei persone. I sospetti sono caduti subito su Xavier Dupont de Ligonnes, un uomo di cinquant’anni che lavorava come commerciale in pubblicità e che viveva insieme alla moglie e ai quattro figli in una villetta nel centro di Nantes. Da qualche tempo, almeno stando alle testimonianze dei vicini, Xavier rivolgeva loro parole deliranti, che facevano riferimento al suo passato di agente segreto e che, dunque, sarebbe dovuto partire nell’ambito di un programma di protezione di testimoni. Quando poi è stato visto riporre alcuni sacchi nel portabagagli della sua auto, tragicamente i sospetti hanno cominciato a concretizzarsi…

C’era chi aveva pensato ad una partenza improvvisa ed in effetti tutto era stato organizzato da Xavier per far credere ciò: aveva inviato una lettera alla scuola frequentata dai due figli più giovani, nella quale avvisava che si sarebbero presto trasferiti in Australia. Allegato alla missiva anche un assegno che saldava la retta scolastica. Allo stesso modo ha avvertito il datore di lavoro della moglie. Ha persino attaccato un bigliettino sulla cassetta della posta di casa: “Da rinviare al mittente“.

Uccide la moglie e i quattro figli e li seppellisce in giardino: il “mostro” di Nantes è in fuga
cronaca

23 aprile 2011
11:44
pubblicato da danila mancini
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la famiglia dupont sterminata a nantes

Un terribile caso di cronaca, accaduto a Nantes, dove un uomo di cinquant’anni avrebbe sterminato la sua famiglia, per poi darsi alla fuga. E’ tuttora ricercato nel Sud della Francia: la sua auto è stata ritrovata a 400 chilometri di distanza, a Roquebrune sur Argens, nel Var, poco lontano da Frejus, nel parcheggio di un hotel dove pare abbia trascorso la notte tra il 14 e il 15 aprile.

Tutto ha inizio circa tre settimane fa, da quando cioè non si hanno più notizie di una famiglia formata da sei persone. I sospetti sono caduti subito su Xavier Dupont de Ligonnes, un uomo di cinquant’anni che lavorava come commerciale in pubblicità e che viveva insieme alla moglie e ai quattro figli in una villetta nel centro di Nantes. Da qualche tempo, almeno stando alle testimonianze dei vicini, Xavier rivolgeva loro parole deliranti, che facevano riferimento al suo passato di agente segreto e che, dunque, sarebbe dovuto partire nell’ambito di un programma di protezione di testimoni. Quando poi è stato visto riporre alcuni sacchi nel portabagagli della sua auto, tragicamente i sospetti hanno cominciato a concretizzarsi…

C’era chi aveva pensato ad una partenza improvvisa ed in effetti tutto era stato organizzato da Xavier per far credere ciò: aveva inviato una lettera alla scuola frequentata dai due figli più giovani, nella quale avvisava che si sarebbero presto trasferiti in Australia. Allegato alla missiva anche un assegno che saldava la retta scolastica. Allo stesso modo ha avvertito il datore di lavoro della moglie. Ha persino attaccato un bigliettino sulla cassetta della posta di casa: “Da rinviare al mittente“.

Quando gli inquirenti hanno perquisito la casa in cerca di indizi, hanno trovato tutto perfettamente in ordine: armadi vuoi e finestre sprangate, come se effettivamente la famiglia fosse partita per un viaggio.

Giovedì la tragica scoperta: avvolti in sacchi di juta, ricoperti da uno strato di calce, Xavier avrebbe cercato di occultare i corpi della moglie, dei quattro figli e persino dei due labrador di famiglia. Da un primo esame autoptico sul corpo della donna e su quello del figlio più grande sono stati rivelati fori da arma da fuoco all’altezza della tempia.

Le vittime di questa, che sembra a tutti gli effetti una strage, familiare sono: Agnes, 49 anni, bidella e insegnante di catechismo; i quattro figli, tutti studenti, Benoit, di 13 anni, Anne di 16, Arthur di 18 e Thomas di 21 anni.

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