#49 (Donna) – Badante uccisa. Arrestato il marito!

Perugia, badante uccisa
arrestato il marito a Roma
Fermato Giovanni Miceli, di Foligno, accusato di aver ammazzato la moglie ucraina poi abbandonata e rinchiusa in uno scatolone lungo via Pasciana a Spello.Il cadavere era stato ritrovato il 17 giugno

E’ stato arrestato ieri sera a Roma Giovanni Miceli, l’uomo di Foligno accusato di aver ucciso la moglie ucraina, Olga Dunina di 62 anni, e di averla poi abbandonata, rinchiusa in uno scatolone lungo via Pasciana a Spello. Il cadavere era stato ritrovato il 17 giugno scorso e il 19 luglio la salmaera stata riportata in Ucraina.

Sul marito della vittima, con alle spalle un precedente matrimonio, si erano concentrati da subito i sospetti degli investigatori dell’Arma di Perugia e di Foligno. Lui e sua moglie erano noti alla Caritas diocesana di Foligno. L’uomo aveva infatti usufruito della mensa ed era stato aiutato per qualche tempo perché in difficoltà economiche, fino al giugno del 2011.

Da alcune settimane aveva trovato ospitalità nella casa a piazza Navona di una coppia di anziani, amici di vecchia data e ignari di tutto. I carabinieri – come hanno spiegato in una conferenza stampa il comandante provinciale di Perugia, colonnello Angelo Cuneo, e il comandante del nucleo investigativo, capitano Giovanni Rizzo – lo hanno rintracciato grazie a un tentativo di prelievo della pensione in un ufficio postale della periferia di Roma. Dalle telecamere a circuito chiuso è emerso che a tentare il secondo prelievo sul conto di Miceli erano state due donne, madre e figlia, la prima sui 70-75 anni, la seconda 40enne. Gli investigatori, al termine di una attività di indagine sono risaliti a loro. L’anziana, che lavora nella casa dove si nascondeva Miceli, ai carabinieri ha riferito che era stato proprio questo ultimo a chiederle la cortesia di effettuare il prelievo e di essere all’oscuro di tutta la vicenda. Poco dopo gli investigatori hanno fatto irruzzione nell’appartamento di piazza Navona, dove hanno trovato il 67enne in cucina e ha riferito di essere ospite da poco più di un mese della coppia di anziani, amici che non vedeva da oltre 30 anni e che erano allo scuro di tutto. A loro si era rivolto dopo aver girato alcuni giorni per Roma dopo l’omicidio.

Quando i militari hanno fatto irruzione nell’appartamento, Miceli non ha opposto resistenza. “Con questo arresto – ha detto il colonnello Cuneo – abbiamo chiuso questa triste vicenda, che ancora una volta ha riguardato l’ennesima violenza contro una donna”. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, un tunisino era stato contattato dal presunto autore dell’omicidio per farsi aiutare (sembra in cambio di 50 euro) a disfarsi dello scatolone. “Mi ha detto che dentro c’erano pannoloni di anziani”, aveva riferito il maghrebino agli investigatori.

l matrimonio con Olga, nel 2012, era arrivato dopo un primo legame finito male, durante il quale, nel 1989, nei confronti di Miceli – è stato riferito stamani – era stato aperto un procedimento penale per maltrattamenti nei confronti della prima moglie e minacce con un fucile da caccia. A ritrovare, il 17 giugno scorso, il grosso scatolone contenente il cadavere di Olga, è stato un passante, attirato dal forte odore e dalla presenza di un cane. Dall’esame autoptico è emerso che la vittima è stata uccisa con due colpi alla testa, procurati con un oggetto contundente. I corpo era stato avvolto con delle lenzuola e delle coperte. Due buste di plastica su testa e piedi, a loro volta coperte con due scatole. Il cadavere era quindi stato messo in un grosso scatolone, avvolto con nastro adesivo. Secondo quanto emerso dagli accertamenti dei Ris l’omicidio sarebbe avvenuto nella stanza dove la coppia viveva, in una casa famiglia del folignate. Tracce di sangue, infatti, sono state rinvenute sul materasso, che era stato capovolto sul letto. La stanza era stata inoltre ripulita dall’assassino.

