Maresciallo condannato per violenze su 13 donne rinchiuse in cella

Violenze sessuali, maresciallo
condannato a 20 anni per 13 casi
Condannato a Milano l’ex comandante dei carabinieri di Parabiago. Le indagini dopo la denuncia
da parte di una 19enne che aveva subito abusi per due giorni mentre era in camera di sicurezza

Abusi su una ragazza straniera che si era ritrovata in cella di sicurezza in attesa di processo per un furto, su una prostituta, ma anche su donne che avevano una denuncia da fare. Un bagaglio di accuse raccolto dalla Procura che ha portato alla condanna a vent’anni di carcere per l’ex comandante della stazione di Parabiago (Milano) Massimo Gatto, accusato di violenza sessuale e concussione presente in aula ad ascoltare il verdetto: colpevole per i giudici per 13 dei 15 casi contestati dal 2004 al 2011. Il collegio ha disposto inoltre l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e provvisionali comprese tra i 30 e i 50mila euro per le sei donne che si sono costituite parte civile, oltre a 50mila euro alla parte civile ministero della Difesa. E’ stato invece ritenuto responsabile civile per un caso il ministero degli Interni.

E’ l’epilogo di primo grado di un’indagine partita dalla denuncia di una 19enne polacca che ha portato il 22 giugno del 2011 il militare, oggi 48enne, prima in carcere e attualmente ai domiciliari. La ragazza, che per 48 ore era stata in cella di sicurezza per un piccolo furto in attesa della direttissima, una volta patteggiata la pena si era precipitata negli uffici della Polfer
di Milano per presentare la denuncia per i toccamenti subiti. Scattate le indagini erano emersi presunti abusi nei confronti di altre sei donne. Con l’ulteriore sviluppo dell’inchiesta che lo ha portato a giudizio immediato, le persone offese individuate dalla Procura sono salite alla fine a 15 . Due casi però cadono per i giudici della sezione: uno perché il fatto non sussiste (la persona aveva ridimensionato le proprie dichiarazioni) e il secondo perché venuta meno l’aggravante che lo rendeva procedibile d’ufficio.

In attesa di leggere le motivazioni della sentenza, previste fra 90 giorni, i difensori del militare (già sospeso), gli avvocati Massimo Schirò e Adriana Piscitello, hanno già preannunciato il ricorso in appello. “E’ una decisione che rispettiamo, ma non condividiamo”, sostengono dopo la lettura del dispositivo. La difesa “credeva fermamente nell’assoluzione”. Nel corso della sua requisitoria il titolare delle indagini, Cristiana Roveda, aveva chiesto 21 anni di reclusione. I giudici hanno tolto 12 mesi, fatto cadere due casi e deciso per vent’anni.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/12/05/news/violenze_sessuali_maresciallo_condannato_a_20_anni_per_13_casi-48128314/?ref=HREC2-7

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