Uccide il marito alcolista e simula suicidio, fermata dai Carabinieri di Ancona
Ancona – (Adnkronos) – Dall’autopsia è emerso che le ferite della vittima, un operaio 33enne, erano incompatibili con l’ipotesi del suicidio così le ulteriori indagini e le intercettazioni telefoniche hanno portato i militari alla moglie
Ancona, 15 mar – (Adnkronos) – Uccide il marito alcolista e poi prova a simularne il suicidio. E’ stata fermata dai carabinieri del Reparto operativo di Ancona la moglie 26enne dell’operaio romeno di 33 anni trovato morto il 2 marzo scorso ad Agugliano con un coltello conficcato nella gola. L’accusa nei suoi confronti è di omicidio volontario. I militari in un primo momento avevano pensato a un suicidio anche in base alle indicazioni fornite dalla donna ma poi secondo gli elementi emersi dall’autopsia hanno avviato alle indagini fino a ricostruire l’intera vicenda.
Il 2 marzo scorso la donna aveva chiamato 118 e 112 dicendo di aver trovato il marito morto in cucina nudo con un coltello conficcato nella gola. La donna aveva poi detto ai militari di aver trascorso la serata in casa di un’amica perché il marito aveva bevuto troppo. Dall’autopsia è emerso che le ferite della vittima erano incompatibili con l’ipotesi del suicidio per posizione, direzione e verso. A quel punto le indagini si sono fatte più serrate. E’ stato grazie alle intercettazioni telefoniche che i carabinieri sono arrivati alla moglie. La donna è stata sottoposta la notte scorsa a fermo di indiziato di delitto per omicidio volontario e trasferita nel carcere femminile di Villa Castigi.
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