“La piaga del femminicidio, che anche in Umbria sta cominciando a destare preoccupazione, va stroncata alla radice per evitare comunque ogni forma di violenza nei confronti delle donne – ha detto il sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci – Il lavoro silenzioso e rapido degli investigatori dell’Arma dei carabinieri, cui va il mio personale plauso, quello del governo e di tutti i cittadini per la dedizione che ogni giorno mettono per difendere la sicurezza del Paese”. Un ”plauso” che Bocci estende anche ”alla magistratura umbra, per la competenza e la capacità con la quale garantisce giustizia”.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/08/03/news/perugia_badante_uccisa_arrestato_il_marito_a_roma-64210158/

Dell’Est la donna uccisa trovata nello scatolone.
Scomparso il marito, ricercato dai carabinieri
Identificata la signora ritrovata cadavere sulla via Pasciana, tra Spello e Foligno: è Olga Dunina, badante ucraina di 62 anni. Il marito, italiano 67enne, è ricercato ma non è chiaro se a suo carico siano state formalizzate accuse

PERUGIA – Identificata la donna di mezza età ritrovata cadavere in uno scatolone mimetizzato nella vegetazione che costeggia la via Pasciana tra Foligno e Spello, in provincia di Perugia. Si tratta di Olga Dunina, 62enne ucraina, in Italia da 9 anni, che viveva a Foligno dove assisteva gli anziani e i malati e aveva sposato un italiano 67enne.

La pista conduce inevitabilmente a suo marito, irreperibile e attualmente ricercato dai carabinieri. I due abitavano in una casa famiglia gestita dalla Caritas. In quello stesso immobile vivono anche altre persone, interrogate ieri dagli inquirenti. Nessuna di loro avrebbe sentito nulla di sospetto. Non è chiaro se a carico dell’uomo siano state formalizzate accuse. Coordina le indagini il sostituto procuratore Mario Formisano.

Ieri, dopo un primo esame sul cadavere eseguito all’Istituto di medicina legale di Perugia, è stata accertata la natuta violenta del decesso. La donna, di corporatura robusta, è stata ripetutamente percossa alla testa con un corpo contundente, un bastone o una spranga, con abbondante fuoriuscita di sangue.

Molti i lividi su altre parti del corpo, rimosso dal luogo del ritrovamento e portato nel capoluogo ancora all’interno dello scatolone, per non disperdere tracce potenzialmente preziose per l’indagine. Agli uomini del Ris di Roma il compito di ispezionare scientificamente la stanza che la coppia occupava nella casa famiglia di Foligno. Ieri sera c’è stato un approfondito sopralluogo da parte dei carabinieri di Perugia e del magistrato Formisano, ma nessuna traccia evidente utile per le indagini è stata trovata.

La morte di Olga Dunina risalirebbe a circa 24 ore prima del ritrovamento e il delitto, secondo gli inquirenti, sarebbe avvenuto in un luogo chiuso, poi la vittima sarebbe stata portata sul luogo del suo ritrovamento, nei pressi della stazione ferroviaria di Spello. Visto il peso della donna, si cerca di capire se chi ha agito possa averlo fatto da solo o con la complicità di qualcuno.

Prima di riporre il cadavere nel contenitore, l’assassino lo ha avvolto in coperte e cellophane, poi ha sigillato lo scatolone con nastro adesivo. Una volta rimosso il materiale, si è accertato che la donna indossava solo una vestaglia, senza biancheria intima e senza scarpe. Il ritrovamento è avvenuto nella tarda mattinata di ieri grazie alla segnalazione di un passante. Turbato dal cattivo odore, ha individuato lo scatolone, imballaggio di un elettrodomestico, e ha allertato i carabinieri.

