Un bambino trovato morto. Colpita la partner a martellate. Lui si suicida!

Misteriosa morte di un bimbo a Sant’Antioco
La madre ha delle ferite, il compagno s’impicca
I CARABINIERI DAVANTI ALL’ABITAZIONE DOVE È STATO TROVATO MORTO IL BIMBO

Un giallo e una doppia tragedia si sono consumati nel giro di poche ore a Sant’Antioco. Prima la morte, ancora misteriosa, di un bimbo di 2 anni e mezzo, Mirko, poi la mamma, una giovane donna di 22 anni, che esce di casa insanguinata per chiedere aiuto, colpita alla testa da una martellata al culmine di un violento litigio con il suo compagno. Infine, l’epilogo: l’uomo si rende irreperibile e viene trovato qualche ora dopo impiccato ad un albero nelle campagne del paese.

La cittadina è sotto choc e si interroga sul perché di questo dramma senza precedenti. Nulla si sa sulle cause della morte del piccolo Mirko: quando la mamma, Daniela Sulas, ha chiamato i soccorsi, coperta da una maschera di sangue, il bimbo aveva già cessato di vivere, Inutile ogni tentativo di rianimarlo: sul suo corpo nessuna traccia di violenza. La donna, nel frattempo, è stata accompagnata all’ospedale Sirai di Carbonia: i medici le hanno suturato la ferita alla testa e le sue condizioni non sarebbero gravi.

Ma il suo stato mentale non le ha consentito finora di raccontare con esattezza quando accaduto nelle prime ore del mattino nella sua abitazione. Avrebbe comunque confermato di essere stata colpita con una martellata dal compagno, Igor Garau, trentenne, con il quale conviveva da poche settimane. L’uomo, che non è il padre di Mirko, è scappato e i carabinieri si sono subito messi sulle tracce.

Una fuga disperata con l’intenzione di farla finita: lo hanno trovato poco dopo le 14 nelle campagne del paese, impiccato ad un albero. Il sostituto procuratore del Tribunale di Cagliari, Maria Virginia Boi, ha disposto l’autopsia sul corpo del bimbo, che verrà eseguita probabilmente domani dal medico legale Roberto Demontis. In un breve incontro con i giornalisti, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Davide Angrisani, accompagnato dal responsabile del Reparto operativo, colonnello Franco Amabile, e dal comandante della Compagnia di Carbonia, capitano Giuseppe Licari, hanno fatto il punto sulle indagini che avranno un’accelerazione nelle prossime ore con i primi riscontri dai rilievi del Ris ed una più approfondita testimonianza della giovane mamma.

http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/257795

Muore bimbo nel Sulcis, suicida compagno madre
L’uomo, ricercato da stamani, si e’ impiccato ad un albero nelle campagne

CARBONIA – E’ giallo sulla morte di un bambino di 2 anni deceduto questa mattina nella sua abitazione alla periferia di Sant’Antioco, nel Sulcis. La madre, sporca di sangue, ha chiesto aiuto ad alcuni vicini. Sul luogo sono intervenuti il personale del 118, che non ha potuto far nulla per salvargli la vita, assieme a carabinieri e polizia che stanno svolgendo accertamenti su come sia morto il bimbo.

La madre e’ stata ricoverata in ospedale per alcune ferite sul corpo. E’ stata ferita alla testa forse a martellate. Sono stati i vicini a sentire le urla della madre ed a dare l’allarme. Secondo le prime notizie sul corpo del bimbo non sono stati trovati, per ora, segni di violenza.

Si è impiccato ad un albero nelle campagne di Sant’Antioco Igor Garau, il compagno trentenne della madre del bimbo di due anni e mezzo morto questa mattina nella sua abitazione. Il corpo di Garau, che si era reso irreperibile, è stato notato da un pastore che ha dato l’allarme ai carabinieri che lo stavano ricercando. La madre del bambino resta ricoverata in ospedale per le ferite che gli sarebbero state inferte dal convivente al culmine di una lite. Non si conoscono invece ancora le cause della morte del bimbo.

Gli inquirenti stavano ricercando il compagno della madre del bimbo. Non sarebbe in pericolo di vita la donna, 22 anni, ricoverata in ospedale con una ferita alla testa.

La madre del bimbo morto a Sant’Antioco, Daniela Sulas, sarebbe stata colpita al termine di un litigio con il compagno trentenne. Il sostituto procuratore presso il Tribunale di Cagliari, Maria Virginia Boi, ha intanto disposto l’autopsia sul corpo del bambino. Sarà il medico legale Roberto Demontis a effettuare l’esame. Nell’appartamento al piano terra di una abitazione in via Calasetta, sono giunti anche i carabinieri del Ris di Cagliari.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/03/15/visualizza_new.html_132083278.html

Muore bimbo di 2 anni nel Sulcis
S’impicca il convivente della madre
La madre, ferita alla testa a martellate dall’uomo, ha chiesto aiuto ad alcuni vicini. Il paese: «Siamo sconvolti»

