#51 – Uomo, accusato di aver ucciso la figlia e di aver ferito il figlio

L’OMICIDIO
Varese, donna accoltellata e uccisa
fermato il padre, ferito il fratello
L’omicidio nel residence dove l’uomo vive dopo la separazione dalla moglie, probabilmente al termine di una lite. Il ragazzo è riuscito a scappare in strada dopo essere stato colpito, lasciando una scia di sangue. Soccorso dai passanti

GAVIRATE (VARESE) – Una donna di circa 30 anni è stata uccisa questa sera a coltellate in un appartamento di Gavirate, cittadina che affaccia sul lago di Varese. Anche il fratello della vittima, è stata accoltellato e si trova ora in ospedale. A quanto si è saputo, il padre della donna è stato portato in caserma dai carabinieri, che stanno ricostruendo la dinamica del delitto e hanno iniziato i rilievi sul luogo del crimine

La donna, stando a quanto si è finora appreso, è stata uccisa in casa, in un residence poco fuori dal centro di Gavirate, con tre colpi di lama in pieno petto. Mentre il fratello è riuscito a scappare in strada rincorso dal padre che lo aveva già colpito: è stato trovato per terra insanguinato da alcuni passanti. Una fuga evidenziata dalle tracce di sangue ben visibili tra il marciapiede e la strada.

Non si esclude che la tragedia sia avvenuta al termine di una lite familiare nella casa in cui il padre dei due ragazzi vive da solo dopo la separazione dalla moglie.

http://www.repubblica.it/cronaca/2011/04/24/news/varese_omicidio-15347643/?ref=HREC1-2

Giovane donna uccisa con 3 coltellate:
fermato il padre dai carabinieri
Ferito anche il fratello della vittima, riuscito però
a fuggire dalla casa di Gavirate, luogo della tragedia

La scena del delittoMILANO – Poche coltellate, all’apparenza tre, inferte con un grosso coltello da cucina al petto: sembrerebbe questo, in attesa dell’autopsia, il modo con cui è stata colpita la trentenne trovata uccisa sabato sera in un residence a Gavirate, nel Varesotto.

ALLA RICERCA DEL MOVENTE – I carabinieri stanno cercando di chiarire il movente del delitto, in cui è rimasto coinvolto anche il fratello della donna (di un anno più grande), che è riuscito a scappare in strada dal secondo piano dopo essere stato a sua volta accoltellato a un fianco. Il padre delle due vittime, un uomo di 69 anni, già portato in caserma, sarà interrogato nella notte dal sostituto procuratore di turno, Luca Petrucci, e attualmente è solo un indiziato. A quanto si è saputo l’omicidio è maturato nell’appartamento dell’uomo, un piccolo alloggio composto da un unico locale, poco prima dell’ora di cena. Le generalità delle persone coinvolte non sono ancora state rese note.

http://www.corriere.it/cronache/11_aprile_24/varese-ragazza-uccisa-coltellate_d22826fe-6ea8-11e0-8ddc-82ba11e35082.shtml

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Raptus di un ex finanziere che da mesi viveva da solo. La vittima lavorava come psicologa
Non accetta la separazione, uccide la figlia
Gavirate: la donna era andata a fare gli auguri di Pasqua al padre. Ferito anche il fratello

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Un pizzaiolo e un passante salvano il ragazzo ferito dal padre

Raptus di un ex finanziere che da mesi viveva da solo. La vittima lavorava come psicologa

Non accetta la separazione, uccide la figlia

Gavirate: la donna era andata a fare gli auguri di Pasqua al padre. Ferito anche il fratello

GAVIRATE (Varese) – «Davvero ho ucciso mia figlia? Lo sapevo che andava a finire così» ha detto ai carabinieri di Varese, che lo hanno trovato, sotto choc, davanti al corpo della donna. Mario Camboni, 69 anni, si era temporaneamente separato dalla moglie ma voleva tornare da lei a Mesenzana. E invece, quella famiglia che tanto gli mancava, l’ha distrutta con le sue mani, la sera di Pasqua, con un raptus di violenza improvviso rivolto ai sui ragazzi: Alessandra, psicologa di 32 anni da tempo residente ad Albignasego (Padova) e Federico, 34 anni, avvocato a Milano. I due giovani erano andati a trovarlo, a Gavirate, portando una colomba per festeggiare assieme.