Il delitto acuisce il turbamento della comunità folignate, già sconvolta da un altro grave fatto di sangue di cui è stata vittima una donna: Sandita Munteanu, badante romena di 38 anni, uccisa con un taglio alla gola dopo essere stata aggredita in strada dall’uomo con cui aveva avuto una relazione sentimentale. Dopo il delitto l’assassino, connazionale di 43 anni, si era suicidato con una coltellata al cuore.

http://www.repubblica.it/cronaca/2013/06/19/news/donna_uccisa_scatolone_marito_ricercato-61411865/

Umbria, cadavere di donna in uno scatolone.
La vittima forse picchiata con spranga
Il contenitore era lungo i binari della ferrovia tra Spello e Foligno. Il corpo, avvolto in un telo di cellophane. È probabile che la morte sia dovuta a percosse

PERUGIA – Il cadavere di una donna è stato trovato in uno scatolone tra Spello e Foligno, in provincia di Perugia, lungo la via Pasciana, che costeggia i binari della ferrovia, non distante dalla stazione.

Secondo le prime informazioni, il corpo della donna, al momento priva di identità, è stato avvolto in un telo di cellophane. Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti il magistrato di turno, il pm Mario Formisano, il medico legale Sergio Scalise, il comandante provinciale dei carabinieri di Perugia, Angelo Cuneo e il maggiore Giovanni Rizzo del Nucleo investigativo.

Secondo i risultati dei primi rilievi, eseguiti all’Istituto di medicina legale dell’ospedale di Perugia, la donna potrebbe avere tra i cinquanta e i sessanta anni. Stando alle indiscrezioni, la donna potrebbe essere morta dopo essere stata picchiata violentemente. Colpita soprattutto al viso e alla testa dove ha una vistosa ferita forse provocata da un bastone o una spranga.

Lo stato del cadavere inoltre farebbe pensare a una morte avvenuta recentemente, forse non più di 24 ore fa. La segnalazione dello scatolone sarebbe giunta ai carabinieri intorno alle 11.20, da parte un passante che in zona ha avvertito un forte e cattivo odore, poi ha avvistato il contenitore, quindi ha chiamato i carabinieri.

“Una vicenda tragica come purtroppo in questi tempi siamo abituati a sentire – afferma il sindaco di Spello, Sandro Vitali -. Se veramente fosse una donna sarebbe l’ennesimo episodio di un effetto a catena che si sta verificando. Stiamo comunque aspettando che le indagini rivelino chi sia questa persona e come sia morta”.

http://www.repubblica.it/cronaca/2013/06/18/news/foligno_cadavere_trovato_in_uno_scatolone-61340219/

Corpo senza vita in uno scatolone
trovato sotto un cavalcavia a Foligno
Il cadavere sarebbe quello di una donna. La macabra scoperta fatta da un passante sulla statale. Accertamenti in corso

Foligno, trovato un cadavere in uno scatolone

Un corpo senza vita è stato ritrovato in uno scatolone in strada nei pressi del centro abitato di Spello, nel perugino. Sarebbe quello di una donna. Si trovava sotto un cavalcavia, sulla statale che da Foligno porta nel piccolo comune. A ritrovarlo è stato un passante, intorno all’una, che ha chiamato il 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri ed è arrivato il magistrato. Sul cadavere sono in corso gli accertamenti del medico legale.
ALL’ISTITUTO DI MEDICINA LEGALE – Senza essere stato aperto, lo scatolone è stato portato all’istituto di medicina legale di Perugia. Una decisione presa dagli inquirenti per non disperdere alcun elemento.