MILANO- Un bimbo di due anni e mezzo, Mirko Mocci, è stato trovato morto in un’abitazione di Sant’Antioco (Sulcis) attorno alle 8 di giovedì. Sul suo corpo non ci sono tracce evidenti di violenze, ma la madre, Daniela Sulas, 23 anni, sporca di sangue, ha chiesto aiuto ad alcuni vicini che hanno poi dato l’allarme. La donna, ferita a martellate alla testa, è stata soccorsa dal 118 e trasportata all’ospedale Sirai di Carbonia dove è ricoverata. I carabinieri, giunti nella casa, hanno subito dato il via alle ricerche del convivente della donna, Igor Garau, che non è il padre del bambino. Ricercato per tentato omicidio, l’uomo è stato poi trovato morto impiccato nelle campagne di Sant’Antioco da un pastore che ha dato l’allarme ai carabinieri. Il cadavere è stato recuperato in località «Su Pranu», a circa 500 metri in linea d’aria dalla casa di via Calasetta, dove la coppia viveva con il piccolo Mirko.
IL CONVIVENTE – Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Carbonia, la madre del bimbo, Daniela Sulas è stata aggredita dal convivente, Igor Garau, un disoccupato di 35 anni, giovedì mattina nell’abitazione che i due condividono in via Calasetta 104. In camera da letto, appena sveglia e non vedendo il figlio, la donna ha chiesto al suo compagno «dov’è il bambino?» e si è sentita rispondere: «è in cucina». Quando ha raggiunto la stanza indicata, la ragazza è stata picchiata a colpi di martello da Garau, che è fuggito, lasciandola ferita e insanguinata. Non è chiaro cosa abbia scatenato la furia dell’uomo, ora ricercato, né se sia coinvolto nella morte del piccolo. Poco dopo testimoni del vicinato hanno riferito a carabinieri e vigili urbani di Sant’Antioco di aver sentito la donna urlare disperata e di averla vista sporca di sangue. Il bimbo, figlio di un altro uomo dal quale Sulas si era separata da poco, è stato trovato morto. Sul posto è intervenuto il medico legale che sta esaminando più accuratamente il corpo del piccolo, su cui non compaiono segni di violenza evidenti. Il pm che coordina le indagini è Maria Virginia Boi della procura della Repubblica di Cagliari.

«SCONVOLTI» – «Siamo tutti sconvolti. È una cosa inimmaginabile». L’assessore ai Servizi sociali del comune di Sant’Antioco (Sulcis-Iglesiente), Marinella Piredda, ha appreso la notizia della morte di Mirko Mocci quando una compaesana è arrivata negli uffici del comune affranta per quanto accaduto. D. S. e il suo convivente Igor Garau erano conosciuti ai Servizi sociali, che aiutano tante famiglie nel Sulcis devastato dalla crisi economica, ormai classificato provincia più povera d’Italia. Garau aveva anche lavorato a termine per il Comune. «Non aveva mai dato un problema», ricorda Piredda. «Niente nel suo comportamento ci avrebbe fatto immaginare quello che è successo oggi, peraltro ancora tutto da chiarire». «Quando accadono cose del genere», ha osservato amareggiato il sindaco, Mario Corongiu, «è una sconfitta per l’intera collettività».

http://www.corriere.it/cronache/12_marzo_15/sulcis-bambino-morto_fa57f0b8-6e8a-11e1-850b-8beb09a51954.shtml

Bimbo morto nel Sulcis, delitto
per raptus causato dalla gelosia
Un raptus di follia del trentenne scultore che, dopo l’omicidio del piccolo Mirko, avrebbe aggredito la madre

MILANO – Un litigio nato perché Daniela Sulas, di 22 anni, avrebbe avanzato l’intenzione di tornare col padre naturale del piccolo Mirko, ucciso e soffocato a Sant’Antioco probabilmente con un cuscino dal compagno Igor Garau, il trentenne suicidatosi poco dopo impiccandosi ad un albero.
LA RICOSTRUZIONE – Sarebbe stato l’uomo a soffocare il piccolo in un raptus di follia, aggredendo poi a martellate la donna e tenendola in ostaggio nella sua abitazione sino a quando non sarebbe stata liberata dalla madre del compagno, scesa dal piano superiore quando ha sentito le urla. Aperta la porta, Daniela Sulas sarebbe riuscita a scappare, mentre Igor sarebbe andato ad uccidersi. È la ricostruzione più attendibile su cui stanno lavorando gli investigatori dei Carabinieri coordinati dalla Procura della Repubblica di Cagliari.

L’AUTOPSIA – Dopo l’autopsia del medico legale, Roberto Demontis, l’ipotesi del decesso del piccolo Mirko, due anni e mezzo, è ormai chiara: soffocamento – come confermato venerdì dal Procuratore Mauro Mura – per ostruzione delle vie aree, probabilmente con un cuscino. «Ma ci sono ancora alcune cose su cui stiamo lavorando», ha fatto sapere il procuratore. Secondo quanto si è appreso qualcosa non tornerebbe sugli orari forniti e dai ricordi delle varie persone sentite a verbale. All’origine dell’omicidio, dunque, un raptus di follia del trentenne scultore che, dopo l’omicidio del piccolo Mirko, avrebbe aggredito la madre che si era alzata non sentendo più accanto a sè il figlio.

http://www.corriere.it/cronache/12_marzo_17/sulcis-bimbo-raptus_663341d4-7039-11e1-a5a4-3511fb610746.shtml

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