L’uomo è un ex maresciallo della guardia di finanza in pensione: una moglie e tre figli laureati (l’altro fratello è un agente immobiliare) e discrete disponibilità economiche. L’omicidio sarebbe maturato per una serie di rancori nati all’interno delle mura domestiche, ma si stanno effettuando anche indagini di tipo patrimoniale. Il padre pensava di aver dato una vita agiata e rispettabile ai figli e mal sopportava l’allontanamento, al quale pare fosse stato invitato controvoglia dai familiari. L’antefatto del delitto risale allo scorso 27 dicembre quando, a causa dei dissapori con la moglie, l’ex maresciallo era andato a vivere da solo, in un monolocale di un anonimo residence di Gavirate, in via Marconi 17: «Non parlava mai con nessuno e stava sempre da solo» dicono i pochi che, in questi mesi, lo avevano notato.

I rancori e forse la depressione avrebbero creato le premesse per il delitto. Alessandra e Federico sono entrati in casa alle 19 di domenica. Mario Camboni ha messo le cose in chiaro: «Non ce la faccio più, voglio tornare a casa a Mesenzana». Alessandra era contraria e il padre avrebbe impugnato il coltello dicendo che piuttosto si sarebbe ammazzato. All’improvviso, invece, lo ha scagliato contro la figlia, almeno tre volte, ferendola mortalmente al petto. Poi ha cercato di uccidere anche Federico, colpendolo alle braccia e due volte sotto il costato. Il ragazzo è però riuscito a scappare. Ha sceso le scale fino in strada, dove ha urlato, fino a quando è stato soccorso da alcuni passanti e salvato in extremis.

L’omicida, forse in preda al panico, è uscito ed è risalito in casa almeno due volte ma senza inseguire il figlio. Ha appoggiato il lungo coltello (30 centimetri) sul ballatoio, e ha atteso l’arrivo dei carabinieri di Varese; Alessandra era in terra in un lago di sangue. Il padre è stato arrestato e condotto in caserma dove il pm Luca Petrucci, che segue l’inchiesta con il procuratore Maurizio Grigo, lo ha interrogato nella notte. Ha confermato la temporanea separazione e i litigi ma ha pronunciato anche frasi sconnesse.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_aprile_26/varese-raptus-separazione-uccide-figlia-190510284223.shtml

Varese, finanziere sardo uccide la figlia il giorno di Pasqua
[Varese, finanziere sardo uccide la figlia il giorno di Pasqua]

Era di origini sarde la donna di circa 30 anni uccisa due giorni fa a Gavirate dal padre, un finanziere in pensione. I protagonisti vivevano da anni nel paese sule rive del lago di Varese, ma da qualche tempo il padre si era stabilito in un complesso residenziale a causa della separazione dalla moglie. I rapporti erano tesi da tempo, e la sera di Pasqua le liti sono tragicamente degenerate.

VARESE – Il fratello è stato ferito nel corso dello stesso episodio ed è stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni anche se non si troverebbe in pericolo di vita. L’aggressore, che all’arrivo dei carabinieri non ha opposto resistenza, è stato portato in caserma dove il magistrato lo ha interrogato. Ora si trova rinchiuso nel carcere dei Miogni con le accuse di omicidio volontario e tentato omicidio, con l’aggravante dei vincoli di parentela, contestate dal sostituto Luca Petrucci della Procura di Varese. I carabinieri stanno comunque ancora svolgendo una serie di accertamenti per avere la certezza sul movente del delitto e su cosa abbia generato la discussione fra i tre mentre.

http://www.sardegnaoggi.it/Cronaca/2011-04-26/16017/Varese_finanziere_sardo_uccide_la_figlia_il_giorno_di_Pasqua.html

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