ACCERTAMENTI IN CORSO – Proseguono, intanto, i rilievi sul posto da parte dei carabinieri. Presente anche il comandante provinciale, colonnello Angelo Cuneo. Ignota, al momento, l’identità del cadavere, appunto appartenente a una donna di giovane età.

http://www.corriere.it/cronache/13_giugno_18/foligno-cadavere-in-scatolone_4eb72bfc-d829-11e2-98e6-97ca5b2e4e27.shtml

Dell’Est la donna uccisa trovata nello scatolone.
Scomparso il marito, ricercato dai carabinieri
Identificata la signora ritrovata cadavere sulla via Pasciana, tra Spello e Foligno: è Olga Dunina, badante ucraina di 62 anni. Il marito, italiano 67enne, è ricercato ma non è chiaro se a suo carico siano state formalizzate accuse

PERUGIA – Identificata la donna di mezza età ritrovata cadavere in uno scatolone mimetizzato nella vegetazione che costeggia la via Pasciana tra Foligno e Spello, in provincia di Perugia. Si tratta di Olga Dunina, 62enne ucraina, in Italia da 9 anni, che viveva a Foligno dove assisteva gli anziani e i malati e aveva sposato un italiano 67enne.

La pista conduce inevitabilmente a suo marito, irreperibile e attualmente ricercato dai carabinieri. I due abitavano in una casa famiglia gestita dalla Caritas. In quello stesso immobile vivono anche altre persone, interrogate ieri dagli inquirenti. Nessuna di loro avrebbe sentito nulla di sospetto. Non è chiaro se a carico dell’uomo siano state formalizzate accuse. Coordina le indagini il sostituto procuratore Mario Formisano.

Ieri, dopo un primo esame sul cadavere eseguito all’Istituto di medicina legale di Perugia, è stata accertata la natuta violenta del decesso. La donna, di corporatura robusta, è stata ripetutamente percossa alla testa con un corpo contundente, un bastone o una spranga, con abbondante fuoriuscita di sangue.

Molti i lividi su altre parti del corpo, rimosso dal luogo del ritrovamento e portato nel capoluogo ancora all’interno dello scatolone, per non disperdere tracce potenzialmente preziose per l’indagine. Agli uomini del Ris di Roma il compito di ispezionare scientificamente la stanza che la coppia occupava nella casa famiglia di Foligno. Ieri sera c’è stato un approfondito sopralluogo da parte dei carabinieri di Perugia e del magistrato Formisano, ma nessuna traccia evidente utile per le indagini è stata trovata.

La morte di Olga Dunina risalirebbe a circa 24 ore prima del ritrovamento e il delitto, secondo gli inquirenti, sarebbe avvenuto in un luogo chiuso, poi la vittima sarebbe stata portata sul luogo del suo ritrovamento, nei pressi della stazione ferroviaria di Spello. Visto il peso della donna, si cerca di capire se chi ha agito possa averlo fatto da solo o con la complicità di qualcuno.

Prima di riporre il cadavere nel contenitore, l’assassino lo ha avvolto in coperte e cellophane, poi ha sigillato lo scatolone con nastro adesivo. Una volta rimosso il materiale, si è accertato che la donna indossava solo una vestaglia, senza biancheria intima e senza scarpe. Il ritrovamento è avvenuto nella tarda mattinata di ieri grazie alla segnalazione di un passante. Turbato dal cattivo odore, ha individuato lo scatolone, imballaggio di un elettrodomestico, e ha allertato i carabinieri.

Il delitto acuisce il turbamento della comunità folignate, già sconvolta da un altro grave fatto di sangue di cui è stata vittima una donna: Sandita Munteanu, badante romena di 38 anni, uccisa con un taglio alla gola dopo essere stata aggredita in strada dall’uomo con cui aveva avuto una relazione sentimentale. Dopo il delitto l’assassino, connazionale di 43 anni, si era suicidato con una coltellata al cuore.

http://www.repubblica.it/cronaca/2013/06/19/news/donna_uccisa_scatolone_marito_ricercato-61411865/

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