#47 – Uccide la moglie in strada e prende a sassate i soccorritori

Venezia, uccide la moglie
a coltellate dopo una lite
L’uomo è stato arrestato con l’accusa di uxoricidio. Alla base del delitto, la separazione in corso che l’omicida non aveva accettato. L’uxoricidio in strada, i soccorritori presi a sassate dall’ex marito

VENEZIA – E’ stato interrogato tutta la notte e questa mattina trasferito in carcere con l’accusa di uxoricidio. Pashko Gjelaj, 54 anni, albanese residente a Noale (Venezia), ieri sera ha ucciso la sua ex moglie Hane, 47 anni, dopo una violenta lite.

La donna è stata aggredita per strada a coltellate e uccisa senza pietà dall’uomo che era stato suo marito e che, evidentemente, non si era mai ripreso dalla separazione. La donna albanese è stata trovata in una pozza di sangue in una via di Noale, poco lontano vagava il marito in preda allo choc.

L’uomo ha persino preso a sassate i soccorritori della moglie. La donna uccisa lascia tre figli.

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/03/27/news/venezia_uccide_la_moglie_a_coltellate_dopo_una_lite-32265009/?ref=NRCT-32260263-2

Noale, donna albanese uccisa in strada dal marito
Hane Gjelaj, 46 anni, uccisa dal marito, Pashko Gjelaj, poco dopo le 22 in via Moniego. L’uomo è stato arrestato
omicidi albanesi

NOALE Sgozzata e lasciata morire dal marito in strada da sola in una tiepida serata primaverile. Così è morta ieri sera una donna albanese di 46 anni, Hane Gjelaj, uccisa dal marito, Pashko Gjelaj, poco dopo le 22 in via Moniego a meno di 200 metri dalla chiesa. Sono stati alcuni passanti a vedere il corpo supino, la sua bicicletta e qualcosa che luccicava vicino. Era il coltello ancora imbrattati di sangue usato dal marito della donna, albanese di 55 anni che è stato rintracciato poco dopo dai carabinieri nelle vicinanze e portato in caserma a Noale dove è stato interrogato per tutta la notte. Il fatto è accaduto poco dopo le 22 e il corpo senza vita della donna è stato scoperto dai passanti solo dopo una decina di minuti.
«Stavamo passaggiando – racconta un testimone – e ho visto come un’ombra a terra. La zona non è molto illuminata. Mi sono avvicinato e ho notato il sangue. Ho subito allertato i carabinieri che sono immediatamente giunti sul posto». Secondo i primissimi rilievi la donna sarebbe stata uccisa con diverse coltellate, una delle quali la ha raggiunta alla gola e che forse è quella che ha provocato la morte. Sul posto è giunto anche il medico legale ed è stato informato il magistrato di turno, il pubblico minstero Zorzi, che poi ha permesso la rimozione del cadavere e il trasporto nella sala mortuaria dell’ospedale dell’Angelo di Mestre dove è a disposizione dell’autorità giudiziaria e dove con ogni probabilità già oggi verrà disposta l’autopsia. Sul movente del delitto sul momento si fanno solo ipotesi anche se quello della gelosia appare come il più probabile. La donna era infatti uscita da sola di casa in bicicletta forse per raggiungere un’amica. Sta di fatto che è stata raggiunta dal marito che l’ha forse attesa in posta che lui sapeva dovesse passare e l’ha affrontata armato di coltello. Gli investigatori dei carabinieri di Noale e del nucleo operativo di Mestre subito intervenuti sul posto hanno cercato di ricostruire le ultime ore della coppia e scoprire il possibile movente di un così efferato delitto.
Da quanto è emerso sembra che la coppia, che pare abbia tre figli, fosse da tempo in grave difficoltà. Alcuni amici dicono che da tre anni i due non andavano più d’accordo e che lei era anche andata a vivere da un’altra persona perchè non riusciva più a continuare il rapportro con il marito. I carabinieri ieri sera hanno anche cercato ci contattare i figli che dovrebbero abitare nella provincia di Venezia. Il marito della donna è stato accompagnato nella caserma dei carabinieri di Noale dove è stato interrogato tutta la notte anche alla presenza degli investigatori del nucleo operativo di Mestre.

