Senza lavoro: spara per strada!

Spara con la pistola in strada:
“Non riesco a trovare lavoro”
I colpi esplosi ad altezza d’uomo solo per un caso non hanno raggiunto nessuno. Quando la polizia lo ha immobilizzato si è messo a piangere e si è lasciato portare via. La moglie in ospedale per un malore

“Non ho soldi né un lavoro. Così non è vita”. Pietro Caputo, 57 anni, non ce la fa più. Non sono ancora le 15, ieri pomeriggio, quando prende la pistola, una Beretta calibro 6.35, e dal balcone inizia a sparare in strada. Nel piccolo alloggio, al piano terra di via Terni 8 bis, zona Madonna di Campagna, è solo. Fuori ci sono auto che passano, gente che cammina. È un miracolo se non ferisce nessuno. “Abbiamo sentito gli spari – racconta un vicino – e chiamato la polizia”. Le Volanti del 113, coordinate dal vicequestore Giovanni Temporale, arrivano in pochi istanti. Gli agenti riescono a individuare l’uomo: Caputo vede la polizia, ma continua a sparare attraverso uno spiraglio nella tapparella abbassata. La zona viene isolata, mentre gli uomini delle Volanti iniziano una trattativa delicata. Riescono ad avvicinarsi al balcone. “Butta la pistola”, gli intima un agente. Caputo si decide a posare l’arma: è ancora carica. Poi acconsente a mettere le mani sul balcone e permette ai poliziotti di entrare. Grazie a una scala gli uomini delle Volanti raggiungono il balcone al piano terra.

“Gestivo un circolo qui vicino – confida Caputo, piangendo – ma con la crisi niente va più bene”. I conti che non tornano a fine mese, il dramma di non riuscire più a mantenere la famiglia. “Non sapevo più come fare”. Caputo non sembra più l’uomo di poco prima, quello che sparava all’impazzata, mirando in strada. In via Terni arrivano anche la moglie e le due figlie. Non riescono a capire: “Perché, perché?”. La compagna è sotto choc, ha un malore e viene soccorsa dai medici del 118. Intanto la polizia arresta lo sparatore: l’accusa è tentato omicidio. Nel suo raptus di follia, Caputo ha riversato in strada quasi un intero caricatore: i poliziotti delle Volanti trovano in tutto 12 bossoli. I proiettili hanno colpito i cartelli stradali, le auto in sosta e i muri vicini. Sarebbe bastato un niente per fare una strage. “Ecco, uno si è conficcato qui” indica un signore sulla cinquantina sul muro di fronte. Da terra il foro sarà distante meno di un metro e ottanta. Solo il caso ha voluto che non passasse nessuno. “Appena sono iniziati gli spari – racconta Anna, 42 anni – ci siamo chiusi in casa. All’inizio non capivamo da dove provenissero. E poi non ci siamo più affacciati perché avevamo paura”.

Caputo custodiva la Beretta in casa, ma non l’aveva mai denunciata perché la matricola dell’arma era abrasa. Sempre illegalmente, l’uomo aveva accumulato oltre 50 proiettili. Se gli agenti delle volanti non l’avessero fermato, avrebbe potuto anche ricaricare l’arma. “Il circolo non va più – ripete per cercare di giustificarsi -Ero costretto a chiudere e non sapevo come fare”. Anche il lavoro da operaio, che aveva avuto un tempo, era sparito di fronte alla crisi. Gli erano restati solo i conti da pagare e lo spettro della disoccupazione.

http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/04/22/news/scende_in_strada_e_spara_con_la_pistola_arrestato_a_madonna_di_campagna-57248222/

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