Universitari sparavano a prostitute
per noia e poi filmavano i «raid»
I ragazzi di buona famiglia riprendevano le azioni «in soggettiva»
VERONA – Quattro ragazzi di buona famiglia, tutti iscritti all’Università. E’ questo l’identikit dei giovani che hanno sparato con un fucile da softair ad un gruppo di prostitute e transessuali in viale del Lavoro, a Verona, venerdì sera poco prima di mezzanotte. Un gesto premeditato, secondo la squadra mobile scaligera, tanto che il gruppetto aveva predisposto due telecamere per riprendere quella che poi definiranno una «bravata»: una sul tettuccio dell’auto, l’altra sul fucile, che riprende in «soggettiva» gli spari.
Spari (per noia) alle prostitute
Per gli agenti della Questura, in quella stessa sera sarebbero stati almeno sette i bersagli. Tra questi, la vittima più grave è una cittadina brasiliana, colpita alla tempia. Questione di centimetri e avrebbe potuto perdere l’occhio. A chiamare la polizia una collega di quest’ultima che in un primo momento aveva tentato di farsi giustizia da sola speronando l’auto con i quattro ragazzi alla guida. Questi ultimi abitano tutti a Villafranca di Verona, il più giovane ha 20 anni, il più «grande» 23. Con loro anche una ragazza di 21 anni. A casa del 23enne proprietario del fucile, gli agenti hanno trovato anche una balestra e un altro fucile softair, un’imitazione di un’arma a pompa, con un’ottica montata.
http://corrieredelveneto.corriere.it/verona/notizie/cronaca/2013/3-dicembre-2013/spari-prostitute-filmato-choc-2223738520636.shtml