http://nuovavenezia.gelocal.it/2012/03/27/news/noale-donna-albanese-uccisa-in-strada-dal-marito-1.3734587

Uccide la moglie in strada a coltellate
Omicidio a Noale, la donna è stata ammazzata con diversi fendenti. L’uomo l’ha rincorsa in bici, lei è caduta a terra ed è stata colpita

NOALE (Venezia) — L’ha rincorsa in bici fino a che è riuscito a raggiungerla. Lei stava scappando sulla sua bicicletta nera da donna. Poi, così almeno pare dalla ricostruzione della scena del delitto, lei è caduta, ma ha cercato di correre via da quel marito impazzito. Lui le ha fatto fare solo una quindicina di metri, poi quando l’ha raggiunta ha tirato fuori il coltello e l’ha uccisa, così, in strada, davanti ad alcune persone inorridite dalla scena. Lei è rimasta lì a terra, in un lago di sangue, mentre arrivavano i carabinieri, l’ambulanza e mentre quel piazzale deserto si riempiva di gente uscita dai vicini locali, dalle case. Qualcuno nell’attesa che arrivassero le forze dell’ordine ha portato un lenzuolo bianco per coprirla. Il movente è ancora un mistero. Forse un raptus di gelosia, forse dissidi precedenti, su cui ora dovranno indagare i carabinieri del Nucleo investigativo di Venezia.

L’unica cosa certa è che lunedì sera, poco prima delle 21.30, Hane Gjelaj una donna di origini albanesi di 47 anni è stata ammazzata dal marito, Pashko Gjelaj di 54, in via Moniego Centro a Noale, nel piazzale davanti a un’agenzia immobiliare. L’uomo ha tentato di scappare a bordo della sua bicicletta, ma è stato fermato dai militari in via Ongari, la strada che da via Moniego porta verso i campi sportivi, mentre stava scappando in bici. E’ accusato di omicidio volontario dal pm lagunare di turno Giovanni Zorzi, che si è subito portato sul posto. Nella notte i carabinieri hanno sentito a lungo alcuni testimoni oculari per essere sicuri della ricostruzione dei fatti. Non solo un colpo.

Le ferite, profonde, sarebbero più di una, ma i soccorritori del Suem 118 hanno trovato il corpo ricoperto di sangue, tanto da rendere difficile contare quante fossero. Il coltello è stato trovato dai carabinieri vicino al corpo della vittima, che è stato lasciato per terra dal marito dietro una Smart bianca. Una zona buia, tanto che è stato necessario anche chiamare i vigili del fuoco perché arrivassero con un mezzo in grado di illuminare l’area. La donna, Alexandra, che ha tre figli, lavorava alla casa di riposo Santa Maria dei Battuti e viveva all’incrocio con via Spagnolo. Un’amica arrivata sul posto ha raccontato che l’uomo era gelosissimo e che la moglie raccontava che lui la picchiava spesso. L’allarme era stato dato da alcune persone che hanno telefonato al 112 dopo aver sentito delle urla provenire dalla strada e dopo aver visto successivamente la donna riversa a terra. Lì vicino, a pochi metri di distanza, ci sono un bar e un ristorante, da cui sono uscite decine di persone, oltre che dalle case vicine.

La tranquillità di quella zona di villette e piccole palazzine è stata dunque squarciata dalle grida della morte. La frazione di Moniego è attraversata dall’omonima via, che si collega poi alla più trafficata Noalese. A un centinaio di metri dal luogo del delitto c’è la chiesa del paese. Una piccola frazione come ce ne sono tante in tutto il Veneto, che ieri si è trasformata nel teatro di un uxoricidio terribile. Una frazione che solo cinque mesi fa era stata colpita da un altro grave lutto. Proprio in via Moniego Centro, in un cantiere di un complesso edilizio confinante proprio con la sede della ditta, un operaio della Noalmarmi era morto schiacciato da un pannello di cemento. Giorgio Gatto, 60 anni, era un pensionato che non doveva nemmeno essere lì: ogni tanto dava una mano ai lavoratori dell’azienda, forse per passare qualche ora a fare qualcosa. E invece ha trovato la morte.

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2012/27-marzo-2012/uccide-moglie-strada-coltellate-2003843339187.shtml

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